Pepper e R1 sono i primi robot umanoidi “infermieri” che sono stati “assunti” presso la Casa Sollievo della Sofferenza di Giovanni Rotondo (Foggia), con lo scopo non solo di semplificare la degenza ai pazienti ma anche di “stabilire un contatto” con i pazienti.
Nello specifico, entrambi i robot umanoidi sono stati protagonisti di un beta test presso la Casa Sollievo della Sofferenza di Giovanni Rotondo (Foggia) che, avendo dato esito positivo, ha portato a un nuovo test di lunga durata che andrà avanti per 2 o 3 anni.
I compiti di questi due robot umanoidi in ospedale è presto detto: Pepper controllerà le stanze, avvertendo i medici se ci sono emergenze mentre R1 “dialogherà” invece con i pazienti per catturarne le emozioni e fare le prime diagnosi. Entrambi basano le loro azioni su un’intelligenza artificiale addestrata mediante machine learning.
Alla base di questi due robot ci sono l’Istituto Italiano di Tecnologia (Iit) di Genova che si è occupato dello sviluppo di R1 e le aziende Konica Minolta, specializzata in intelligenza artificiale, e la giapponese Softbank (titolare anche di Boston Dynamics), che si sono occupate di Pepper.
“Abbiamo deciso di provare entrambi i robot perché hanno caratteristiche diverse: R1 è un robot di ricerca, mentre Pepper è già un robot commerciale“, precisa Francesco Puja, del laboratorio di Roma della Konica Minolta.
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