Un paio di settimane fa Logitech ha presentato una nuova tastiera ergonomica, Wake Keys, caratterizzata da un design a onda e dalla presenza di un poggia polsi integrato, pensata per seguire lo spostamento naturale delle mani dell’utente e fornire un’esperienza d’uso maggiormente confortevole.
Essendo sempre alla ricerca della tastiera perfetta, quella che non richiede alcun compromesso, ho voluto provare di persona la novità di Logitech e dopo due settimane in cui l’ho utilizzata per una decina di ore al giorno, è venuto il momento di parlarvene in maniera approfondita. Non vi parlerò di specifiche tecniche, se non per lo stretto necessario, ma vi riporterò quelle che sono state le mie impressioni.
Ovviamente si tratta di considerazioni personali e soggettive, dettate dalle mie abitudini e dalle mie necessità, per cui non vanno prese per giudizi assoluti.
Design unico
Logitech Wave Keys è decisamente unica rispetto alle tastiere attualmente in commercio, con un design davvero particolare e azzeccato. Se la sua caratteristica principale è l’inda che caratterizza la disposizione dei tasti, e che ovviamente dà il nome al dispositivo, la cosa più comoda è indubbiamente il poggia polsi integrato.
Troppo spesso pensiamo che un poggia polsi sia una spesa tutto sommato inutile, sulla quale si può comunque soprassedere per risparmiare qualche euro, ma vi posso assicurare che c’è una grande differenza tra averlo e non averlo, soprattutto quando si parla di tastiere meccaniche, caratterizzate da un alto profilo.
Questa Logitech è indubbiamente sottile e non particolarmente rialzata rispetto alla superficie di appoggio, ma la presenza di una superficie di appoggio, ampia e morbida come un questo caso, è un vero e proprio toccasana, i cui benefici si sentono fin dal primo giorno. La scelta di Logitech di integrare il poggia polsi nella struttura della tastiera è decisamente azzeccata, visto che lo mantiene sempre nella giusta posizione ed evita che possa scivolare sulla scrivania o sul tavolo, finendo per essere più di intralcio che di effettiva utilità.
Considerando poi che Logitech Wave Keys è una tastiera cordless, questo è ancora più importante, visto che se siete abituati a riporre la tastiera in un cassetto, o vi spostate in una postazione differente, non correrete il rischio di dimenticare o smarrire il poggia polsi. Il produttore svizzero ha utilizzato tre strati di memory foam per l’imbottitura, con un rivestimento in plastica morbida decisamente gradevole al contatto e che non crea alcun fastidio durante l’utilizzo.
Ricca di funzioni
Una tastiera che si rispetti deve offrire numerose opportunità di personalizzazione e grazie a Logi Options+ è possibile decidere il comportamento dei tasti funzione. È possibile averli sempre attivi o richiamarli in combinazione con il tasto “Fn”, ma anche gestire numerose opzioni di sistema. Potete regolare il volume, avviare Mission Control sul Mac, lanciare il software di dettatura vocale o richiamare la schermata di immissione delle emoji, ma anche creare delle azioni completamente personalizzate, avviare applicazioni o richiamare scorciatoie da tastiera.
Logitech Wave Keys può essere collegata a tre diversi dispositivi e il passaggio dall’uno all’altro avviene semplicemente con la pressione di un tasto. Niente filo però, ed è una comodità: è presente il supporto al Bluetooth, quello che ho utilizzato io per il collegamento al Mac Mini, ma anche quello a Logi Bolt, il ricevitore proprietario incluso nella confezione di vendita. La connessione Bluetooth si è sempre rivelata molto stabile, ho notato solo qualche leggero ritardo al “risveglio della tastiera” dopo averla lasciata inutilizzata per qualche minuto, ma si tratta di un secondo al massimo, niente di preoccupante.
Ergonomica? Si, no, forse
Veniamo all’aspetto più importante di questa tastiera, ovvero l’ergonomia. Come avrete intuito dal titolo sono stato combattuto sull’effettiva bontà di questa Wave Keys e rimango tuttora scettico sulle scelte fatte da Logitech. Da una parte c’è il poggia polsi integrato, una scelta davvero intelligente su cui non si discute in alcun modo.
Sia che teniate la tastiera parallela alla scrivania, sia che preferiate tenerla rialzata con i due piedini posteriori, la superficie morbida su cui poggiano i polsi è un vero toccasana. Se non avete mai utilizzato una soluzione simile è il momento di pensarci, anche acquistando un poggia polsi per la tastiera che utilizzate abitualmente. E se è giunto il momento di cambiarla, perché troppo rumorosa o con i tasti usurati, questa Wave Keys è sicuramente un’ottima opzione.
Se avete letto qualcuna delle recensioni relative alle tastiere che ho provato in passato saprete che adoro le tastiere meccaniche, sia per la loro rumorosità che mi stimola maggiormente sia per il feedback tattile molto deciso. Logitech invece ha optato per una tastiera a membrana, davvero silenziosa ma comunque efficiente, con un feedback tra i migliori relativi e questo genere di tastiera.
Mi resta solo qualche dubbio sulla durata delle serigrafie e della plastica dei tasti, visto che in quindici giorni ho già lasciato un segno ben visibile sulla barra spaziatrice. Non siamo davanti a una tastiera meccanica e in questo caso la sostituzione dei keycaps non è un’operazione semplice, anche perché è fondamentalmente impossibile trovare i ricambi, se non tramite un centro assistenza.
Quello che invece non mi ha convinto è la parte ergonomica legata ai tasti. Ogni fila è disposta su un arco, e fin qui tutto bene, visto che comunque non è complicato abituarsi a una posizione leggermente diversa di ogni tasto. Il “rigonfiamento” centrale, la famosa onda che dà il nome alla tastiera, mi ha lasciato abbastanza interdetto.
Non è sufficientemente rialzato, come in alcuni modelli passati di Logitech, da obbligare a una posizione diversa delle mani, tanto che i polsi risultano ancora leggermente angolati, anche se molto meno rispetto a una classica tastiera piatta e con i tasti allineati. Questa scelta da un lato fa si che la curva di adattamento sia molto meno ripida rispetto, ad esempio, a una tastiera con layout Alice, che impone un posizionamento diverso delle mani, ma non toglie che resti qualche fastidio alle mani.
Nel mio caso ci sono voluti quasi due giorni perché il fastidio passasse, ma la produttività è stata subito molto alta, con un tasso di errori molto ridotto rispetto ad altre tastiere che ho provato in passato. Ho provato a tornare per un paio d’ore alla mia vecchia tastiera per rifare il percorso di adattamento al layout della Wave Keys e con grande sorpresa i fastidi alle mani, in particolare quella destra, sono ricomparsi.
Può essere un problema mio ma è stata una sensazione fastidiosa, segno che con ogni probabilità questa non è la tastiera più adatta a me, soprattutto dopo essermi abituato a un layout particolare.
Questo non significa che Logitech abbia sbagliato tutto, lo dimostrano le certificazioni rilasciate da enti prestigiosi. L’ergonomia è però un fattore molto personale, quello che va bene per un utente può rivelarsi errato per un altro, per cui la miglior soluzione percorribile è quella di provare con mano il prodotto e restituirlo nel caso non fosse idoneo. Un po’ come succede per un materasso, non bastano certificazioni o rassicurazioni da parte degli amici (né tantomeno un prezzo più o meno impegnativo), per essere certi della bontà di una soluzione.
E l’autonomia?
Difficile pronunciarsi sull’autonomia di Logitech Wave Keys, almeno dopo un periodo di prova relativamente breve. Il produttore afferma che le due batterie AAA incluse nella confezione di vendita possono garantire fino a 3 anni di utilizzo prima di dover essere sostituite. Impossibile dunque stabilire, se non con una riprova dopo almeno un anno, se l’affermazione risponde al vero.
Posso dire che dopo 15 giorni l’indicatore su LOGI Options+ segna ancora il 100%, e ho abbondantemente superato le 150 ore di utilizzo continuativo. Merito sicuramente dell’assenza della retroilluminazione e della scelta di utilizzare un sistema a membrana, sicuramente meno dispendioso rispetto a una tastiera meccanica.
L’assenza della retroilluminazione è un punto dolente, anche se recentemente ho montato una striscia a LED sopra la mia scrivania per avere una migliore illuminazione. Per chi come me è abituato a lavorare solo con la luce del monitor e una piccola luce ambientale, per ridurre le distrazioni, risulta decisamente fastidiosa come mancanza, anche se i caratteri scelti da Logitech per la tastiera sono sempre ben leggibili (almeno nella colorazione grigia che ho testato).
D’altro canto la retroilluminazione avrebbe fatto crollare a picco l’autonomia, costringendo all’utilizzo di una batteria interna ricaricabile, con l’inevitabile aumento della circuiteria interna e dei costi di produzione, visto che un paio di batterie AAA avrebbero garantito un’autonomia decisamente ridotta.
In conclusione
Cosa dire dunque di questa Logitech Wave Keys? Ergonomica si ma non per come la intende Logitech, almeno per quanto mi riguarda. Silenziosissima, e questo sicuramente può essere un pregio per molti (io continuo a preferire la rumorosità degli switch blu), dall’ottima autonomia, e ampiamente personalizzabile.
Comoda da utilizzare, su questo non ci piove, ma solo grazie al supporto per i polsi. Se invece del design a onda dei tasti Logitech avesse scelto un design tradizionale, credo che la situazione, almeno per me, sarebbe cambiata molto poco. Nel complesso comunque è una tastiera che fa bene il suo dovere e che saprà risolvere i problemi di moltissimi utenti.
Potete acquistarla su Amazon a circa 85 euro o sullo store ufficiale a 84,99 euro, nelle colorazioni bianca e grigia.
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