Dopo tanta attesa e imprevisti del caso, finalmente siamo riusciti a mettere le mani sui processori AMD Ryzen 9000, la nuova generazione di CPU desktop dell’azienda californiana basata su architettura Zen5. Nei mesi precedenti all’annuncio ufficiale si è parlato molto di AMD Zen5 e delle novità portate dal produttore per migliorare le prestazioni e l’efficienza energetica, già ottima sui modelli di precedente generazione Ryzen 7000 (Zen4) e, dati alla mano, vero punto di forza delle soluzioni AMD rispetto alla controparte Intel Raptor Lake.
Il protagonista della recensione di oggi sarà il Ryzen 5 9600X, attualmente il modello più economico della serie AMD Ryzen 9000 che, al pari dei suoi predecessori Ryzen 5 5600X e Ryzen 5 7600X, risulta tra le soluzioni più appetibili nella fascia media del segmento consumer e in particolare per tutti quei sistemi che guardano al PC gaming e non necessitano di molti core e potenza di calcolo in multi-threading.
Questo non vuol dire che il Ryzen 5 9600X non sia valido negli applicativi legati alla produttività dove servono più core, semplicemente con questa variante a 6 core non possiamo avere un quadro completo sulle prestazioni assolute della gamma Ryzen 9000, guidata ricordiamo dal top di gamma Ryzen 9 9950X da 16 core e 32 thread. Detto questo, vediamo come se la cava Ryzen 5 9600X nella nostra tornata di test, abbinato per l’occasione a una scheda madre ovviamente con socket AM5 e chipset AMD X670E, in attesa di provare anche le nuove schede basate sul più recente X870E.
Indice:
Recensione AMD Ryzen 5 9600X: le novità dell’architettura Zen5
Come anticipato in apertura, l’architettura Zen5 è stato oggetto di molte discussioni nella fase precedente al lancio, questo perché la stessa AMD ne aveva più volte enfatizzato l’ottimo rapporto prestazioni/consumi, non solo rispetto alla concorrenza ma anche guardando alla precedente generazione Ryzen 7000. Visti i risultati, non era semplice migliorare sensibilmente il progetto Zen4, soprattutto considerando i modelli 3D V-Cache, tuttavia AMD sembra essere riuscita nel proprio intento e possiamo anticiparvi che, almeno questo modello, Zen5 è sicuramente tra le architetture più efficienti viste finora in rapporto alle prestazioni offerte.
Fatta questa premessa, passiamo ora a qualche dato tecnico più concreto sull’architettura Zen5 e più in generale sulla gamma di processori Ryzen 9000, ribadiamo pienamente retrocompatibile con gli attuali modelli di schede madri AM5 basate sui chipset AMD serie 600. Iniziamo dicendo che Zen5 porta un affinamento del processo produttivo; i core Zen5 sono realizzati a 4 nm invece dei 5 nm di Zen4, mentre dai dati forniti da AMD si evince che die I/O rimane ancora sul collaudato nodo a 6 nm.
Sempre stando a quanto dichiara AMD, le soluzioni Zen5, nome in codice Granite Ridge, offrono un incremento medio dell’IPC del 16% generazione su generazione, un risultato ottenuto grazie a diverse novità e accorgimenti; ottimizzazione della branch prediction, ampliamento della cache L1 e supporto per le istruzioni AVX512 sono tra le migliorie più importanti su cui può contare Zen5 per contrastare i competitor nonché i suoi antenati.
Prima di vedere nel dettaglio le peculiarità del Ryzen 5 9600X oggetto di questo articolo, riassumiamo brevemente la gamma di CPU AMD Ryzen 9000, attualmente composta da quattro modelli:
- AMD Ryzen 9 9950X: 16 core / 12 thread – 5,7 GHz – 80 MB Cache – TDP 170 watt
- AMD Ryzen 9 9900X: 12 core / 24 thread – 5,6 GHz – 76 MB Cache – TDP 120 watt
- AMD Ryzen 7 9700X: 8 core / 16 thread – 5,5 GHz – 40 MB Cache – TDP 65 watt
- AMD Ryzen 5 9600X: 6 core / 12 thread – 5,4 GHz – 38 MB Cache – TDP 65 watt
Come di evince dalla lista riportata sopra, la configurazione di core / thread dei Ryzen 9000 rimane pressoché identica rispetto ai Ryzen 7000; c’è il top di gamma Ryzen 9 9950X da 16 core e 5,7 GHz di Boost, passando per il Ryzen 9 9900X da 12 core, l’octa-core Ryzen 7 9700X e il modello “entry-level” Ryzen 5 9600X, dotato come il Ryzen 5 7600X di 6 core e 12 thread. Una delle novità che ritroviamo sul Ryzen 5 9600X, a parte quelle legate all’architettura, è sicuramente il TDP impostato da AMD a 65 watt, ovvero 40 watt in meno rispetto al suo predecessore Ryzen 5 7600X (105 watt). Tale caratteristica, già discussa in realtà, è sicuramente legata all’elevata efficienza dei core Zen5 che, a parità di core e frequenze (più o meno), permette di ridurre TDP e consumi pur garantendo prestazioni superiori.
In tale contesto c’è da segnalare che già diversi test hanno evidenziato un profilo forse troppo conservativo da parte di AMD, sia per Ryzen 5 9600X che per Ryzen 7 9700X; a quanto pare sembra che le prestazioni multi-core possano essere in qualche modo limitate da questi 65 watt, tanto da spingere i partner AMD a rilasciare dei BIOS ad hoc che permettono di settare automaticamente un TDP di 105 watt (vedremo i risultati nei test).
Ribadendo che siamo di fronte a un processore che, come tutti i modelli Ryzen 9000, utilizza il socket AMD AM5, questo AMD Ryzen 5 9600X può contare su 38 MB di cache, un chip grafico integrato basato su architettura AMD RDNA2, supporto PCI-E 5.0 e DDR5 5.600 MT/s, oltre a tecnologie / caratteristiche proprietarie come:
- AMD EXPO
- Precision Boost Overdrive
- Curve Optimizer Voltage Offsets
- Parametri sbloccati per l’overclock di CPU e RAM
Insomma, il piccolo arrivato in casa AMD sembra avere tutte le carte in regola per fare bene; prima di passare ai fatti però facciamo un breve ripasso della scheda tecnica.
AMD Ryzen 5 9600X – Specifiche tecniche
- Architettura Zen5
- Socket AM5
- Processo produttivo 4nm (6 nm I/O die)
- 6 Core e 12 Thread
- Supporto SMT (Simultaneous Multithreading)
- Frequenza base 3,9 GHz
- Frequenza Boost 5,4 GHz
- 38 MB di cache – 6 MB + 32 MB
- Supporto DDR5 5.600 MT/s – Max 192 GB in Dual-Channel
- Supporto PCI-E 5.0
- iGPU
- Radeon Graphics
- 2 CU (RDNA2)
- Frequenza 400-2.200 MHz
- tJMax 95°C
- TDP 65 watt – PPT 88 watt
Recensione AMD Ryzen 5 9600X: la nostra prova
Come ormai da prassi, il nuovo AMD Ryzen 5 9600 passerà sulla nostra bench test dove se la dovrà vedere con una suite di applicativi e giochi che ci permetterà di avere un quadro sulla prestazioni assolute della CPU. Riprendendo la questione TDP inoltre, cercheremo anche di capire quanto può impattare il cambio dai 65 watt di default a 105 watt, se non altro perché tutti i brand produttori stanno rilasciando nuovi BIOS con questo profilo energetico (ci sarà un motivo no?).
Non avendo ancora tra le mani una delle nuove schede madri AM5 con chipset serie 800, per l’occasione abbiamo scelto uno dei modelli che riteniamo più validi della precedente generazione, ovvero una ASUS ROG Crosshair X670E Hero, un vero colosso di motherboard in grado di spingere in overclock, ma anche di garantire prestazioni, efficienza, qualità e una dotazione da prima della classe grazie al chipset AMD X670E.
Per l’occasione segnaliamo che abbiamo utilizzato l’ultimo BIOS Beta 2401, facilmente aggiornabile anche con l’utility ASUS Flashback e una semplice chiavetta USB con dentro il BIOS (più dettagli a questa pagina).
Configurazione di test
- Processori:
- AMD Ryzen 5 9600X AMD Ryzen 5 7600X, AMD Ryzen 7950X
- Intel Core i9-14900K, Intel Core i7-14700K
- Dissipatori:
- Corsair iCUE LINK H150i LCD (Intel)
- NZXT KRAKEN ELITE 360 RGB (AMD)
- Schede madri:
- ASUS ROG Crosshair X670E Hero (AMD)
- MSI MAG Z790 Tomahawk Max WiFi 7 (Intel)
- Memorie:
- Scheda grafica: Gigabyte GeForce RTX 4070 Super Gaming OC
- Storage SSD: Corsair MP600 ELITE 2 TB – PCI-E Gen 4.0
- Alimentatore: Corsair RM1000x 1000 watt
- Sistema Operativo Windows 11 PRO e driver aggiornati all’ultima versione disponibile
Riguardo invece i benchmark effettuati, abbiamo cercato di spaziare dal rendering, passando per la produttività, arrivando ovviamente ai giochi, rigorosamente testati a 1080P per avere un impatto maggiore sul processore.
Suite benchmark CPU:
- Cinebench R32 e R24
- Blender – Scena BMW
- 7-Zip Benchmark 32MB
- WinRAR test Multi-thread
- AIDA64 Extreme Crittografia AES
- CPU-Z Benchmark integrato
- Final Fantasy XV
- Hitman 3
- F1 2022
- Rainbow Six Extraction
- Cyberpunk 2077
AMD Ryzen 5 9600X: temperature, consumi e overclock
La nostra prova inizia come di consueto con un test sulle temperature di esercizio e sui consumi del chip in diversi scenari. Consideriamo che AMD propone questo Ryzen 5 9600X in versione tray, ovvero senza dissipatore di serie che, visto il TDP di soli 65 watt, non sarà un problema da reperire a meno che non vogliate spingere ulteriormente la CPU in overclock (come faremo noi). Per stare sicuri abbiamo optato per un buon sistema AiO a liquido da 360 millimetri, ma viste le caratteristiche tecniche del Ryzen 5 9600X può andare bene anche un buon dissipatore ad aria, meglio se a doppia torre e con ventole da 120 millimetri (e ora vedremo il perché).
Costruita la nostra build, abbiamo subito messo alla prova la CPU AMD con uno stress test sotto il famigerato Cinebench (R24). I risultati sono a dir poco impressionanti se guardiamo alla precedente generazione, infatti mentre per i Ryzen 7000 ci eravamo abituati ai 90 °C anche sui modelli meno potenti, il Ryzen 5 9600X non si è schiodato dai 65 °C. Questo risultato è stato registrato con parametri di fabbrica, ovvero con TDP a 65 watt, mentre se impostiamo tale valore 105 watt, lo scenario cambia e viene spiegato il perché consigliamo un dissipatore quantomeno di fascia media.
Il Ryzen 5 9600X con TDP a 105 watt vede incrementare ovviamente le temperature di esercizio, che rimangono lontane però dai 95 °C di un Ryzen 7000; discorso diverso per i consumi di picco che, in sostanza, con tali impostazioni si avvicinano sensibilmente a un Ryzen 5 7600X, ovvero collocandosi poco sotto i 115 watt (112 watt per la precisione). A questo punto vedremo (a breve) cosa comporta questa modifica del TDP in termini prestazionali; prima di fare questo però un breve passaggio sull’overclock, riservandoci però un ulteriore approfondimento in quanto il BIOS a nostra disposizione non è risultato il massimo della stabilità durante il tweaking (soprattutto per la RAM).
Non vogliamo anticiparvi troppo, ma pensate che con pochissimi accorgimenti il Ryzen 5 9600X riesce a operare stabilmente anche a 5,6 GHz su tutti i core, garantendo quindi un ulteriore margine di miglioramento, a patto di avere un dissipatore valido o comunque non di fascia bassa.
Prestazioni CPU e produttività
Esaminate le performance termiche e i consumi, passiamo ora alla prova dei fatti con i benchmark che vedono l’AMD Ryzen 5 9600X impegnato nella nostra suite di test, confrontato con altri modelli presenti sul database e, cosa altrettanto interessante, con lo stesso Ryzen 5 9600X impostato però da BIOS con TDP a 105 watt (contro i 65 watt di defualt ricordiamo).
I risultati parlano chiaro, il passaggio da 65 a 105 watt influisce soprattutto nei carichi multi-core, mentre in single-core e nei giochi, come vedremo a breve, non rileviamo incrementi sostanziali delle prestazioni (questo perché la frequenza Boost single-core rimane pressoché identica). In line di massima, il Ryzen 5 9600X riesce a battere il suo antenato già con profilo di fabbrica a 65 watt, garantendo però consumi molto più contenuti che rispecchiano le peculiarità dell’architettura AMD Zen5, superiore a Zen4 e al pari (prestazionalmente) degli Intel Raptor Lake più spinti (6 GHz per il Core i9-14900K ricordiamo).
Prestazioni Gaming
Passando alla nostra suite di cinque giochi, le prestazioni sono invece più altalenanti, o meglio, vedono il Ryzen 5 9600X leggermente indietro al Ryzen 5 7600X su Cyberpunk 2077, con uno scarto sostanziale solo su Formula 1 2022; le prestazioni globali nel gaming a 1080P e alto refresh-rate sono comunque molto buone, soprattutto considerando i risultati ottenibili con i flagship Intel.
AMD Ryzen 5 9600X: quanto costa e dove acquistarlo
AMD ha fissato il prezzo di listino del Ryzen 5 9600X a 279 dollari, ovvero 20 dollari in meno rispetto al suo predecessore Ryzen 5 7600X (299 dollari). Per quanto riguarda il prezzo in Italia invece, il costo della nuova CPU AMD oscilla dai 270 a i 320 euro circa; per comodità vi lasciamo anche un paio di link all’acquisto.
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Considerazioni
Eccoci a tirare le somme su questo AMD Ryzen 5 9600X, il primo modello AMD Zen5 passato tra le nostre mani, possiamo dire con esito molto positivo visti i risultati ottenuti. La bontà della nuova architettura AMD è abbastanza evidente, non solo in termini di consumi ed efficienza energetica ma anche e soprattutto per le prestazioni offerte. In linea di massima, possiamo dire che si migliora molto in single-core, mentre il “vecchio” Ryzen 5 7600X non è molto distante in termini di prestazioni multi-core assolute, se non fosse per il TDP che risulta ben 40 watt più elevato.
Senza andare a scomodare l’overclock e il conseguente tuning di sistema, utilizzando il profilo con TDP a 105 watt i consumi crescono avvicinandosi al predecessore Ryzen 5 7600X, ma le prestazioni e il potenziale di Zen5 è sicuramente più apprezzabile. A nostro avviso l’efficienza è una delle armi vincenti di questa generazione, quindi lasciamo all’utente la scelta in base alle proprie esigenze e preferenze.
AMD Ryzen 5 9600X promosso, un ottimo processore per il gaming, in attesa di provare anche i modelli di fascia più alta che mirano a dominare invece il segmento legato ad ambiti come la produttività e il rendering CPU.
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