Continua il rilascio della seconda generazione di Apple Silicon M che ha raccolto negli anni tantissimi consensi. Questa volta il compito di Apple è più semplice, il MacBook Pro 14″ è già una macchina di altissimo profilo, doveva solo essere ritoccata nei punti giusti. Nessuno sa fare questo tipo di lavori come Apple ed il MacBook Pro 14 M2 Pro di questa recensione ne è la prova.
Apple MacBook Pro 14 M2 Pro: cosa cambia rispetto al precedente modello
Se il MacBook Pro 14 M2 Pro vi sembra uguale al modello precedente, tranquilli la vostra vista è ancora perfetta, è esattamente uguale alla generazione M1 Pro. Meglio precisare, lo è esteticamente perché ci sono comunque un bel po’ di differenze tecniche.
La prima, sebbene il pannello mini led a 120 Hz sia lo stesso e per inciso, resta uno dei display più belli mai visti su un notebook in grado di essere devastante per produzione e consumo di contenuti, la qualità dei sei speaker supporto è diversa rispetto al precedente modello, gli alti sono meno squillanti ed il volume generale mi sembra un filo più basso. La qualità audio in sé per sé, resta sempre incredibilmente alta però si avverte che sono speaker tarati in maniera diversa.
Altra piccola differenza che è sfuggita a molti, è la qualità della webcam in 1080p che fa uno step in più rispetto alla già ottima della precedente generazione. Peccato non aver inserito il sistema per il FaceID. Ancora altra minuscola differenza riguarda il Wi-Fi 6E, non tanto perché dal Wi-Fi 6 si passa al 6E ma per la ricezione molto più intensa. Ci sono poi altre due piccolissime differenze come la presenza dell’uscita HDMI 2.1 che a molti può far comodo e internamente c’è qualche minuscolo cambiamento ma il sistema di dissipazione resta lo stesso.
Ma la differenza più grande rispetto al modello di scorsa generazione è anche quella più dolorosa, anche qui c’è un modulo SSD più lento. Già è un peccato che su una macchina pro non si possa aggiornare l’SSD ma su una macchina che costa 2500 Euro, è un gran peccato. Quanto si nota questa presunta lentezza nelle operazioni quotidiane? Poco o niente perché fortunatamente su questo modello ci sono di base 16 GB di RAM e quindi è più difficile far emergere differenze sostanziali
Più difficile ma non impossibile per chi dovrebbe utilizzare una macchina del genere, quindi nella peggiore delle ipotesi, spostando giga e giga di file si può arrivare ad un drop del 40% mentre nei rendering o in altre operazioni, M2 Pro spinge così tanto da metterci una pezza.
Apple MacBook Pro 14 M2 Pro scheda tecnica
Il processo produttivo di M2 Pro è sempre a 5 nanometri, CPU a 10 core ma con 6 core alte prestazioni con nuova cache e 4 core risparmio energetico con efficienza rinnovata, GPU a 16 core core, Neural Engine e Media Engine. Nel SoC è integrata anche la RAM da 16 GB che ora è condivisa tra le parti per ridurre la latenza al minimo. Ecco le specifiche tecniche di Apple MacBook Pro 14 M2 Pro:
- Processore Apple Silicon M1 Pro
- 16 GB RAM unificata
- 512 GB SSD
- Display 14.2″ antiriflesso Mini LED 16:10 Pro Motion
- 6 speakers
- Wi-Fi 6E
- Bluetooth 5.3
- 3 USB-C
- HDMI 2.1
- MagSafe
- Lettore SD
- Jack audio 3,5 mm combo
- Batteria 70 Wh
Apple MacBook Pro 14 M2 Pro prestazioni e autonomia
MacOS Ventura installato in questo Pro 14 con M2 Pro è molto più stabile e piacevole. Non si tratta solo di una questione di potenza bruta ma è la combinazione del nuovo SoC con il nuovo software, il tutto visualizzato su quel display Mini Led a 120 Hz regala un tipo di esperienza rinfrescata.
Nelle operazioni quotidiane però non è semplice apprezzare il boost di prestazioni derivato dal nuovo M2 Pro rispetto al Silicon M1 Pro dello scorso anno. Per apprezzare quel boost, dopo ci concentreremo su benchmark e test specifici. In ogni caso, nella vita di tutti i giorni il MacBook Pro 14 sfreccia tra le applicazioni, anche quelle che girano ancora su Rosetta 2 vanno come un treno.
Grazie ai nuovi efficient core c’è un 10% fisso di autonomia in più nelle operazioni quotidiane ma l’altra faccia della medaglia è che con i nuovi performance core più spinti, nelle operazioni dure, la durata della batteria si attesta sulla falsa riga del modello dello scorso anno, cioè a pieno carico CPU e GPU in un paio di orette portano la batteria a zero. La batteria è da 70 Wh, l’alimentatore in confezione è un 67 W con dimensioni ridotte e uscita MagSafe in grado di salvare il MacBook in caso di pericolo. In 30 minuti l’alimentatore da 67 W riesce a ricaricare del 38% la batteria. Apple MacBook Pro 14 M2 Pro raggiunge questi risultati di autonomia reale:
- Riproduzione Video: 18 ore
- Lavoro in Safari + Youtube in background: 12 ore
- Utilizzo Photoshop: 7 ore
- Utilizzo offline con Word: 19 ore circa
- Utilizzo gaming: 2 ore e 5 minuti
Dal punto di vista delle temperature e rumorosità, nessun problema nelle operazioni meno impegnative mentre sotto stress si arriva tranquillamente anche 100° con le ventole oltre 4800 rpm ma che non fanno un rumore eccessivo. Un presente, udibile, ma non eccessivo, in ogni caso tutto rientra nella norma in pochi minuti.
Tutti i scenari di utilizzo di questo MacBook Pro vengono eseguiti con una qualità disarmante, non c’è un singolo aspetto dove questo MacBook Pro 14 deluda. Migliora di molto la GPU, ben oltre le aspettative ed i numeri da benchmark ma per i professionisti è ancora il caso di puntare al SoC M2 Max che può vantare di una GPU ancora più performante.
Apple ha fatto ancora una volta bene i compiti, il MacBook Pro 14 è perfetto per il daily use ed è eccezionale per chi lavora veramente con una macchina del genere, i professionisti non vedono l’ora di poterla spremere al massimo. Ecco una serie di test e benchmark rivolti principalmente a loro, per comodità abbiamo messo i dati di Silicon M2 Pro a confronto con M1 Pro dello scorso anno:
Apple MacBook Pro 14 M2 Pro conclusioni
Il MacBook Pro 14 è una macchina fantastica nonostante sia molto simile al modello precedente. Rispetto allo scorso anno c’è stato il classico ritocco nel prezzo che sale, di poco ma sale. Parallelamente crescono anche le prestazioni a 360°, non si tratta solo del Silicon M2 ma anche del nuovo Bluetooth che rende le connessioni più stabili, stessa cosa il future proof Wi-Fi 6E e l’utilissima porta HDMI aggiornata agli standard che i professionisti richiedevano a gran voce.
Chiaramente il Silicon M2 Pro offre un boost notevole sia sulla CPU ed in particolare sulla GPU, unico punto carente della linea Silicon M di Apple ad esclusione delle versioni Max ed Ultra. Il listino parte da 2499 Euro per il MacBook Pro 14 con M2 Pro in versione “entry”, proprio quello di questa prova.
Si sale molto di prezzo per passare alla versione full chip di M2 Pro, si sale anche per evitare la versione con “memoria SSD lenta”, è il caso di puntare alla versione da 1 TB. Il prezzo è alto ma non è fuori mercato o fuori scala per chi lavora nel mondo della musica, per sviluppatori, fotografi, creator, video editor, produttività generale o anche ricercatori. Per chi lavora con nel mondo del 3D deve necessariamente virare su M2 Max con una GPU bella pompata ma per questo segmento di professionisti, è ancor meglio un notebook windows con scheda grafica NVIDIA.
In ogni caso Apple continua a colpire duro il mercato consumer dei notebook con i suoi Silicon M, i competitor non stanno di certo a guardare ma il colosso di Cupertino ha ancora un bel gap generazionale messo in cantina fin dal primissimo Silicon M1. Nel mondo delle workstation, invece, la competizione è più dura, questo MacBook Pro 14 con M2 Pro è una gran bella scelta, dal buon punto prezzo ma non è l’unica. Sicuramente tra i migliori, lì sul podio si sale e si scende in base alle esigenze dei consumatori.
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