Il socket LGA 1700 di Intel vede aggiungersi una terza generazione alla compatibilità, i nuovi Intel Core di quattordicesima generazioni sono arrivati. Solitamente Intel supporta due generazioni di CPU sullo stesso socket, quest’anno è diverso. Si arriva alla terza, perché in fondo è un Refresh di Raptor Lake. Differenze nei dettagli, nelle virgole. Potenza sempre da vendere e maggior ottimizzazione. Abbiamo provato il nuovo Intel Core i9 14900K, ecco com’è andata.
Intel Core i9 14900K: architettura ibrida e ottimizzazioni
Il Core i9 14900K di quattordicesima generazione alias Raptor Lake Refresh, come le precedenti generazioni Alder Lake e Raptor Lake, abbraccia la nuova architettura ibrida di Intel. Si tratta del più grande cambiamento in casa Intel degli ultimi anni e dopo due anni di ottimi risultati, l’intera piattaforma migliora ancora. Il nuovo Intel Core i9 14900K è un classico 24 Core composto da 8 Performance Core e 16 Efficient Core, i Performance Core sono dotati di tecnologia Hyper-Threading che porta il numero di thread a 32. Stessa composizione del 13900K.
Un affinamento importante della precedente generazione ha richiesto un ulteriore lavoro di integrazione con il sistema operativo Windows 11, il mondo gaming e le app di terze parti. Intel, Microsoft e tanti altri produttori software hanno collaborato per rendere le CPU Core le migliori in termini di stabilità e prestazioni, tra gli strumenti che rendono operativi questi miglioramenti troviamo: Thread Director, Intel AI Assist, Intel Application Optimization ed il chipset Z790 ancora migliorato.
Intel Core i9 14900K: i numeri sulla carta e tecnologie
Intel 7 è il processo produttivo del Core i9 14900K, è un nodo a 10 nanometri SuperFin Enhanced. Si tratta di un processo produttivo che Intel ha maxato, i rumors sulle future generazioni di processori Intel vedranno un cambio netto con il processo produttivo Intel 7.
Sulla carta il Core i9 14900K è un 24 Core di cui 8 Performace Core e 16 Efficient Core che portano il numero di thread a 32. La frequenza base è di 3,2 GHz ma si arriva facilmente a ben 5,6 GHz in Max Turbo per i P Core che salgono a 5,8 GHz con Boost Max 3.0 e ben 6 GHz con il Thermal Velocity Boost mentre la frequenza base degli E Core è di 2,4 GHz con Max Turbo a 4,4 GHz. A corredo ci sono anche 36 MB Intel Smart Cache L3 e 32 MB di Cache L2.
C’è sempre il supporto PCIe 5.0 e alle RAM DDR5 con anche la possibilità di sfruttare i nuovi profili XMP 3.0, una sorta di overclock intelligente per le RAM con switch dei vari profili in base al carico di pressione sulle memorie. Tra la lista enorme di tecnologie inserite consultabili qui, è interessante notare la presenza di Intel Gaussian e Neural Accelerator 3.0, del DL Boost (Deep Learning) e delle tecnologie legate alla sicurezza con OS Guard, Boot Guard, Control-Flow Enforcement e Secure Key.
Da non dimenticare la presenza (nella versione non-F del Core i9 14900K) della grafica integrata UHD Graphics 770, una soluzione sempre interessante per alcuni sistemi che devono rimanere compatti senza ricorrere ad una scheda video esterna ma che non abbraccia la generazione di Intel ARC. Cambia però l’indicazione del consumo che è fissato a 125 W come Base Power e a 253 W come Turbo Power ma ne riparleremo dopo. Per concludere, socket LGA 1700 lo stesso dello scorso anno, ottimo per risparmiare sulla piattaforma.
Intel Core i9 14900K su ASUS ROG Z790 Dark Hero Wi-Fi 7
Le B660, Z690, B760 e Z790 della precedente generazione possono supportare anche i nuovi processori 14 gen grazie al socket LGA 1700 ed un semplice aggiornamento bios. Il massimo che però può esprimere la piattaforma è con una Z790 Refresh carrozzata con PCIe 5.0 ed un supporto DRR5 molto più importante.
Abbiamo provato la ASUS ROG Z790 Dark Hero Wi-Fi 7, una scheda madre assurda in termini di capacità e funzioni. Ha un look sobrio ma imponente, massiccio e un elemento di spicco che vede in Polymo Light il suo forte. Ricca di dettagli, di lavorazioni diverse di materiali, una quantità smisurata di rifiniture ed ovviamente funzioni sempre al vertice della categoria.
Come già detto le Z790 refresh possono vantare di un miglioramento importante e definitivo della piattaforma oltre a portare poche ma gustose novità. La prima riguarda il supporto alle RAM DDR5 con tecnologia DIMM FLEX che permette di spingere ancora di più le proprie RAM DDR5 se appartenenti ad una lista di quelle certificate (quasi tutte quelle presenti sul mercato). Inoltre c’è la presenza on board di un ingresso SSD M.2 PCIe 5.0 senza dover ricorrere ad adattatori esterni, ovviamente la dissipazione del modulo SSD M.2 PCIe 5.0 è enorme. Tra le altre cose la presenza di slot liberi SSD M.2 su questa scheda è importantissima.
Questa ASUS ROG Z790 Dark Hero è un missile per quanto riguarda le prestazioni, ci sono 20+1+2 power stage 90A, il massimo desiderabile per spingere come meglio si crede il Core i9 14900K, una CPU particolarmente incline al buon Overclock. Ovviamente non manca una super dissipazione VRM. La nota di merito di questa scheda madre ASUS ROG Z790 Dark Hero va proprio alle sue capacità di Overclock. Con AI Overclock si raggiungono in un attimo livelli di prestazioni più alti della media su questo Core i9 14900K senza compromettere la stabilità del sistema grazie ad un fine testing sul proprio dissipatore. Tutto avviene con una semplicità disarmante, raggiungendo semplicità e prestazioni superiori anche al tool ufficiale di Intel sempre con OC AI.
Nota di merito di questa ASUS ROG Z790 Dark Hero è la presenza del Wi-Fi 7, uno standard non ancora ben diffuso ma già presente su questa scheda madre che offre un set di feature notevoli sotto il profilo connettività. La Q-Antenna di ASUS ROG è stata rivista, ora si installa molto più semplicemente direttamente inserendo il connettore evitando di dover avvitare cose. Oltre alla semplicità aumenta anche la portata del 6-18% ed ha anche la possibilità di verificare la corretta copertura in Armoury Crate. Ma le aggiunte “Q” esclusive non sono finite, c’è sempre la presenza del Q-Relase button per il rilascio rapido delle schede video, il blocco meccanico dei moduli M.2, il supporto alla ricarica rapida Quick Charge 4+ a 60 W via USB C frontale ed altre piccole chicche in grado di far impazzire gli assemblatori incalliti come, ad esempio, una sezione dedicata al water cooling custom.
In questa ASUS ROG Z790 Dark Hero anche il BIOS è migliorato molto, le opzioni diventano maggiori sia per gli utenti più esperti che per quelli meno esperti. Certo, chi punta ad un prodotto premium come questa Z790 Dark Hero, di certo non è uno sprovveduto ma è bene sottolineare che la maggior parte delle funzioni in BIOS sono facilmente accessibili ed utilizzabili da chiunque.
Intel Core i9 14900K: produttività, AI e prestazioni
Grazie alle ottimizzazioni apportate da Intel nel corso degli anni su Raptor Lake, il Core i9 14900K va come un treno senza compromettere la stabilità del sistema. Questo processore in combinazione a Windows 11 nella sua ultima versione riesce fin dal primo momento a restituire una reattività istantanea del sistema, si avverte fin dal primo momento che c’è tanta potenza ma anche tanto controllo. La dinamicità dei P Core e degli E Core gestita dal Thread Director 2 consente di raggiungere la tanto sognata stabilità di sistema che per anni, in casa Windows, non si è mai raggiunta stabilmente.
Una build costruita sulla piattaforma Z790 permette ai veri professionisti di avere a che fare con una macchina seria, da lavoro vero. Dai nostri benchmark abbiamo notato un boost generazionale non troppo marcato con il Core i9 13900K di precedente generazione, sono molto simili, quasi la stessa CPU. Ma i benchmark non sono tutto, Z790 Refresh con Core i9 14900K riesce a creare PC molto più stabili e prestanti di quanti i freddi numeri mostrino.
Per esempio, dove Intel sta lavorando bene e lo sta facendo in maniera silente, è il mondo dell’intelligenza artificiale che sta iniziando a fare la differenza in alcuni ambiti professionali consumer. Ad esempio c’è il supporto Gaussian e Neural Accelerator 3.0 in grado di occuparsi di del riconoscimento vocale e sonoro senza togliere risorse al resto del sistema, oppure si può citare il Deep Learning Boost in grado di accelerare i processi di AI che sono sempre più importanti in termini di potenza di calcolo richiesta.
Intel Core i9 14900K: benchmark e test
Ma come riesce questo Intel Core i9 14900K a raggiungere i tanto sognati 6 GHz? Prima di ogni cosa i Core Raptor Cove sono più veloci oltre rispetto al passato, piccolo aumento sul clock ma presente. Il segreto però è il Max Turbo Frequency con Thermal Velocity Boost di Intel che permette di spingere la CPU più in la delle sue possibilità quando c’è spazio di manovra tra temperature, dissipazioni e budget energetico.
Ma allora questo Intel Core i9 14900K tiene i 6 GHz? In single core si, anche abbastanza facilmente su una scheda madre come la Z790 Dark Hero che una gestione del V-Core non troppo spinta, si vede che ASUS ha ascoltato gli utenti ed ha appreso come tarare bene le motherboard fin dal primo momento.
I test sono stati effettuati su ASUS ROG Z790 Dark Hero con 32GB di RAM Kingston Fury 7200 MHz, un Arctic Liquid Freezer 2 da 360 mm a tenere a bada il Core i9 14900K, il tutto racchiuso in un case Lian Li O11 Dynamaic EVO con 6 ventole per immettere aria fresca e 4 per espellere aria calda. Non abbiamo utilizzato una test bench per rendere i risultati dei test quanto più reali possibili e confrontabili con le nostre altre prove. Per concludere SSD 990 Pro di Samsung, alimentatore ASUS ROG Thor Platinum 2 e NVIDIA GeForce RTX 4090 come scheda video.
Abbiamo messo a confronto il Core i9 14900K con il Ryzen 9 7950X ma siamo andati oltre perché questa CPU spinge davvero tanto. Abbiamo dovuto tirare in ballo anche il Core i9 13900K per avere un confronto con la precedente generazione. Ecco i risultati dei benchmark dove il Core i9 14900K esce spesso a testa alta.
Siamo passati anche ai nostri benchmark quotidiani, quelli con i programmi di video editing più conosciuti, Intel Core i9 14900K è un martello nella conversione file 4K (1 GB) in FullHD con Handbrake, la conversione è durata 112 secondi netti. Come al solito ci siamo spinti oltre ed abbiamo provato a metterlo alle corde con un montaggio con Premiere Pro di un file RAW 8K girato da una camera professionale RED, zero incertezze nel montaggio in live view. Anche in Photoshop con un file RAW Hasselblad, il filtro Sfocatura radiale con fattore 100 e massima qualità è stato applicato in 6 secondi. Anche i benchmark più conosciuti hanno restituito dei risultati che confermano le enormi qualità della CPU Intel Core i9 14900K.
Intel Core i9 14900K: overclock AI
Le prestazioni di questo Intel Core i9 14900K sono già allucinati ma possiamo confermare la qualità finissima del silicio utilizzato, chi fa overclock estremo si divertirà parecchio. Le buone notizie però non finiscono qui perché Intel ha messo a disposizione una nuova versione di Intel Extreme Tuning Utility per la gestione semplificate del processo di overclock AI che permette anche a chi non è particolarmente esperto di tirare fuori il massimo delle prestazioni dalla sua CPU.
Portare ad oltre 6 GHz questo Core i9 14900K è un gioco da ragazzi, lo si fa letteralmente spendendo qualche minuto in BIOS. Intel si dimostra ancora una volta regina del silicio, questo Core i9 sicuramente farà parlare di sé grazie agli appassionati di Extreme Overclocking ma per tutti gli altri, per chi vuole muovere i primi passi in questo territorio, le impostazioni di OC AI sia di Asus che di Intel sono assolutamente semplici e molto stabili, si può tranquillamente utilizzare la piattaforma in overclock senza cadere in crash di applicazioni o giochi, a tratti quasi consigliato ma non vi abbiamo detto nulla. Fate i bravi e magari munitevi di un dissipatore di enorme qualità.
Intel Core i9 14900K: si torna a dominare il gaming
Parlare di gaming per un processore è sempre un po’ azzardato perché in questo contesto è la scheda video a fare realmente la differenza ma quest’anno la potenza del Core i9 14900K permette di mettersi sulla falsa riga dei processori X3D di AMD, notoriamente le CPU pensate per il gaming.
Ora, è chiaro che si sta parlando di test che nel campo pratico hanno poca rilevanza, per far emergere il lavoro della CPU è necessario scendere alla risoluzione FHD, ormai poco utilizzata. Quando si sale di risoluzione, la CPU diventa meno impattante. Attenzione, la CPU resta una componente importantissima per fare un PC Gaming equilibrato che non porti a nessun tipo di bottleneck con la GPU ma ecco, ad alte risoluzioni, è meno sotto stress.
Armati di NVIDIA GeForce RTX 4090 abbiamo messo a confronto le prestazioni del nuovo Core i9 14900K contro il Ryzen 9 7950X3D. Nella maggior parte dei casi, in FHD, tra il Core i9 14 Gen ed il Ryzen 9 X3D si è sullo stesso livello con uno scarto di massimo 10 fps a favore di Intel o AMD a seconda dei casi. La scelta di uno o dell’altro non vi svolterà il gamplay per una decina di fps.
Intel però ha lavorato molto sul software, come per le app daily use e content creation. Il nuovo tool di Intel si chiama semplicemente Application Optimization e lavora in combo con il Dynamic Tuning Technology framework da attivare in BIOS. I primi giochi a poter sfruttare questa nuova ottimizzazione saranno Metro Exodus e Rainbow 6 Siege ma verrà estesa a tutti i titoli eSport futuri dove già ora con una CPU Intel si ha un leggero vantaggio rispetto ad AMD grazie ad un frametime molto più consistente e qualche fps in più che in quell’ambito lì non fa mai male. Il vantaggio reale di un Ryzen 9 7950X3D è nei consumi con circa 70 W di media per AMD contro i 100 W di Intel Core i9 14900K.
Intel Core i9 14900K: consumi e temperature
Paragrafo dovuto sui consumi e sulle temperature di questo Intel Core i9 14900K. Leggendo le dichiarazioni sul sito Intel, il PBP (Base Power) è di 125 W, il MTP (Turbo Power) è settato su 253 W ma tranquilli, spesso e volentieri non si raggiungono facilmente quei livelli. Prima di ogni cosa l’architettura è migliorata con tanti E Core e proprio grazie agli E Core il consumo nelle operazioni a basso carico è davvero basso, circa 70 W.
Anche quando si gioca siamo molto sotto la soglia dichiarata da Intel, non si va oltre i 100 W. Anche quando si lavora in produttività il consumo è molto più basso di quello dichiarato si sta sotto i 200 W, un vero professionista non si farà di questi problemi in cambio di quelle prestazioni extra. Ma attenzione, nei benchmark e in OC questo Core i9 arriva facilmente a superare anche i 300 W, un numero davvero importante per una CPU. Chiaro con oltre 300 W di picco si arriva punteggi in benchmark molto alti ma anche le temperature arrivano a limiti alti.
In ogni caso le temperature “reali” sono un problema, un dissipatore ad aria a due torri o un classico AIO a liquido da 360 mm tengono tranquillamente a bada il Intel Core i9 14900K nelle operazioni quotidiane o di lavoro spinto con un picco di 85°. Diversamente in overclock o in benchmark dove il processore spinge parecchio e si arriva a toccare con semplicità i 99° anche con i migliori dissipatori sul mercato. In OC è bene pensare di munirsi o di un dissipatore a liquido da 420 mm, di un 360 mm di qualità con configurazione push pull o meglio ancora di un custom loop.
Intel Core i9 14900K: considerazioni finali
Sarebbe facilissimo riassumere il giudizio del Core i9 14900K come un semplice Core i9 di tredicesima generazione leggermente più spinto. Nei numeri, sulla carta, è così. La potenza bruta c’era e c’è ancora, il controllo invece è completamente diverso.
Tutta la piattaforma Intel vede un netto miglioramento nella stabilità e nel processo di ottimizzazione tra Intel, Microsoft e le terze parti. Non che prima non ci fosse ma è chiaro che in un anno dove le novità del silicio sono quasi pari a zero, si è lavorato su altro. La gestione delle RAM DDR5 è migliorata in maniera tangibile, prima era difficilissimo tirare in OC molti moduli, era difficile anche solo far avviare build con DDR5 molto spinte, oggi invece partono senza problemi.
Tutte le ottimizzazioni one click con AI sono tremendamente più stabili rispetto al passato, anche l’Overclock AI di Intel è possibile utilizzarlo su una macchina che deve essere utilizzata come workstation stabile e puntuale. La maturità di una piattaforma passa dall’ottimizzazione, dalla gestione delle risorse e con questo Core i9 14900K tutto è a fuoco. Il mondo AI è sempre più presente e con le tecnologie Intel più software di terze parti possono essere accelerati. Anche nel gaming c’è uno switch, dove il silicio non ne può più, si punta a Application Optimization con DDT in BIOS.
I 6 GHz fanno impressione, puntano a stupire chi non vede oltre i benchmark e i numeri. Intel però che ha già in tasca i prossimi Core Ultra, sta lavorando in maniera silente sulle ottimizzazioni. Fa bene, è la strada giusta.
Tornando nel capo pratico, qualcuno potrebbe considerare questa generazione evitabile. In realtà nel mercato reale, quello dei consumatori veri, di chi acquista e non di chi commenta su Internet, vige una sola regola. Più scelta c’è, meglio è. Grazie a questa quattordicesima generazione di CPU, fare un PC su base Intel permette di avere un ventaglio di scelta sul socket LGA 1700 ampissimo che copre diverse CPU in molte fasce di prezzo. Il tutto su una piattaforma ormai arrivata a piena maturità con zero compromessi.
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