Keychron è uno dei produttori di tastiere meccaniche più apprezzati dagli appassionati, grazie a una serie di prodotti di altissima qualità e personalizzabili in moltissimi aspetti. A fine 2023, come vi abbiamo riportato su queste pagine, il produttore ha lanciato su Kickstarter, la più famosa piattaforma di crowdfunding, la sua prima tastiera meccanica con interruttori magnetici che sfruttano l’effetto Hall per riportare la pressione di ogni singolo tasto e fornire un’esperienza di digitazione unica nel suo genere.
Si chiama Keychron Q1 HE, la stiamo usando da quasi due mesi e dopo averci digitato qualche centinaio di migliaia di parole è arrivato il momento di raccontarvi la nostra esperienza, spiegandovi perché rappresenta, a nostro avviso, la soluzione perfetta per chi fa della scrittura il proprio lavoro e la propria passione.
Qualità costruttiva eccelsa
La prima cosa che si nota di Keychron Q1 HE è il peso elevato, che in una tastiera meccanica è da sempre sinonimo di qualità. Nonostante il produttore abbia utilizzato alluminio per realizzare il guscio esterno e anche la piastra interna, alla bilancia la nuova tastiera fa segnare ben 1.735 grammi, un peso davvero importante, soprattutto se consideriamo che si tratta di un modello con layout 75%, con 81 tasti e una rotellina (posizionata in alto a destra) per la regolazione del volume.
Il modello da noi testato utilizza un layout di tipo ANSI, , anche se ovviamente è possibile modificarlo in qualsiasi momento cambiando i keycaps e riprogrammando ogni singolo tasto (ma di questo parleremo tra poco). Prima di entrare nel dettaglio dei componenti interni, segnaliamo che la tastiera può essere collegata al computer tramite Bluetooth 5.1, wireless a 2,4 Ghz e cavo USB-C, fornito nella confezione di vendita insieme allo strumento per rimuovere i keycap e a una serie di keycap sostituivi. Keychron monta di serie i tasti speciali per macOS e nella scatola trovate anche i tasti per PC Windows o Linux, così da rendere compatibile la tastiera con ogni dispositivo.
Nella parte posteriore, in prossimità del connettore USB-C, è presente un interruttore per passare dalla modalità Mac a quella Windows, e un selettore che consente di impostare la modalità, wireless, Bluetooth o cablata. La batteria ricaricabile, posizionata sul fondo della tastiera, garantisce fino a 100 ore di utilizzo con una singola carica, a patto di mantenere spenta la retroilluminazione.
Nei nostri test abbiamo raggiunto tranquillamente i numeri indicati dal produttore, anche perché la tastiera va in standby da sola quando non viene utilizzata per qualche minuto. Accendendo la retroilluminazione siamo comunque riusciti a utilizzare senza problemi la tastiera per 3 giorni, anche se è un dato che ovviamente può variare in maniera significativa in base all’uso di ciascuno. Abbiamo avuto qualche saltuario problema utilizzando la connessione Bluetooth con un Mac, ma solo utilizzando uno speaker Bluetooth, mentre nella modalità cablata e in quella wireless non abbiano riscontrato problemi di sorta.
Gli switch magnetici, i Gateron Nebula, possono essere rimossi e sostituiti con altri modelli, per rendere unica l’esperienza d’uso e Keychron ha fatto un ottimo lavoro interno. Aprendo il case troviamo la batteria posizionata sul fondo, un pad per ridurre il riverbero, guarnizioni in silicone, la PCB, uno strato di schiuma fonoassorbente, la piastra principale e la parte superiore del case.
Il sound di questa tastiera ci ha conquistati fin da subito. Non troppo rumoroso, come gli switch blu che ci piacciono tanto, ma nemmeno silenziosa come altri modelli. Il feedback tattile e quello sonoro hanno un equilibrio a nostro avviso perfetto, per garantire un’esperienza di digitazione piacevole sotto tutti i punti di vista senza però risultare esageratamente fastidiosi nel caso decideste di utilizzare la tastiera in ufficio, vicino ad altri colleghi di lavoro.
Come detto in precedenza il modello da noi testato è dotato di layout ANSI (American English), il più amato dai programmatori, ma è ovviamente possibile acquistare Keychron Q1 HE anche con layout ISO, in particolare DE, UK, Nordic e Swiss.
Personalizzazione estrema
In cosa differiscono quindi gli switch magnetici da quelli meccanici tradizionali, e perché a nostro avviso rappresentano la soluzione ideale per chi scrive molto, aiutando a ridurre considerevolmente gli errori di digitazione?
A un primo sguardo, anche smontandoli, gli interruttori magnetici possono sembrare in tutti e per tutto degli switch meccanici. In realtà questi ultimi hanno un punto di attuazione ben preciso, che solitamente varia a seconda del colore dello switch, predefinito dal costruttore.
Con gli interruttori magnetici invece tutto è lasciato nelle mani dell’utente. Nel caso dei Gateron Nebula utilizzati su questa tastiera, la forza di attuazione è di 40 grammi, ma il punto di attuazione può essere scelto per ogni singolo switch, ed è compreso tra 0,2 e 3,8 millimetri con una sensibilità di 0,1 millimetri.
Questo significa che potete configurare gli switch per attivarsi non appena vengono sfiorati o per richiedere una pressione completa per svolgere la loro funzione. Nel corso di queste settimane abbiamo effettuato numerosi test, per capire quale sia il punto di attuazione migliore per le nostre caratteristiche.
Un valore troppo basso richiede una grande precisione e poco si adatta a chi scrive molto velocemente, visto che porta a un alto numero di errori. Viceversa un valore elevato, vicino al fine corsa, può portare al mancato rilevamento della pressione di alcuni tasti, con conseguenti lettere mancanti. Nel nostro caso la soluzione ideale è fissata tra i 2,2 e i 2,8 millimetri, con i risultati migliori, ma si tratta ovviamente di un dato soggettivo che va calibrato per ciascuno.
I vantaggi dei trigger magnetici non finiscono certo qui e includono anche una funzione che sarà molto gradita ai gamer. A differenza di una tastiera meccanica tradizionale, dove il reset di un tasto avviene a un punto ben preciso, con uno switch magnetico il reset avviene non appena viene rilasciato il tasto, permettendo quindi di riattivarlo con una immediata pressione, così da creare una catena di azioni in rapida successione altrimenti impossibile.
E con una singola pressione potete rilevare fino a quattro azioni. Immaginate di utilizzare un tasto per consentire al personaggio di un gioco di camminare e di azionare la corsa con una pressione maggiore, con un comportamento più vicino a quello di un controller analogico. Se considerate che è possibile contare anche il momento del rilascio e quello del ritorno a fine corsa dello switch, avrete quattro azioni configurabili per ogni singolo tasto, con una libertà di azione mi vista in precedenza.
Come buona parte delle tastiere Keychron, anche questa Q1 HE può contare su un firmware QMK che significa infinite possibilità di personalizzazione, creazione di macro e ovviamente rimappatura dei tasti, così da rendere la tastiera conforme alle vostre necessità. noi, ad esempio, abbiamo spostato la posizione del tasto Home e di quello End, raddoppiando anche il tasto Del che ha preso il posto dei tasto PgUp e PgDown. Per farlo abbiamo utilizzato un nuovo set di keycaps, così da avere tutto molto chiaro, ma è ovviamente possibile mantenere i keycap originali e ricordare l’assegnazione di ogni tasto. Questo significa, ad esempio, che potrete aggiungere i caratteri accentati, ma anche creare delle sequenze di comandi o delle macro semplicemente premendo un tasto. E potete gestire tre diversi profili, da attivare ad esempio prima di lanciare un gioco, così da avere le macro e determinati tasti solo quando giocate, con una configurazione più normale per la scrittura classica.
La configurazione avviene collegando la tastiera col filo e utilizzando Keychron Launcher, l’ambiente che permette di personalizzare ogni singolo aspetto della tastiera. Oltre a impostare la distanza di azionamento di ogni singolo switch, potete cambiare la mappa dei tasti, gestire le varie opzioni di retroilluminazione (gli switch sono di tipo south-facing), creare nuove macro, aggiornare il firmware della tastiera, verificare il corretto funzionamento di ogni singolo tasto e segnalare eventuali bug riscontrati.
Considerazioni finali
Keychron Q1 HE è davvero una tastiera perfetta per ogni situazione, non solo per i gamer che possono sfruttare le tante opzioni, ma anche per chi fa della scrittura il proprio mestiere. La possibilità di regolare la sensibilità di ogni tasto riduce drasticamente gli errori di digitazione, con i diversi layout è possibile avere dei controlli dedicati al gioco o alla visione di film ma anche alla programmazione, con una serie di scorciatoie preimpostate.
La qualità costruttiva è impeccabile, non ci sono scricchiolii e i materiali usati sono di ottima qualità. Il solo neo è il prezzo, 219 dollari di listino, ma per una tastiera che con ogni probabilità vi accompagnerà per molti anni, vale decisamente la pena. Nel nostro caso ha sostituito una Keychron V8 (qui la nostra recensione), con layout Alice, che pensavamo di utilizzare ancora a lungo, ma il feedback e la resa di questa tastiera ci hanno fatto cambiare idea in un attimo.
Pro:
- ottima qualità costruttiva
- ampie possibilità di personalizzazione
- switch sostituibili
Contro:
- prezzo elevato
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