Recensione Logitech Lift – Passando una media giornaliera di 10 ore davanti al computer, nel mio caso un Mac mini, cerco sempre di avere gli strumenti più comodi per non arrivare a sera troppo stanco. Presto vi parlerò di una soluzione che mi ha aiutato parecchio nella postura, oggi invece vi parlo di mouse, in particolare di Logitech Lift, che mi ha fatto compagnia nell’ultimo mese.

È stato presentato da poco dal brand svizzero e si distingue dalla massa per le sue forme: è infatti un mouse verticale pensato per aiutare l’utente ad avere una postura più naturale, ideale per chi ha le mani piccole ma utilizzabile tranquillamente anche da chi ha mani leggermente più grandi.

Ergonomia estrema

A prima vista Logitech Lift non sembra un mouse, se non fosse per la presenza, sul lato destro, dei classici pulsanti e della rotellina di scorrimento. Va detto che è disponibile anche una versione per mancini, specchiata rispetto a quella che ho utilizzato io. Pur non avendo una mano particolarmente piccola (la mia spanna misura circa 22 centimetri) non ho incontrato problemi nell’impugnare correttamente il mouse.

A portata di pollice ci sono due tasti, le cui funzioni possono essere personalizzate a piacere grazie all’app Logi Options+, personalmente ho configurato le funzioni copia e incolla, ma la lista è molto lunga, potete aprire applicazioni, lanciare scorciatoie da tastiera, eseguire funzioni di sistema e molto altro.

Sul lato opposto, raggiungibili con indice e medio, ci sono i due tasti classici con la rotellina di scorrimento al centro. Alla base dei due tasti troviamo un tastino il cui compito è quello di modificare la velocità del cursore ma, come per tutti gli altri tasti, inclusa la rotellina, è possibile personalizzare l’azione da eseguire.

Recensione del mouse Logitech Lift, quando verticale è meglio 1

Nel mio caso riesco ad appoggiare il lato della mano, e l’intero dito mignolo , sulla scrivania, in una posizione che permette di riposare la mano e di muovere il mouse con piccoli movimenti del polso, in maniera naturale e istintiva. A fine giornata non ho mai notato un particolare affaticamento, cosa che invece mi succedeva saltuariamente con altri mouse, pur ergonomici.

Curva di adattamento e funzioni

Il cambio di posizione della mano è sicuramente drastico rispetto a un mouse tradizionale e mi aspettavo una curva di adattamento abbastanza lunga. In effetti le cose non sono iniziate al meglio e dopo mezza giornata il pensiero più carino che mi passava per la testa era qualcosa del tipo “o le mie mani sono difettose o Logitech ha sbagliato tutto”, visto che avevo il muscolo palmare breve, quello vicino al polso dalla parte opposta al pollice, decisamente dolente e infiammato.

È bastato portare pazienza per un paio di giorni, durante i quali ho alternato il Lift e il mio tradizionale MX Master di Logitech, perché la muscolatura si adattasse alla nuova posizione e sparisse qualsiasi forma di dolore e fastidio. La curvatura nella parte anteriore sorregge in maniera ottimale il pollice senza mai risultare fastidiosa, nemmeno dopo lunghe sessioni al computer.

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Buona la precisione, anche se non faccio un lavoro che richiede particolare precisione con il mouse. Rispetto a mouse più evoluti come quelli della serie MX Master si nota la mancanza di più tasti e gesti, che permettono di velocizzare funzioni ripetitive, e questo è forse il difetto più grande che ho riscontrato in Logitech Lift.

Per il resto ho apprezzato il peso, i materiali utilizzati che risultano morbidi (anche se sarà interessante valutare tra qualche tempo l’usura della parte posteriore in gomma morbida) e la naturalezza dell’impugnatura, davvero unica e riposante.

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Autonomia

Logitech sostiene che l’autonomia di questo Lift possa raggiungere i due anni con una singola batteria AA, già inclusa nella confezione di vendita. È quindi impossibile per me fornire un dato oggettivo sull’autonomia, per cui mi limiterò a riportare i consumi indicati dall’app Logi Options+, secondo cui in poco più di un mese il mouse ha consumato il 5% di batteria.

Questo significa che realisticamente è possibile superare i 18 mesi di autonomia e avvicinarsi, con un uso non particolarmente intenso, ai due anni. Personalmente ho utilizzato il mouse con il collegamento Bluetooth, senza quindi fare ricorso al collegamento wireless possibile grazie al ricevitore Logi Bolt, che trova posto nel vano batteria situato sotto al mouse.

È possibile che il Bluetooth LE consumi leggermente meno rispetto a Logi Bolt, ma in linea di massima è probabile che utilizzandolo 4-5 ore al giorno per 5 giorni alla settimana riusciate a sostituire la batteria ogni due anni, un risultato davvero soddisfacente. E per i periodi di inutilizzo prolungato (vacanze, festività ecc.) è presente un tasto per spegnere il mouse e risparmiare ulteriormente la batteria.

In conclusione

Se mi aveste chiesto cosa pensavo di Logitech Lift dopo due giorni di utilizzo probabilmente avrei espresso un’altra opinione. Come vi ho raccontato è necessario avere qualche giorni di pazienza per abituarsi alla nuova posizione. Ma oggi, dopo più di un mese di utilizzo, posso dire senza ombra di dubbio che Logitech Lift è il migliore mouse che abbia provato e difficilmente riuscirò a cambiarlo, anche se il nuovissimo MX Master 3S rappresenta una grossa tentazione, soprattutto per le possibilità di personalizzazione.

Potete acquistare Logitech Lift sullo store ufficiale del produttore o su Amazon dove si trova spesso in promozione a prezzi inferiori agli 80 euro.