Prima o poi doveva succedere, anche Intel è entrata nel mercato dei PC gaming handheld e lo ha fatto con i nuovi nati Intel Core Ultra. Lo ha fatto scegliendo un partner che di gaming ne sa, eccome. Lo ha fatto anche per mostrare il potenziale dei nuovi Core Ultra, un potenziale latente che si nasconde nella GPU integrata Intel ARC. MSI Claw con Intel Core Ultra è arrivata, ecco com’è fatta e cosa può fare.
Indice:
MSI Claw design ed ergonomia
MSI è un partner eccellente per Intel, c’è esperienza nel settore dei PC gaming custom e tanta esperienza anche in ambito notebook gaming. Il gaming in mobilità per MSI non ha più segreti e si vede, ha costruito una MSI Claw come se dovesse soddisfare le esigenze dei suoi consumatori notebook.
In parole povere non si è risparmiata e lo si nota subito smontandola. Il sistema di dissipazione scelto da MSI è quello giusto per un handheld di questo tipo. Due radiatori, due ventole anche silenziose quando serve e due heatpipe. Il profilo delle ventole settato di base da MSI è molto conservativo ma è possibile impostare le curve a seconda delle proprie esigenze. Il modulo SSD (3027 MB/s read – 1209 MB/s write) è sostituibile ma non è facilmente raggiungibile, va rimosso il sistema di dissipazione.
Altra cosa che si nota a device aperto, è il modulo batteria da 53 Wh, anche in questo caso MSI ha fatto il massimo per inserire la batteria più grande del mercato handheld. Anche tutto il resto di MSI Claw trasuda tutta l’esperienza del brand in ambito gaming.
MSI Claw è un po’ più grande di una ROG Ally, chiaramente più piccola di una Legion Go e se la gioca in termini di dimensioni con la Steam Deck. Le dimensioni non proprio ridotte all’osso hanno il grande vantaggio dell’ergonomia.
MSI Claw si tiene in mano benissimo, il peso è bilanciato alla grande e non da mai la sensazione che qualche pulsante, trigger o levetta sia difficilmente raggiungibile. Anche i due tasti extra posteriori sono facilmente raggiungibili anche con prese particolari o nelle fasi più movimentate di una sessione. Palesemente ci sono parecchie cornici attorno al display, indubbiamente ricorda molto le altre handheld ma la MSI Claw è semplicemente comodissima.
Tutti i pulsanti, trigger, bumper, analogici e chi più ne ha più ne metta sono fatti bene, c’è un buon feedback, anche sul D-pad notoriamente punto debole di molte console simili. Molto valido anche il sistema di vibrazione, tarabile via software come tutti il resto dei controlli.
Sulla parte superiore si trova la zona I/O della Claw che è ben fornita con una porta USB-C Thunderbolt 4, un ingresso Micro SD abbastanza utile, un jack audio combo, i controlli per il volume ed anche un power button con sensore di impronte digitali per Windows Hello.
Nemmeno a dirlo, luci RGB dove servono per dare il vero look gaming con Mystic Light anche qui personalizzabile nel centro di controllo MSI di cui parleremo dopo. Giusto in chiusura, vicino al display ci sono altri quattro controlli con il classico Start, i quick settings, il View button e il richiamo del Center M di MSI.
MSI Claw display e audio
Il display di MSI Claw è buono, sullo stesso livello di tutte le altre handheld IPS, la Steam Deck OLED fa gara a parte. Tecnicamente ci siamo, 7″ con risoluzione FullHD, refresh rate variabile fino a 120 Hz, copertura del 100% sRGB e supporto al touch che per una handheld non fa mai male.
La riproduzione dei colori è buona, la luminosità anche (picco 500 nit), si riesce a visualizzare correttamente i contenuti sotto tutte le condizioni di luce, c’è anche un trattamento anti riflesso che non fa miracoli come quello di un Galaxy S24 Ultra ma è apprezzabile lo sforzo. La brillantezza dei colori c’è, anche la profondità del nero non è male, il ventaglio cromatico è ben coperto, il bianco è decisamente pulito. In parole povere, MSI Claw ha un ottimo display IPS, niente di più e niente di meno.
Dove però MSI ha fatto davvero un ottimo lavoro è sulla sezione audio, 2 speaker da 2 W decisamente potenti ma senza rinunciare alla qualità del suono. Sono posizionati frontalmente, offrono una buona separazione ma è la qualità a stupire. MSI Claw ha i migliori speaker in circolazione su una handheld, alti squillanti, medi presenti e bassi interessanti. Difficilmente si utilizzerà al massimo del volume perché è bello importante ma anche al massimo la qualità non ne risente e per alcuni è un ottimo modo per coprire il sfruscio delle ventole a bassi giri.
MSI Claw scheda tecnica
- Processore Intel Core Ultra 7 155H
- Intel ARC
- 16 GB RAM LPDDR5 6400 MHz
- 512 GB SSD NVMe PCIe 4.0
- Display IPS 7″ FHD
- 2 speaker
- Wi-Fi 7
- Bluetooth 5.4
- 1 USB-C Thunderbolt 4
- 1 Micro SD
- Jack audio 3,5 mm combo
- Batteria 53Wh
- Sensore impronte digitali
MSI Claw software
Diciamoci la verità, Windows 11 non è proprio studiato per funzionare bene su un device handheld. Per questo motivo ogni brand prova a mettere una pezza alle mancanze di Windows, MSI lo fa con il suo nuovo Center M.
Il Center M è da considerarsi come il vero e proprio centro di controllo della Claw che si sovrappone a Windows. C’è la Home con la libreria di giochi a disposizione con anche il collegamento rapido di tutte i vari launcher delle piattaforme (Steam, EA, Ubisoft, Xbox, etc). Sempre in home è possibile personalizzare alcuni aspetti della Claw.
C’è tutto il fine tuning del profilo delle prestazioni con ben cinque modalità e possibilità di impostare la curva delle ventole:
- AI engine (TDP variabile)
- Extreme performance (40 W TDP)
- Bilanciato (30 TDP)
- Super batteria (20 W TDP)
- Manuale (fine tuning per TDP in carica e non)
In Center M c’è anche la possibilità di regolare tutti i controlli fisici, impostando death zone o corse, creando macro e impostando anche le funzionalità dei tasti in modalità Desktop Windows 11. Molto, molto interessante la personalizzazione dei quick toggle.
Windows 11 non essendo ottimizzato per handheld è davvero difficile da gestire anche con il touch, MSI con i suoi toggle ha creato delle azioni rapide per tornare al desktop, per avere tutte le finestre a disposizione, per terminare un’attività, modificare al volo la risoluzione senza passare dalle impostazioni, stessa cosa anche per il refresh rate. Ovviamente non mancano impostazioni per il Wi-Fi, il volume, la luminosità e le opzioni di power off. Da Center M poi è possibile anche personalizzare gli RGB e altri dettagli.
Una delle novità di MSI Claw è la possibilità di avere a disposizione il parco titoli del Play Store Android. Sebbene il supporto alle app Android sia stato inserito nativamente su Windows 11 (di recente Microsoft ha comunicato che questa funzione sarà supportata fino al 2025), MSI ha collaborato con BlueStacks per il suo APP Player, basta settarlo un attimo per avere accesso al vasto parco di giochi Android. Questa soluzione, già presente da tempo sui notebook MSI, dovrebbe bypassare la frettolosa scelta di Microsoft di rimuovere il supporto alle app Android da Windows.
Va sottolineato che siamo alle primissime versioni di MSI Center M, qualche toggle ogni tanto non funziona, qualche traduzione è ancora sbagliata, qualche gioco non viene aggiunto alla libreria automaticamente. Piccole cose che andranno sistemate, così come successo per altre handheld.
La MSI Claw ha ricevuto un notevole aggiornamento driver che ha migliorato sensibilmente le prestazioni. Leggi l’approfondimento qui.
MSI Claw prestazioni
Stessa cosa vale per i driver di Intel, è con questa premessa che iniziamo a parlare di prestazioni. Il perfezionamento di questa MSI Claw è tutto in mano ad Intel che dovrà lavorare per affinare i driver e rendere l’esperienza di gioco quanto più consistente possibile.
Perché generalmente con MSI Claw si gioca benissimo con un range del 5-10% di fps di scarto in più o in meno dei competitor a seconda dei titoli, siamo più o meno lì ed è già una buona notizia. Però potrebbe capitare di ritrovarsi davanti ad un gioco dove non ottimizzato per Intel ARC ed avere un esperienza di gioco non perfetta ed un frame time ballerino. Altre volte ci si può trovare di fronte a glitch, crash o scaling grafici non corretti, è colpa dei driver Intel ancora non ottimizzati.
Teniamo a precisare una cosa prima di entrare nel vivo dell’esperienza di gioco. Tutte le handheld arrivate in questo giovanissimo mercato hanno avuto bisogno di tempo per maturare e per fixare problemi, oggi a mesi di distanza ci sono ancora cosa da limare. La stessa cosa accadrà anche per questa MSI Claw, Intel andrà ad ottimizzare i suoi driver per ARC, proprio come sta facendo per le sue schede grafiche desktop.
Tornando a noi, quando ci si trova davanti ad un titolo ben ottimizzato per Intel ARC con anche la possibilità di sfruttare l’Intel XeSS (AI upscaling proprietario), le prestazioni sono davvero convincenti. L’upscaling non è assolutamente un male, su un display così piccolo, è davvero difficile notare grosse perdite di qualità. Ovviamente lo stesso discorso vale anche al contrario, su un display così piccolo è difficile apprezzare tanti dettagli presenti nei giochi più famosi. La risultate è la ricerca del compromesso.
Tutte le handheld gaming devono fare i conti con la presenza di una grafica integrata che per quanto buona possa essere, è pur sempre un integrata. Una grafica dedicata consentirebbe sicuramente delle prestazioni maggiori ma a scapito anche di consumi maggiori. Quindi gioco per gioco sarà necessario trovare il giusto mix tra dettagli, risoluzione e tecniche di upscaling per arrivare ad un buon numero di fps. Il bello del PC gaming ma in forma ridotta e con una piccola accortezza in più da dover tenere a mente, le modalità prestazioni.
MSI Claw ha fatto parlare di sé anche perché riesce a spingersi con il profilo massime prestazioni fino a 40 W, qualcosa anche in più andando a giocare nel BIOS ma non è una cosa che consigliamo fare (l’accesso al BIOS richiede una tastiera esterna). Questo è indubbiamente il profilo che riesce a tirare fuori le migliori prestazioni, in alcuni casi anche migliori di altre handheld ma è anche quello che consuma e scalda di più.
Attenzione però, nonostante possa raggiungere sotto stress o benchmark picchi di 101°, MSI Claw è la handheld più fredda al tocco. Anche quando la si stressa parecchio, la Claw non da mai fastidio, è sempre ben maneggiabile e riesce sempre a veicolare il calore fuori dalla macchina. Questo è merito del sistema di dissipazione potenziato da parte di MSI, evidentemente un sistema più importante di altre handheld per un motivo. La Claw in una normale sessione di gioco si piazza intorno agli 80° che non si sentono mai. Piccola parentesi sulla curva delle ventole di default, è tarata veramente bene, molto silenziosa e non da nessun fastidio nelle sessioni di gioco. Ovviamente, come già detto, la curva può essere personalizzata.
La modalità bilanciata è quella che offre il miglior compromesso tra prestazioni, temperature ed autonomia. Il consumo si abbassa a 30 W che riescono a rendere godibile comunque tutte le sessioni di gioco. Si può scendere anche a 20 W ed avere comunque buone prestazioni ma solo con titoli più leggeri (può scendere anche a 15 W ma non è consigliato se non con giochi molto molto leggeri).
I migliori setting per giocare con MSI Claw sono un po’ quelli delle altre handheld, si punta alla risoluzione FullHD con dettagli bassi e magari l’aiuto di AI upscaling. MSI Claw in FHD low permette un numero di fps sufficiente con parecchi titoli, si sta intorno ai 45-50 per giochi che non sono macigni (ad esempio un Shadow of Tomb Raider). Quelli più impegnativi, tipo Cyberpunk 2077, in FHD low con Intel XeSS porta a casa circa 33 fps. Se si vuole avere più consistenza in termini di fps, si deve puntare ad una risoluzione 720p che comunque su un display da 7″ non è così malaccio.
Trattata con le mani giuste, MSI Claw regala un esperienza di gioco piacevole e coinvolgente. Sicuramente comparabile ai competitors con però la necessità di avere un profilo energetico più spinto, almeno in questa fase di lancio dove i driver Intel non sono ancora particolarmente pronti ed ottimizzati. Al momento, è veramente inutile entrare troppo nei dettagli dei numeri, degli fps, delle comparison.
Il motivo è semplice, c’è tanta discontinuità nei driver Intel, un gioco su questa MSI Claw potrebbe andare benissimo e fare anche meglio di altre handheld, altri invece potrebbero fare peggio e ci sono maggiori possibilità che possa andar così, Intel sta lavorando per migliorare i suoi driver ma per farlo su una fasta gamma di titoli c’è bisogno di tempo. Quello che servirà a questa Claw per esprimere il suo massimo potenziale, che in alcuni casi è già parecchio evidente.
MSI Claw autonomia
Uno dei punti di forza di MSI Claw, fin dal reveal, è il modulo batteria da 53 Wh. Una batteria decisamente grande dal punto di vista numerico che permette din alcuni casi di arrivare anche a sfiorare le due ore di gioco in modalità risparmio energetico a 20 W.
La modalità a 20 W, come abbiamo visto, è consigliata solo per alcuni titoli. Per la maggior parte del tempo è consigliata la modalità Bilanciata a 30 W o quella AI Engine che consente a questa Claw di arrivare a quasi un oretta e venti di gioco. In modalità Manuale si può spingere la Claw a 35 W senza necessità di collegare l’alimentatore (incluso in box da 65 W). La modalità a 40 W si raggiunge solo sotto corrente. Va specificato che si parla di consumo della piattaforma Core Ultra, non di tutti il sistema che ovviamente aggiungerà qualche watt in più.
MSI Claw conclusioni
La grande attenzione che si è sollevata intorno alla MSI Claw è più che giustificata. Si è ancora in quel periodo di studio dei nuovi Intel Core Ultra che stanno maturando e che stanno pian piano mostrando le loro capacità, era normalissimo che la prima handheld ad integrarli andasse sotto i riflettori.
Se poi quella handheld è costruita da MSI, è normalissimo che gli appassionati di questo nuovo mercato drizzino le antenne. MSI Claw fa benissimo tutto quello che è nelle sue possibilità e per essere un prodotto di prima generazione, fa tante cose buone.
Lo studio di un design che non vuole impressionare ma che vuole essere realmente comodo e funzionale è sicuramente una mossa giusta, così come l’integrazione di un modulo batteria molto grande senza aumentare il peso e rendere la handheld sbilanciata.
Il sistema di dissipazione è una top priority da sempre per un brand come MSI e quello di questa Claw non tradisce. Nonostante i benchmark possano mostrare temperature alte, è veramente una handheld che non da mai fastidio, in passato abbiamo visto competitor avere più di un problema sotto questo punto di vista.
Ad onor del vero, il reale punto di snodo delle discussioni sulla MSI Claw non verte intorno alle prestazioni, ai driver Intel (che miglioreranno) ma sul prezzo. MSI Claw costa 899 Euro, il prezzo italiano come al solito è tra i listini più alti. Disponibile, al momento, solo da MediaWorld in bundle con il Travel Kit.
Il prezzo è alto, il prodotto è nuovo ed ha anche la sua unicità nell’essere il primo con gli Intel Core Ultra che destano curiosità. Il mercato degli handheld però si muove molto velocemente, escono nuovi modelli ogni quattro mesi, è un mercato giovane dove le scontistiche e le offerte lampo possono muovere tanto. MSI Claw subirà un fisiologico adeguamento del prezzo nei prossimi mesi e darà tutto il tempo necessario ad Intel per ottimizzare al meglio i proprio driver. Più competizione c’è in questo mercato e più ne beneficeranno i consumatori, l’arrivo di MSI Claw è una buona notizia.
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