GeForce RTX 4060 8GB debutta ufficialmente oggi, in netto anticipo rispetto alla roadmap ufficiale NVIDIA che ha rivisto i propri piani subito dopo la presentazione della GeForce RTX 4060 Ti 8 GB lo scorso mese di maggio. NVIDIA GeForce RTX 4060 8 GB è ora la proposta più economica per la serie di schede grafiche GeForce RTX 40 “Ada Lovelace”, un prodotto evidentemente destinato al gaming in Full-HD che mira soprattutto a quegli utenti che sono in procinto di fare un upgrade e magari provengono da una GPU serie GeForce x60 di precedente generazione o dalla controparte AMD.
Le indiscrezioni vogliono il produttore già pronto con un’eventuale GeForce RTX 4050 per la fascia entry-level, tuttavia, dopo l’arrivo di questa GeForce RTX 4060 “liscia” e la GeForce RTX 4060 Ti 16 GB a luglio, pensiamo che NVIDIA si prenderà quantomeno del tempo per analizzare le vendite; non è detto che il produttore proponga un’ulteriore variante come per la serie GeForce RTX 30, ma se così fosse dovremo aspettare probabilmente autunno inoltrato.
Tornando alla protagonista di questa recensione invece, abbiamo ricevuto una fiammante Gigabyte GeForce RTX 4060 WindForce OC 8 GB, modello custom dell’ultima arrivata in casa NVIDIA e soluzione che si colloca alla base del catalogo schede grafiche di Gigabyte; il produttore taiwanese si conferma uno dei partner più attivi di NVIDIA e si presenta sul mercato con cinque varianti della GeForce RTX 4060 8 GB: partendo dalla serie AORUS, passando per AERO e Gaming, chiudendo poi con i modelli più economici Gigabyte Eagle e WindForce.
Indice:
NVIDIA GeForce RTX 4060 8 GB: caratteristiche tecniche
Le specifiche della GeForce RTX 4060 8 GB erano già note e sono state pienamene confermate da NVIDIA, così come il target di questa scheda: il gaming a 1080P ad alto frame-rate, con la possibilità di utilizzare il ray-tracing in coppia con il DLSS 3.0. Rispetto a una GeForce RTX 4060 Ti 8 GB (Recensione) le prestazioni sono ovviamente inferiori e, analizzando le schede tecniche, è chiaro che la versione RTX 4060 “non” Ti dovrebbe pagare dazio non solo in raster, ma anche e soprattutto in ambito ray-tracing per il numero inferiore di Cuda Core e Tensor Core implementato da NVIDIA su questa GPU AD107.
In occasione della presentazione alla stampa, NVIDIA ha mantenuto un profilo molto simile a quanto visto lo scorso mese di maggio durante il lancio della GeForce RTX 4060 Ti 8 GB. Il produttore, forte anche delle statistiche (Steam in primis), punta molto a quell’utenza di fascia media e medio/bassa che rappresenta la maggioranza nel panorama ludico e, allo stesso tempo, attualmente si trova con una scheda grafica che inizia ad avere qualche anno sulle spalle (GeForce GTX serie 10 e serie 16 su tutte).
Come visto per gli altri modelli della serie GeForce RTX 40, in particolare dalla GeForce RTX 4070 in giù, un altro punto fermo per NVIDIA è il ray-tracing e la sua diffusione tra gli utenti che, sempre secondo dati interni, viaggia di pari passo all’adozione del DLSS 2.0 e 3.0. L’ultima versione della tecnologia di supersampling dell’azienda californiana è ormai un punto saldo e, dove supportato, garantisce un incremento sostanziale del frame-rate (grazie anche al Frame Generator) che permette di staccare in modo netto i prodotti di pari fascia delle precedenti generazioni. A titolo d’esempio potete dare uno sguardo alla nostra anteprima della GeForce RTX 4060 su Cyberpunk 2077 per rendervi conto dei risultati ottenibili rispetto a una GeForce RTX 3060.
La nuova arrivata può contare su tutte le novità introdotte dall’architettura GPU Ada Lovelace, in particolare sul nuovo Streaming Multiprocessor e una rivisitazione della cache che prevede un netto incremento della cache L2; come già discusso in precedenza, tale peculiarità permette di ampliare la larghezza di banda effettiva, “aiutando” non poco quei modelli dove l’interfaccia memoria ha un’ampiezza contenuta (vedi i 128 bit di questa GeForce RTX 4060 8 GB ad esempio).
La GPU NVIDIA AD107 è equipaggiata con Tensor Core di 4a generazione, RT Core di terza generazione e tutta una serie di ottimizzazioni hardware mirate a migliorare la gestione dei carichi ray-tracing. Non dimentichiamo poi il nuovo encoder AV1 e, tornando sul DLSS 3.0, il trittico di funzionalità mirate a rendere l’esperienza gaming più fluida e appagante: Super Resolution, Frame Generation e NVIDIA Reflex.
NVIDIA GeForce RTX 4060 8 GB si accoda alle soluzioni di fascia superiore anche per quanto riguarda l’aspetto efficienza e consumi; questa scheda ha un TGP di 115 watt, un netto passo in avanti rispetto ai 170 watt di una GeForce RTX 3060 o i 160 watt della sua antenata GeForce RTX 2060. Con i suoi 3.072 Cuda Core, 24 RT Core e 8 GB di VRAM GDDR6 17 Gbps, la GeForce RTX 4060 dovrebbe garantire prestazioni raster del 20% superiori alla GeForce RTX 3060, percentuale che sale al 70% quando entra in gioco il Frame Generator; se invece guardiamo alla RTX 2060 il divario parte dal 60% per arrivare a un +230% in base agli scenari di utilizzo.
Gigabyte GeForce RTX 4060 WindForce OC: uno sguardo da vicino
Prima di passare ai benchmark nei giochi, diamo uno sguardo a questa Gigabyte RTX 4060 WindoForce OC 8 GB che, come si evince anche dalle immagini, riprende in toto il design di altri prodotti serie WindForce di pari fascia. La scheda eredita il nome dal suo sistema di dissipazione, l’ormai collaudato Gigabyte WindForce che in questa variante viene proposto in configurazione a doppia ventola e un design che possiamo definire sostanzialmente a basso profilo (misura solo 192x120x41 mm).
Andando nel dettaglio, il corpo dissipante in alluminio è attraversato da una heatpipe in rame a diretto contatto con la GPU che estrae il calore e lo convoglia lungo il corpo lamellare; qui troviamo le due ventole 3D Active da 80 mm con design blade che, oltre alle prestazioni, garantiscono una soluzione semi-passiva quando la GPU non è sotto carico. Rimanendo in ambito design, non manca il backplate in metallo con Screen Cooling per ottimizzare il flusso d’aria, mentre lato connettori troviamo l’alimentazione ausiliaria PCI-E 8pin e quattro uscite video: due HDMI 2.1 e due Display Port 1.4a.
Ma vediamo nel dettaglio la scheda tecnica di questa GeForce RTX 4060 8 GB, proposta da Gigabyte con un leggero overclock sulla GPU rispetto ai 2.460 MHz dichiarati da NVIDIA.
Gigabyte GeForce RTX 4060 WindForce OC 8 GB – Scheda Tecnica
- GPU NVIDIA AD107
- Streaming MultiProcessor 24
- Cuda Core 3.072
- RT Core di 3a gen 24
- ROP 48
- Tensor Core (4a gen) 96
- TMU 96
- Cache L2 24MB
- Frequenza Boost 2.475 MHz
- Memoria 8 GB GDDR6
- Velocità memoria 17 Gbps
- BUS memoria 128 bit
- Larghezza di banda 272 GB/s
- Alimentazione PCI-E 8pin
- TGP 115 watt
- Dimensioni 192 x 120 x 41 mm
- Prezzo 335 euro
In sostanza quindi, la differenza tra una GeForce RTX 4060 Ti 8 GB e una GeForce RTX 4060 8 GB risiede nel numero di Streaming MultiProcessor e quindi di Cuda Core, 4.352 vs 3.072 (+41,6%), con la prima avvantaggiata ovviamente anche sulle unità ray-tracing (34 vs 24) e Tensor Core (136 vs 96). Il TBP scende da 160 watt a 115 watt, mentre seppur immutata per tipologia e capacità, la memoria della GeForce RTX 4060 8 GB è leggermente più lenta, passando da 18 Gbps a 17 Gbps (recuperabili senza problemi in overclock).
Piattaforma di test
Per tastare con mano le prestazioni di questa Gigabyte GeForce RTX 4060 WindForce OC 8 GB abbiamo adoperato la nostra classica build che prevede l’ausilio di una bench test open-air con piattaforma Intel Raptor Lake-S (Core 13a gen), processore top di gamma Intel Core i9-13900K e una configurazione settata al meglio per evitare qualsiasi collo di bottiglia (DDR5 ed SSD Gen 4 in primis). Come da prassi, verificheremo le prestazioni della scheda confrontando i dati con quelli forniti da NVIDIA, mentre non mancherà un richiamo al DLSS 3.0 e una tornata di test sopra il target del prodotto, in questo caso gaming a 1440P; il tutto poi verrà confrontando con altri modelli di schede grafiche presenti nel nostro database.
Piattaforma hardware
- Schede grafiche:
- GeForce RTX 4060
- GeForce RTX 4060 Ti
- GeForce RTX 4070
- GeForce RTX 3070 Ti FE
- GeForce RTX 3080 FE
- Processore: Intel Core i9-13900K
- Dissipatore: AORUS WaterForce 360
- Scheda madre: ASUS ROG Strix Z790-E Gaming WiFi
- Memorie: 32GB Corsair Vengeance DDR5 6200 C36
- Storage SSD: Corsair MP600 PRO LPX 2TB
- Alimentatore: Corsair RM1000x 1000W
- Driver: NVIDIA GeForce Game Ready 536.20
- Sistema Operativo: Windows 11 Pro
Quanto ai benchmark nei giochi, in questa occasione eviteremo la risoluzione 4K (2160P), focalizzandoci invece sui più abbordabili 1080P e, come anticipato sopra, i più impegnativi 1440P a dettagli Ultra; in conclusione troverete anche i dati relativi alla produttività, ambito dove questa GPU non fa mircoli ma può offrire comunque quache soddisfazione. A seguire l’elenco dei titoli adoperati nella prova:
- 3DMark Firestrike Ultra
- 3DMark Time Spy e Time Spy Extreme
- Final Fantasy 14 – Ultra
- Hitman 3 – Ultra
- Horizon Zero Dawn – Ultra
- Shadow of The Tomb Rider – Ultra
- Metro Exdodus Enhanced Edition – Ultra
- Assassin’s Creed Valhalla – Ultra
- Watch Dogs: Legion – Ultra
- Far Cry 6 – Ultra
- Red Dead Redemption 2 – Ultra
- Cyberpunk 2077 – Alto
Giochi con DLSS 3.0:
- F1 2022
- Hitman 3
- Cyberpunk 2077
- Forza Horizon 5
- Microsoft Flight Simulator
Software produttività, calcolo, rendering
- GPUPI – Calcolo 32 Miliardi / 20 istanze
- Geekbench 5 GPU Benchmark – CUDA e Open CL
- Blender 3.3
- Indigo Benchmark
- Octane Benchmark
- V-Ray
Consumi, temperature e overclock
Con un Total Board Power di 115 watt, NVIDIA GeForce RTX 4060 guarda molto ai consumi e porta avanti nel migliore dei modi il trend visto con i modelli GeForce RTX 40 di fascia superiore; allo stesso tempo però, sfida e batte il competitor AMD che, a parità di fascia, propone la Radeon RX 7600 con TBP di 165 watt. La Gigabyte GeForce RTX 4060 WindForce OC 8 GB si è comportata da manuale e il massimo consumo sotto FurMark è stato di 118 watt, valore che scende a 110 watt di media in fase di gioco a 1440P (cala ulteriormente se giochiamo a 1080P su alcuni titoli). Ottimo anche il consumo in idle (7 watt) e quello durante la riproduzione AV1 (11 watt), mentre è evidente che i 55 watt di differenza nel TBP con la sua antenata RTX 3060 (170W) garantiranno anche un guadagno economico a lungo termine sulla bolletta dell’energia elettrica.
Riguardo le temperature, la GPU ha mostrato un comportamento in linea con quanto ci aspettavamo e soprattutto con il design compatto del dissipatore in dotazione; la gestione automatica delle ventole è abbastanza equilibrata e, come spesso accade in queste occasioni, risulta il profilo migliore sotto l’aspetto prestazioni/rumorosità. A tal proposito segnaliamo che per quanto piccole (80 mm di diametro), le ventole in dotazione raggiungono i 3.500 RPM risultando abbastanza rumorose (53 dBA), un compromesso solitamente inevitabile quando si riducono così tanto le dimensioni del corpo dissipante.
Chiudiamo con l’overclock che, anche senza esagerare, ci ha comunque permesso di guadagnare qualcosina pur non avendo la possibilità di intervenire sul Power Limit. La scheda Gigabyte, che già vanta 15 MHz di overclock, riesce a gestire senza problemi una frequenza GPU Boost Clock vicina ai 3 GHz, il tutto incrementando il clock GPU di 150 MHz; anche la memoria GDDR6 non ha mostrato problemi di instabilità con un sostanziale incremento di 400 MHz, per una velocità effettiva di 17,8 Gbps. Come si può apprezzare dallo screenshot relativo al 3DMark Time Spy, questa modifica ci porta a un incremento dello score di poco superiore al 3%, un risultato che non entusiasma ma che sicuramente è meglio di niente in questo segmento di prezzo.
Prestazioni nei giochi e produttività
Eccoci finalmente alle prestazioni in gaming della GeForce RTX 4060 8 GB, confrontata per l’occasione con la GeForce RTX 4060 Ti, la sorella maggiore GeForce RTX 4070 e due modelli serie RTX 30, GeForce RTX 3070 Ti ed RTX 3080 10GB. Iniziamo con 3DMark che, di primo acchito, mostra uno scarto sostanziale tra la GeForce RTX 4060 Ti e la GeForceRTX 4060; il riferimento è 3DMark Time Spy che, con una risoluzione a 1440P, registra un gap del 27% a favore della variante 4060 Ti. Sia chiaro, questo divario non è sempre lo stesso, varia in base il titolo e come vedremo scende in alcune occasioni anche intorno al 10%.
La prima tornata di benchmark è rivolta come di consueto alla prestazioni raster, ambito dove la GeForce RTX 4060 si comporta bene anche con dettagli massimi e senza l’ausilio del DLSS; è vero, quando tocchiamo Cyberpunk 2077 e Watch Dogs: Legion scendiamo sui 90 FPS, ma parliamo di titoli molto pensati quando giocati su Ultra anche a risoluzione 1080P. In realtà riteniamo buone anche le prestazioni a 1440P senza Super Sampling e, come detto anche per GeForce RTX 4060 Ti, rinunciare al gioco maxato per un più fluido Alto porterà solo giovamenti senza alcuna perdita di qualità tangibile agli occhi dell’utente.
Le prestazioni con ray-tracing attivo senza DLSS mostrano ovviamente i limiti della proposta entry-level di NVIDIA, al pari dei prodotti di pari fascia se vogliamo; anche in questo caso tutto dipende dal gioco preso in esame, ma non possiamo fare a meno di ricordare che il target del prodotto sono i 1080P Ultra con ray-tracing ma soprattutto DLSS 3.0 abilitato. In questo scenario la tecnologia NVIDIA fa il miracolo e, oltre alle prestazioni, la GeForce RTX 4060 restituisce un’esperienza utente del tutto differente, rendendo abbastanza bene anche nel gaming a 1440P Utra dove addirittura tocca i 125 FPS su F1 2022.
Riguardo la produttività, sappiamo a priori che la serie NVIDIA GeForce x60 non nasce per questo ambito, tuttavia, la linea GeForce RTX 40 con architettura Ada Lovelace garantisce un netto salto generazionale a parità di fascia di prezzo, implementando tra l’altro il nuovo encoder AV1 e rivalutando a nostro avviso anche queste RTX 4060.
Un’opzione come la GeForce RTX 4060 può essere presa in considerazione soprattutto da quegli utenti che si avvicinano per la prima volta a questo contesto (la produttività), limitandosi a carichi di lavoro leggeri (anche rendering ad esempio) o comunque poco esigenti in termini di risorse; se poi provenite poi da un sistema o una workstation magari datata che puntava tutto sul processore, l’opzione potrebbe essere ancora più allettante. Per i meno ferrati sull’argomento, ricordiamo che nei software compatibili con Cuda il guadagno prestazionale rispetto a una CPU sono a dir poco impressionanti; a titolo d’esempio prendiamo la nota scena BMW di Blender, renderizzata da un Core i9-13900K in 57 secondi contro i circa 20 secondi della nuova GPU NVIDIA.
Considerazioni
Il lancio della GeForce RTX 4060 liscia, nonché l’imminente arrivo della GeForce RTX 4060 Ti 16 GB, conferma se vogliamo la nuova strategia di NVIDIA che guarda a un’offerta molto più mirata e capace di coprire le esigenze di un pubblico sempre maggiore di videogiocatori. Il debutto della serie RTX 4060 è importante proprio perché va ad interessare una fascia di giocatori molto ampia che, almeno dalle ultime statistiche Steam, calza a pennello con l’identikit dei potenziali acquirenti di questo modello GeForce RTX 4060 8 GB, sia per caratteristiche tecniche che per prezzo.
Oltre alla revisione della roadmap causata dall’originaria GeForce RTX 4080 12 GB (ora RTX 4070 Ti), potrebbe essere proprio questo il motivo dei tre modelli GeForce RTX 4060/4060 Ti, prodotti pensati sostanzialmente per il 1080P a dettagli alti, ma che possono rappresentare un punto di ingresso anche per molti giocatori che si iniziano a muovere su risoluzione superiore, ossia 1440P. In questo senso, il calo dei prezzi per i pannelli QHD sta favorendo “la migrazione” dal FHD, risoluzione che risulta ancora la più utilizzata ma che praticamente è alla portata di tutte le GPU di ultima generazione, fatta eccezione per casi limite come CyberPunk 2077 (e similari) giocati con ray-tracing e texture molto pesanti.
La GeForce RTX 4060 che ci propone NVIDIA, in questo caso grazie a Gigabyte con la custom Windforce OC, fa esattamente quello che promette e ci conferma come il binomio ray-tracing e DLSS sia inscindibile per questa categoria di schede grafiche; oltre alle prestazioni, la scheda è ottima lato consumi, permettendo spesso di giocare a 1080P Ultra praticamente anche sotto i 100 watt. Ultimo aspetto il prezzo. 335 euro è una cifra competitiva (vedi offerta Amazon) se guardiamo a cosa può fare questo modello Ada Lovelace rispetto a una GeForce RTX 3070 Ti e una RTX 3080 10 GB, prodotti che ancora oggi non si acquistano a meno di 460-580 euro, consumando anche oltre il doppio; questa cifra è riferita ai modelli reference (da MSRP insomma), mentre per le varianti più elaborate dei partner si sale anche oltre i 400 euro come la MSI RTX 4060 Gaming X 8 GB. Custom a parte, il livello della sfida però si sposta su AMD e la sua Radeon RX 7600; a due giorni dal lancio di GeForce RTX 4060 8 GB infatti, l’azienda di Lisa Su ha tagliato ulteriormente il prezzo della piccola RDNA 3, ora disponibile anche a 270-290 euro. Rimane solo da vedere quale tra le due risulterà l’opzione migliore a 1080P sotto il profilo prestazioni/consumi, cosa che scopriremo presto con una comparativa dedicata su TuttoTech.
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