Da quando NVIDIA ha lanciato la RTX 4090 se si pensa al meglio che la scuderia di Jensen possa offrire lo sguardo va subito lì, verso le 90. È successa la stessa cosa anche per questa generazione Blackwell, tutti sognano la RTX 5090, in tanti nel PC inseriscono una RTX 5080 o una RTX 5070. Per la RTX 5070 toccherà attendere ancora un po’ ma adesso è il momento di parlare della storica 80, la RTX 5080 nella sua versione Founders Edition.

Arriva Blackwell, il lasciapassare per il futuro

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Con la nuova serie RTX 50, NVIDIA introduce l’architettura Blackwell, un significativo passo avanti nel futuro del gaming. La RTX 5080 è bastata basata sul chip GB203, un chip (TSMC 4nm) composto da 45,6 miliardi di transistor, con 7 Graphics Processing Clusters (GPC), 42 Texture Processing Clusters (TPC) e 84 Streaming Multiprocessors (SM). Ogni SM integra 128 CUDA Core, portando il totale a 10.752 CUDA Core per l’intero chip. A supporto delle elaborazioni avanzate, troviamo 84 RT Core di quarta generazione e 336 Tensor Core di quinta generazione, fondamentali per accelerare ray tracing e applicazioni AI.

La memoria RAM dedicata è da 16 GB di GDDR7 con un’interfaccia a 256 bit, in grado di raggiungere una larghezza di banda di 960 GB/s grazie alla tecnologia PAM3. Questa soluzione non solo aumenta l’efficienza energetica, ma riduce anche le latenze, favorendo prestazioni superiori in carichi di lavoro intensivi. Il Boost Clock sale a 2.6 GHz, il TGP è di base a 360 W, l’interfaccia è PCIe 5.0, presenti anche i video engine 2x NVENC e 2x NVDEC di nuova generazione. Nota di merito per la presenza della DisplayPort 2.1b (max 8K a 165 Hz, 4K a 480 Hz), ovviamente servono display e cavi adatti.

Curiosità: perché si chiama Blackwell?

Il nome dell’architettura rende omaggio a David H. Blackwell, un matematico e statistico americano. Contributore fondamentale nei campi della teoria delle probabilità, della teoria dei giochi e della programmazione dinamica, Blackwell è noto soprattutto per il teorema di Rao-Blackwell, che ha rivoluzionato l’approccio all’ottimizzazione statistica. Statistica, probabilità e dinamica, vi ricorda qualcosa? Esatto le fondamenta delle moderne Intelligenze Artificiali. NVIDIA non poteva scegliere diversamente per questa generazione di GPU.

I Tensor Core di quinta generazione supportano i formati di calcolo FP4 e FP6, riducendo il consumo di memoria (utilissimo vista la presenza di “soli” 16 GB di GDRR7) e migliorando le prestazioni rispetto alla precedente generazione. Queste novità sono cruciali per il training e l’inferenza di modelli di AI generativa, permettendo di gestire carichi computazionali complessi con efficienza decisamente superiore.

Inoltre Blackwell integra un modulo AMP, un processore RISC-V dedicato per ottimizzare la gestione dei carichi di lavoro AI e grafici. Questa unità riduce la dipendenza dalla CPU, migliorando l’efficienza nella pianificazione dei carichi sulla GPU. L’AMP consente a più modelli AI, come quelli per animazioni, traduzioni e comportamenti dinamici, di operare simultaneamente insieme ai carichi grafici, garantendo minore latenza e una gestione più fluida dei task complessi.

Parallelamente, gli RT Core di quarta generazione migliorano significativamente il ray-triangle intersection rate, aprendo le porte a tecnologie come il Mega Geometry e Linear Swept Spheres (LSS), che ottimizzano la gestione della geometria complessa e la resa di dettagli come capelli e superfici curve (ma non solo). Non solo, i nuovi RT Core di occuperanno anche di Neural Materials, Texture Compression, Neural Face, Skin e Radiance Cache. Tirando le somme, il Neural Rendering.

Con Blackwell, NVIDIA ripesca anche la tecnologia Max-Q. Grazie alla nuova struttura di alimentazione, la GPU può gestire in modo indipendente il consumo energetico delle sue sezioni, spegnendo dinamicamente le unità non necessarie. Blackwell ha la capacità di cambiare frequenza 1000 volte più rapidamente rispetto alle precedenti architetture massimizzando le prestazioni durante i picchi di carico, riducendo drasticamente il consumo nei periodi di inattività. Le GPU Blackwell arriveranno a breve anche sui portatili dove questa novità sarà ancora più impattante.

La RTX 5080 arriva con il DLSS 4 che introduce il Multi Frame Generation (MFG) per generare fino a tre frame aggiuntivi per ogni frame tradizionalmente renderizzato. Non solo, il DLSS cambia modello, si passa dal vecchio CNN al moderno Transformer che permette di avere immagini finali più stabili, con dettagli superiori in movimento e una riduzione drastica di artefatti visivi (aggiornata anche la Ray Reconstruction).

La RTX 5080 Founders Edition è un capolavoro

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La NVIDIA GeForce RTX 5080 FE è poesia. Piccolina, due slot, sinuosa, elegante ma anche tanto, tanto raffinata in termini ingegneristici. Il nuovo “Double Flow Through” design è fantastico, la scheda è snella, pulita, con pochissimi LED (su entrambe le facce e per il loro RTX), costruzione sempre robusta ma con finiture ancora più piacevoli e linee più morbide.

Tecnicamente ci sarebbe da fare un approfondimento a parte sul design delle Founders Edition e non è detto che non si faccia ma per il momento fatevi bastare qualche chicca che abbiamo visto durante l’Editors Day che NVIDIA ha organizzato al CES di Las Vegas. Heatpipe grosse che corrono su radiatori fittissimi e due ventole che sono super silenziose. Su questa 5080 però manca il metallo liquido e la vapor chamber come sulla 5090 ma non è un reale problema.

Ma osservando la scheda di nota anche altri dettagli, le lamelle del radiatore che si curvano in zona air flow, intagli per evitare qualsiasi tipo di flow non veicolato, insomma un flusso d’aria continuo e perenne, il Double Flow Through design della RTX 5080 sembra far respirare la scheda a pieni polmoni. Ci riesce grazie ad un lavorone sul PCB, posto al centro con piccoli connettori per le porte ed il collegamento PCIe. Un PCB piccolissimo, super denso, dove GPU e memorie GDDR7 sono vicinissimi per ridurre latenza, la zona di alimentazione è stata rivista e ridotta in dimensioni, il connettore a 16 pin è stato messo di taglio per evitare problemi con i casi di gradi e piccole dimensioni.

Con questo design qui, NVIDIA strizza l’occhio a builder che vogliono fare una build compatta, un Mini ITX senza dover stare attenti a quanti slot occupi la scheda, alla lunghezza, al cavo troppo piegato. In passato abbiamo visto molte RTX 30 o 40 liquidate custom, difficilmente con questa Founders Edition qualcuno di farà passare in mente questa opzione, è un capolavoro da non toccare. Se vi risulta troppo piccola e non vi sembra di “riempire” il PC, state tranquilli si troveranno più facilmente le personalizzazioni mastodontiche dei brand. Dopo vedremo come funziona in gaming e produttività il design Double Flow Through in termini di rumorosità e temperature. Spoiler, meglio di quanto immaginato.

RTX 5080 FE build di test

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Abbiamo assemblato una build pronta per supportare al meglio una RTX 5080. Il processore da abbinare, al momento, è solo uno, il Ryzen 7 9800X3D su una scheda madre ROG CROSSHAIR X870E HERO , dotata di due banchi di RAM DDR5 a 6000 MHz G.Skill.Come unità di archiviazione abbiamo utilizzato un SSD PCIe 4.0 da 1 TB, il Samsung 990 Pro, per garantire tempi di accesso e velocità di caricamento al top. Per testare anche i nuovi cavi di alimentazione a 16 pin abbiamo pontato ad un fantastico PSU ASUS ROG THOR Platinum III da 1000 W già predisposto alle nuove RTX 50.

Importante specifica per i driver

NVIDIA ci ha fornito in anteprima una versione di NVIDIA App con relativi driver per testare la RTX 5080. Ci teniamo a specificare che un ultimissima versione driver è arrivata solo il giorno prima della rottura embargo della recensione, abbiamo rifatti i test più ballerini perché la situazione driver e ottimizzazione non ci convince del tutto.

Oltre al gaming, anche alcuni test per AI non riescono ancora ad esprimere il massimo potenziale della GPU, stessa cosa vale per la produttività con V Ray, Blender ed altri che non sfruttano ancora gli ultimissimi CUDA. Per farla breve, le prestazioni di questa RTX 5080 miglioreranno nel tempo quando maggiori giochi, app e via dicendo, saranno in grado di sfruttare tutte le tecnologie di Blackwell. Non si tratta solo di fps o score, il cambio d’architettura va molto oltre, c’è sempre da tenerlo a mente.

DLSS 4 e Multi Frame Generation: così la 5080 fa la differenza

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Il DLSS 4 è stato oggetto di discussione degli appassionati da molto prima del suo lancio ufficiale con questa serie 50 di RTX. La tecnologia DLSS di NVIDIA negli anni ha saputo conquistare anche il palato dei più scettici e migliorarsi ancora non era assolutamente semplice ma in un solo colpo, grazie alle novità di Blackwell nel capo della grafica neurale, NVIDIA è riuscita di nuovo a fare un colpaccio con il DLSS 4.

Una delle novità più chiacchierate è il Multi Frame Generation, una tecnologia capace di generare fino a tre frame aggiuntivi per ogni frame renderizzato tradizionalmente. Questa funzionalità, abilitata dai Tensor Core di quinta generazione, può incrementare le prestazioni fino a 8 volte rispetto al rendering tradizionale ma utilizza un Flip Metering hardware per garantire un frame pacing uniforme che purtroppo relega il MFG solo alla nuova generazione di RTX. Il DLSS 4 con MFG non serve solo a generare una quantità smisurata di frame letteralmente dal nulla grazie all’AI ma serve anche a superare il bottleneck che qualche CPU potrebbe dare ad una GPU del genere. MFG abbatte la richiesta di risorse da parte del sistema e riduce anche l’impatto dei consumi.

Ma se il Multi Frame Generation è esclusiva delle RTX 50, la suite di tecnologie DLSS 4 no ed arriveranno anche sulle vecchie schede. Ad esempio, uno dei cambiamenti più grandi del DLSS passato troppo in sordina è il nuovo modello Transformer del DLSS 4. A differenza delle tradizionali reti convoluzionali (CNN sulle precedenti versioni di DLSS), il modello Transformer sfrutta la self-attention per analizzare l’importanza di ogni singolo pixel su frame multipli. Transformer ha il doppio dei parametri rispetto ai modelli CNN, questo approccio garantisce una migliore stabilità, una riduzione significativa del ghosting e un miglioramento netto nei dettagli di oggetti in movimento.

DLSS 4 Transformer: la differenza si vede?

Nei test in Cyberpunk 2077 e Alan Wake 2 entrambi con Path Tracing attivo, il Transformer ha dimostrato miglioramenti netti, come la riduzione dello “scintillio” su superfici complesse, una maggiore nitidezza della scena in generale e una stabilità maggiore su elementi fini e altri piccoli dettagli relativi all’illuminazione Path Tracing. La Ray Reconstruction di NVIDIA, lo ripetiamo ancora una volta, offre un impatto visivo meglio del nativo e grazie al modello Transformer, il miglioramento è ancora più tangibile. Torneremo con un focus dedicato sulle novità del modello Transformer.

NVIDIA ha promesso una retrocompatibilità elevata, il DLSS 4 al lancio sarà già disponibile su oltre 75 giochi ma grazie ad NVIDIA App sarà possibile utilizzare la funzione DLSS Override per potare il Multi Frame Generation, il nuovo modello Transformer ed anche Reflex 2 su tutti i titoli con il DLSS ancora non aggiornato dai vari sviluppatori di terze parti.

Un MFG così spinto può portare ai soliti problemi di latenza che NVIDIA ha pensato di risolvere con Reflex 2, una versione tutta nuova pensata per arginare l’altra faccia della medaglia del MFG. Con Reflex 2, NVIDIA introduce il Frame Warp, una nuova tecnologia capace di ridurre la latenza fino al 75% rispetto alla prima generazione. Il Frame Warp funziona aggiornando il frame renderizzato sulla base dell’input del mouse appena prima che venga inviato al display. Purtroppo non siamo riusciti ancora a provare Reflex 2, solo al CES di Las Vegas abbiamo monitorato qualche demo di Reflex 2 su Marvel Rivals.

RTX 5080: come se la cava in gaming con e senza DLSS 4 e MFG?

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L’obiettivo è sempre lo stesso da anni, dominare qualsiasi titolo presente sul mercato alla massima risoluzione disponibile, con tutti gli effetti grafici impostati al massimo e con anche il Ray Tracing (anche Path tracing). Ed è a quello che abbiamo puntato nei nostri test: unica risoluzione testata il 4K (andare giù ha poco senso), dettagli al massimo e quando possibile, non solo Ray tracing su Ultra ma addirittura in Path tracing. Test semplici e puntuali, con e senza DLSS ma sempre con tutto al massimo e Ray/Path tracing perché su schede di questo calibro la rasterizzazione ha fatto il suo tempo e nel 2025, è il Path tracing il vero settaggio “Ultra” nei titoli su PC. Abbiamo messo a confronto la RTX 5080 contro la “vecchia” RTX 4080 Super e la gloriosa RTX 4090.

Come leggere alcuni benchmark

Recensione NVIDIA GeForce RTX 5080 Founders Edition: le potenzialità di Blackwell, oggi 4

Per chi è amante dei benchmark nudi e credi abbiamo utilizzato 3DMark Time Spy Extreme per dare un riferimento numerico iniziale sul miglioramento della RTX 5080. Nel test la RTX 5080 ha totalizzato un Graphic Score di 16104 punti, staccandosi un bel po’ dai 12363 della RTX 4080 Super ma rimanendo dietro ai 18891 della RTX 4090. In questo caso, la RTX 5080 supera del 30% la RTX 4080 Super ma resta inferiore alla RTX 4090 ancora del 14,7%.

Abbiamo preso questo esempio non a caso, il 30% superiore alla precedente generazione è un buonissimo risultato e non si sta ancora tirando in ballo il DLSS 4 con MFG che porta la RTX 5080 a superare anche un mostro sacro come la RTX 4090 ma non tutti i test restituiscono percentuali così alte. Delle volte ci si trova davanti ad un miglioramento del 6%, altre volte del 22%, altri test non impegnano tutte le risorse della GPU. Segno che i driver e le ottimizzazioni, al momento della review, sono ancora non ottimali, nonostante permettano un utilizzo piacevolissimo della scheda. Torneremo sicuramente più e più volte a parlare delle RTX 50, nel tempo sarà una storia diversa. Al netto del Neural rendering e tutte le tecnologie del gaming che, ad oggi, non ci sono ancora ma che un domani arriveranno e questa RTX 5080 è già pronta.

Prima di contestualizzare tutti i numeri del caso c’è da premettere che in fase iniziale di review, abbiamo provato pochissimi titoli con modello Transformer e Multi Frame Generation. Queste due tecnologie qui spostano davvero tanto per questa RTX 5080, avendole attive si riesce anche a superare una RTX 4090 senza nessun tipo di problema. Prendiamo come esempio il mattone per eccellenza, Cyberpunk 2077 che fa un uso massiccio del Path Tracing. Lo abbiamo provato a risoluzione 4K, con Path Tracing attivo, tutto al massimo, con e senza DLSS e MFG. Senza DLSS con MFG, la RTX 5080 si porta a casa 20 fps, superando la RTX 4080 Super che ne fa 16 e rimanendo inferiore alla RTX 4090 con 23 fps. Quindi, senza DLSS e MFG, ci ritroviamo alla situazione di prima con la RTX 5080 superiore del 20% alla 4080 Super ma inferiore del 15% alla RTX 4090.

Ma il DLSS 4 con Multi Frame Generation esiste e deve essere attivato. Prima di darvi i risultati attivando il DLSS 4 con MFG, non dovremmo sottolinearlo più nel 2025 ma leggendo un po’ di malcontento in giro lo faremo lo stesso, vogliamo invitarvi ancora una volta ad una riflessione sul valore del DLSS. Per farci comprendere da tutti, il DLSS permette di alleggerire il carico di pressione sul sistema, significa avere anche un maggior margine per poter far fare altro alla scheda che non deve essere impegnata al massimo per un rendering classico. In futuro, avremo NVIDIA ACE integrato nei titoli, G Assist e intelligenza artificiale generativa dovunque, avremo RTX Mega Geometry, avremo RTX Face, Materials e tanto altro che Blackwell abilita. Tutto cose che dovranno girare in locale ed in real time sulla scheda e che sono possibili solo grazie al DLSS che alleggerisce il tutto.

NVIDIA, ad onor del vero non solo loro, ha sottolineato più volte, da anni, che il DLSS è la strada per avere il massimo delle prestazioni in gaming senza dover avere una render farm giù in garage. Ecco, non hanno sottolineato questo concetto con queste esatte parole, permetteteci la licenza poetica ma il concetto è questo. Voler avere un PC sulla propria scrivania che vi permetta di avere la qualità cinematografica dei volti, delle luci, dei volumi, delle espressioni, dei materiali, insomma un vero e proprio fotorealismo in real time, è impensabile senza il DLSS. Che lo vogliate o meno. Provate a chiedere ai vari 3D artist, ai vari professionisti della CGI e via dicendo, che tipo di farm utilizzano per renderizzare una scena che voi vedete comodamente al cinema. Ecco, molti gamer hanno la pretesa di avere quella qualità lì, sulla propria scrivania, in real time, andando avanti e dietro come un matto con il mouse. Il DLSS ed anche qualsiasi tipo di frame generation, multi o non multi che sia, è fondamentale per l’avanzamento in ambito gaming.

Recensione NVIDIA GeForce RTX 5080 Founders Edition: le potenzialità di Blackwell, oggi 5

Ecco, dopo aver specificato di nuovo l’ovvio, possiamo darvi i numeri di Cyberpunk 2077 con DLSS 4 Transformer e Multi Frame Generation. La RTX 5080 si porta a casa ben 184 fps con DLSS 4 e MFG, contro i 94 della RTX 4080 Super e i 125 della RTX 4090. Ecco, in questo caso c’è il ribaltone con la RTX 5080 che supera del 47% la RTX 4090 e del ben 95% la RTX 4080 Super. Il tutto con una qualità visiva migliorata grazie a Transformer (che arriverà anche su tutte le altre schede) ed un numero di fps decisamente impressionante rispetto alla difficoltà del calcolo in 4K maxato con Path Tracing attivo.

Sensazioni di gioco del Multi Frame Generation

Il Multi Frame Generation permette di generare tre frame aggiuntivi da un singolo frame “classico”. La paura di avere a che fare con dei non-frame è elevata, in tantissimi che non hanno mai provato questa tecnologia di NVIDIA si lamentano, nella community si grida al “fake frame”. Non c’è nessun fake frame, il boost derivato dal DLSS 4 con MFG si sente in gioco, la fluidità e la piacevolezza sono estremamente percettibili. Ci sono casi dove la generazione di frame funziona meglio e casi dove funziona peggio ma il boost di piacevolezza c’è sempre. Come detto anche per la precedente generazione di frame, questa è una tecnologia che funziona meglio quando alla base c’è già una buona quantità di frame non generati. Marvel Rivals, ad esempio, vi permette di partire da una base superiore ai 90 fps, attivando la frame generation, il risultato è perfetto. Cyberpunk maxato restituisce pochi fps di partenza ma il risultato della generazione di frame è comunque ottimo. Chi ha una scheda NVIDIA attiva sempre il DLSS con frame generation, perché rinunciare a qualità e prestazioni? Riuscite a notare le differenze mentre siete presi dal gioco?

Complessivamente la RTX 5080 Super con DLSS 4 e MFG riesce a disintegrare la RTX 4080 Super ed anche a superare con un margine bello corposo la RTX 4090. Per il momento, lo ripetiamo di nuovo, abbiamo potuto provare il Multi Frame Generation su pochi titoli ma da quando le schede saranno sul mercato, il supporto dovrebbe aumentare a dismisura. Per darvi un riferimento numerico anche su Marvel Rivals (sempre maxato con RT), la RTX 5080 fa 320 fps, la RTX 4080 Super ne fa 134 e la RTX 4090 arriva a 175. Siamo al +138% della RTX 5080 (DLSS 4 e MFG) sulla RTX 408 Super (DLSS 3 e FG) e + 82% sulla RTX 4090 (DLSS 3 e FG). Così sono numeri spaventosi.

Poi ci sono i titoli ancora sprovvisti del supporto a questa tecnologia e li i risultati sono più modesti. Prendiamo un altro titolo pensatissimo con Black Mith: Wukong, anche in questo caso impostazioni grafiche al massimo e Path Tracing al massimo, la RTX 5080 mostra un vantaggio contenuto rispetto alla RTX 4080 Super, ma rimane inferiore alla RTX 4090. Senza DLSS, la RTX 5080 raggiunge 52 fps, con un miglioramento del 10% rispetto ai 47 fps della RTX 4080 Super, ma resta inferiore del 13,% rispetto ai 60 fps della RTX 4090. Attivando il DLSS, il divario si riduce leggermente: la RTX 5080 arriva a 86 fps, registrando un aumento del 7,5% rispetto agli 80 fps della RTX 4080 Super, ma ancora inferiore del 14% rispetto ai 101 fps della RTX 4090.

La situazione è chiara, quando c’è la possibilità di attivare il DLSS con MFG, la RTX 5080 mostra un salto generazione importantissimo. Quando non c’è questa possibilità ci ritroviamo davanti ad un margine variabile a seconda delle condizioni che la distanziano di poco rispetto alla precedente generazione RTX 4080 Super e trattengono ancora sotto la RTX 4090. Questo è il trend che vi nota in tutti gli altri titoli testati ma rispetto ai pochi giochi testati con DLSS 4 e MFG (si contano sulle dita di una mano) e gli oltre 75 già annunciati, questo risultati tra poche settimane potrebbero essere completamente diversi, fermo restando che il miglioramento senza DLSS e MFG rispetto alla precedente generazione è povero in termini percentuali. Con le recensioni delle custom dei vari brand entreremo ancor più nel dettaglio delle prestazioni in gaming, anche raster state tranquilli.

Ma le percentuali non sono tutto. La RTX 5080 ha un 1% low molto più stabile e corposo della RTX 4080 Super, ha delle prestazioni in Ray e Path tracing superiori alla RTX 4080 Super grazie ai nuovi RT Core ed ha Blackwell dalla sua che, ripetendoci, è un lasciapassare per il futuro del gaming. Non vogliamo sorvolare sul miglioramento basso generazione su generazione, lo ribadiamo, senza tecnologie a supporto, lo scarto percentuale è basso ma vi invitiamo ad osservare tutta la Serie RTX 50 di NVIDIA con uno sguardo diverso, con occhio più critico e rivolto al futuro. Un futuro vicino con i giochi che arriveranno a breve con supporto DLSS 4 e MFG (anche Override) o uno più lontano con il Neural rendering e tutto quello che ne consegue, non importa.

NVIDIA Studio, 3D, produttività, NIM e AI

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Non è una novità ma le schede RTX di NVIDIA sono da sempre il miglior modo per accelerare diversi ambiti di produttività, ingegneria, progettazione grafica, sviluppo AI e creazione di contenuti. In questo contesto, è ancora più importante sottolineare che molti test di produttività spinta non riescono ancora a mostrare le capacità di una RTX 5080. Ci sono parecchie app non ancora aggiornate, alcuni test mostrano risultati errati ed i principali software di terze parti vedranno le loro app pronte verso il mese di Febbraio, che è ad un passo ma non ci sono ancora date ufficiali. Si sta parando di Blender, tutta la suite Adobe, DaVinci, un bel po’ di software AI e tutti i compiti spinti da CUDA (ad esempio un V Ray benchmark con CUDA).

Torneremo sicuramente a parlare di produttività sulle RTX 5080 (ed anche 5090 che è in ritardo, motivo dell’assenza della recensione) ma è comunque il caso di dare uno sguardo alle novità che Blackwell ha portato con questa serie di schede video. La suite NVIDIA Studio è stata aggiornata comprende non solo dei driver Studio dedicati (testati e certificati con tutti i migliori software professionali e creativi sul mercato) ma anche dei software dedicati come il nuovo NVIDIA Broadcast con Studio Voice e Virtual Key Light(uno dei tool più potenti per gestire le live con tanto di funzioni AI), NVIDIA Canvas ed anche ChatRTX per avere la propria AI in locale (lo abbiamo provato qualche mese fa). Si porta avanti anche RTX Remix, una piattaforma di modding gratuita basata su NVIDIA Omniverse che consente ai modder di creare facilmente rimasterizzazioni in chiave RTX dei classici giochi DirectX 8 e DirectX 9, i grandi classici in parole povere (Portal e Half Life 2 ad esempio).

Ma la GeForce RTX 5080 rappresenta un punto di svolta per la produttività su PC grazie all’integrazione della piattaforma RTX AI PC, progettata per accelerare carichi di lavoro avanzati tramite l’elaborazione neurale. La tecnologia NVIDIA NIM (Neural Inference Microservices) permette di eseguire inferenze AI in locale con modelli ottimizzati e preconfigurati, tutto in locale. Un bel boost di efficienza per professionisti che operano su pipeline di machine learning, generative AI e automazione di flussi di lavoro complessi. Grazie ai nuovi Tensor Core ed al modulo integrato AMP )AI Management Processor) la RTX 5080 può armonizzare meglio il carico di lavoro ed avere un vantaggio importante per modelli di linguaggio, visione artificiale e generazione multimodale, tutto in real time e locale. Anche in questo caso NIM arriverà a Febbraio.

Recensione NVIDIA GeForce RTX 5080 Founders Edition: le potenzialità di Blackwell, oggi 10

Notevoli novità per chi lavora in ambito video con il supporto nativo per la codifica e decodifica di video H.264 e H.265 a 10 bit con formato 4:2:2. Quindi maggiore fedeltà cromatica nei flussi di lavoro di color grading e post-produzione, il tutto enfatizzato dai 2x NVENC e 2x NVDEC di nuova generazione, un vantaggio essenziale per chi lavora con software come DaVinci Resolve o Adobe Premiere Pro abbattendo decisamente i tempi di esportazione e migliorando l’esperienza in real time di lavorazione.

I professionisti delle immagini come fotografi, artisti digitali potranno sempre utilizzare Adobe Photoshop e Lightroom con filtri neurali come Smart Portrait, la Super Resolution oppure AI Enhance Details sui file RAW e tanto altro. In Topaz c’è la possibilità di sfruttare Denoise AI, Gigapixel AI per ingrandire le immagini mantenendo i dettagli high res e Sharpen AI per aumentare la nitidezza delle immagini mantenendo i dettagli fedeli. Tutto quello che si poteva già fare prima ma meglio grazie ai nuovi Tensor Core e AMP.

Chi crea con Autodesk, D5 Render per architettura e interior design, Enscape e Sketchup sa già di essere avvantaggiato da una scheda GeForce RTX serie 50. Resta sempre lì NVIDIA Omniverse che connette i flussi di lavoro multi app con import ed export dedicati per gestire fluissi di lavori tra diverse app in tempo reale senza incompatibilità o dover trovare workaround.

Stessa cosa per chi lavora con Unreal Engine con un rendering accelerato su OpenGL, DirectX e Vulkan. Anche PhysX per ombreggiature avanzate e ray-tracing in tempo reale. Ancora Rhino con Viewport accelerato da GPU, Autodesk Maya con denoising basato su IA, Blender con Ray tracing OptiX, 3DS Max, TwinMotion, V-Ray, Unity, Cinema 4D, Painter, Sampler e così via. In tante di queste applicazioni professionali, NVIDIA ha introdotto il DLSS per migliorare la fluidità in tempo reale per i professionisti che non dovranno più attendere per vedere il lavoro finale. Nel 2025 non dovrebbe essere una novità ma è bene sottolineare che proprio per chi fa animazione 3D, non c’è niente di meglio di una GeForce RTX con di driver Studio e DLSS.

Ed il mondo AI?

Piccola indicazione finale per chi vuole sapere come va questa RTX 5080 nei task AI. Ecco, nei pochissimi benchmark che restituiscono un risultato valido, la scheda ve benissimo ma nonostante i miglioramento dei Tensor Core, di AMP e di Blackwell in generale, la RTX 5090 è sicuramente più adatta per questi compiti anche solo per la presenza di maggior RAM GDDR7. Non che la 5080 non vada bene, tutt’altro ma un vero professionista AI, farebbe meglio a puntare ad una 5090 o, meglio ancora, al prossimo mini pc NVIDIA Project DIGITS sempre basato su Blackwell, accompagnato da una CPU Grace in dimensioni estremamente ridotte. Anche in questo caso, per il mondo AI e produttività, ne riscriveremo quando i tempi sono più maturi.

RTX 5080 FE: consumi e temperature sono ok

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Quando abbiamo parlato del design della Founders Edition RTX 5080, vi avevamo spoilerato ottime temperature e consumi. Partiamo dalle temperature, il nuovo “Double Flow Through” design funziona benissimo e riesce a tenere la scheda video in un case come il Lian Li o11 Dynamic Evo sempre intorno ai 42° durante le operazioni di routine quotidiana, si sale di qualche grado se si iniziano ad utilizzare programmi che impegnano qualche risorsa della scheda ma si è sempre belli freschi. In gaming o in situazioni di benchmark, la RTX 5080 Founders Edition si ferma a 66°, difficilmente l’abbiamo vista a qualche grado in più, anzi è molto più semplice vederla a qualche grado in meno quando si utilizza il DLSS. Attenzione, stiamo parlando di temperature in un case, come la maggior parte dei consumatori la utilizzerebbe e non in una test bench aperta, anche la rumorosità della scheda in queste condizioni è praticamente nulla. Double Flow Through, re indiscusso.

La RTX 5080 Founders Edition nonostante abbiamo un TGP di 360 W, riesce a stare parecchio sotto nei consumi. Il merito è della nuova struttura di alimentazione, la GPU può gestire in modo indipendente il consumo energetico delle sue sezioni, spegnendo dinamicamente le unità non necessarie. Blackwell non è su un nuovo processo produttivo ma ha comunque rivisto il funzionamento dell’alimentazione ed infatti, anche su sistemi desktop belli potenti, durante le operazioni quotidiane il consumo è inferiore ai 30 W, si sale in un range tra i 40 e i 50 W per le operazioni che impegnano un minimo la GPU ma siamo comunque molto bassi.

Molto bene anche in situazioni di benchmark o gaming dove la RTX 5080, ripetiamo, nonostante i 360 W dichiarati, è ben sotto a questo dato. Durante stress gaming, abbiamo visto un picco massimo di 325 W ma nella realtà di tutti i giorni, nella maggior parte dei titoli con DLSS, la RTX 5080 Founders Edition ha una media di consumo di 270 W, anche qualcosa meno a seconda dei casi. Le custom dei vari partner, nelle loro versioni OC andranno più su con i consumi ma questo lo vedremo nei prossimi giorni.

NVIDIA GeForce RTX 5080 Founders Edition conclusioni

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La RTX 5080 può essere letta con due chiavi completamente opposte. Se si guardano solo i numeri che vengono fuori da test e benchmark senza l’utilizzo del DLSS, allora per molti la delusione potrebbe essere dietro l’angolo. Se si osservano i risultati pazzeschi che il nuovo DLSS 4 con Multi Frame Generation riesce a regalare ai giocatori, allora c’è da fare un plauso a NVIDIA.

La verità, spesso, è nel mezzo. In più punti di questa recensione ci siamo spesi a favore delle tecnologie NVIDIA, sono oggettivamente il futuro del gaming ed oggi vediamo la piena realizzazione di un percorso iniziato tempo fa con le vecchie RTX Serie 20, con le prime applicazioni del Ray tracing, quella diavoleria che impattava troppo sulle prestazioni e che si trovava in pochi giochi.

Oggi il Ray tracing è dappertutto, siamo arrivati anche al completo Path tracing ma è il momento di guardare oltre. Oltre significa aprire le porte, inevitabilmente, al Neural rendering, alla Mega geometry e tutto quello che NVIDIA ha promesso e che sta realizzando con Microsoft e sviluppatori di terze affinché finiscano quanto prima nei titoli del futuro.

Guardare oltre ha un costo, è un costo alto ma non è nemmeno troppo distante dai vari street price attuali di una RTX 4080 Super. La RTX 5080 Founders Edition ha un prezzo di listino di 1199 Euro, circa 70 Euro in più rispetto al prezzo di lancio della RTX 4080 Super. Una differenza di prezzo trascurabile, non c’è stato un grande rincaro e molti scettici potrebbero perdonare il piccolo miglioramento di prestazioni senza l’utilizzo delle tecnologie NVIDIA. Ma le tecnologie ci sono, eccome se ci sono. Blackwell è un salto in avanti importante e da approfondire e seguire nel tempo. Il DLSS 4 con Transformer arriverà anche sulle vecchie RTX ma il Multi Frame Generation no, i giochi con MFG arriveranno presto ed attivandolo, il salto generazione c’è eccome.

Qualcuno potrebbe obiettare che la Founders Edition non si troverà da nessuna parte, sarà impossibile da acquistare ma attenzione, molti partner ci hanno confermato che arriveranno sul mercato alcune custom con lo stesso prezzo della Founders Edition, quindi a partire da 1199 Euro. Non saranno modelli belli come la Founders, non saranno elaborati come le personalizzazioni di fascia alta ma almeno, dovrebbero essere al prezzo giusto.

Quindi, stando nel mezzo, tra amore ed odio, la realtà dei fatti è che la RTX 5080 semplicemente sostituisce la RTX 4080 Super. Non ci sono differenze di prezzo sostanziali tra le due schede, se avete bisogno di una 80, la RTX 5080 è quella da prendere. Oggi le novità ci sono, sono anche novità hardware e non solo software, si ritrovano nei dettagli di Blackwell che però, a differenza della precedente generazione, ha ancora un ampio potenziale da esprimere.

Domande frequenti su RTX 5080

Quanti giochi supportano il DLSS 4 con MFG di RTX 5080?

Al momento del lancio, NVIDIA ha dichiarato che arriveranno 75 titoli già pronti con le nuove tecnologie. In più da NVIDIA App sarà possibile fare l’Override delle impostazioni per sfruttare il nuovo DLLS e MFG.

Su quali schede madri possono installare la RTX 5080?

Su tutte le schede madri con PCIe 5.0, arriveranno a breve anche prove su PCIe 4.0 ma le differenze potrebbero essere minime. In ogni caso, quasi tutte le schede madri degli ultimi due anni sono coperte.

Che alimentatore devo prendere per la RTX 5080?

NVIDIA consiglia un 850 W e ci sentiamo di farlo anche noi. Da valutare se prendere un alimentatore già pronto con il cavo a 16 pin ma in ogni caso, per qualsiasi RTX 5080 in confezione c’è l’adattaore.

Si può fare overclock sulla nuova RTX 5080?

Si e ci hanno già pensato i produttori delle custom. A breve arriveranno i modelli con impostazioni OC di fabbrica che migliorano le prestazioni, dai primi test sembra che ci sia ulteriore margine per tirare di più la scheda, è ancora troppo presto.

La RTX 5080 consuma tanto?

No, la RTX 5080 consuma meno di 290 W in sessioni di gioco intense. Si tratta di un ottimo bilanciamento tra prestazioni e consumi.