Torniamo a occuparci di periferiche e in particolare di prodotti rivolti al gaming con la prova sul campo del nuovissimo NZXT Lift Elite Wireless, un mouse da gioco che mira a conquistare i favori dei PC gamer che guardano alle prestazioni, ma anche a un design minimal e prezzi accessibili. NZXT è un brand che negli anni abbiamo apprezzato soprattutto per i sistemi di raffreddamento e le componenti PC, ma da diverso tempo si è “attivata” anche in altri ambiti come i PC preassemblati e le periferiche rivolte ai videogiocatori più esigenti.

Tra queste rientrano ovviamente i mouse, ovvero uno degli strumenti indispensabili per l’utente che punta a un’esperienza soddisfacente in gaming, al netto del resto della configurazione hardware aggiungiamo. A questo proposito, NZXT aveva già a listino alcune proposte di buon livello, vedi NZXT Lift 2 Symm e Lift 2 Ergo, tuttavia si tratta di soluzioni che mostravano alcuni “limiti”, quantomeno se vogliamo paragonarli ai modelli di mouse di fascia alta.

Con NZXT Lift Elite Wirelless, l’azienda punta a fare un ulteriore salto di qualità, proponendo diverse novità e aggiornamenti che, nonostante tutto, non rendono la periferica perfetta. Questo non si traduce automaticamente in un mouse scadente o poco performante, anzi è vero il contrario. In contesti come le periferiche di input infatti, va sempre considerato l’aspetto soggettivo; aggiungiamo che anche il prezzo di listino incide in modo decisivo sulle specifiche finali e sulla qualità (un po’ meno) di una periferica del genere, lasciando quindi i confronti diretti coi top di gamma un puro esercizio di stile (almeno nella maggior parte delle occasioni).

Fatte le premesse del caso, utili come di consueto per collocare il prodotto in prova nel giusto contesto, vediamo come è fatto il nuovo NZXT Lift Elite Wireless e cosa offre nella pratica con un utilizzo quotidiano visto che vanta anche un polling-rate sino a 8.000 hertz.

Recensione NZXT Lift Elite Wireless: design e caratteristiche

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Come anticipato poco sopra, dopo i risultati ottenuti con i modelli Lift del 2024, NZXT cerca di migliorare il suo mouse soprattutto dove l’utenza ha fornito più feedback (o critiche se preferite). L’azienda punta in questo caso a offrire un mouse più compatto e leggero, ma al contempo con buone prestazioni e un grip in grado di conquistare anche l’utente più esigente. Ma non è tutto, il nuovo modello mostra subito un punto a suo favore rispetto ai predecessori, rappresentato senza dubbio dalla connettività wireless, molto ricercata sui mouse da gioco moderni.

NZXT Lift Elite Wireless è un mouse dal design simmetrico, ottimizzato quindi per destrorsi; è molto leggero, pesa solo 57 grammi e si adatta soprattutto a mani non particolarmente grandi (qui entriamo già nel soggettivo). La scocca è realizzata in plastica PBT, i piedini in PTFE; si tratta di un mouse minimalista, che non sposa gli RGB (l’unico led è sotto la rotella), mentre non manca il logo NZXT inciso sul dorso.

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Il “grip” è sicuramente un altro elemento da considerare su un buon mouse da gioco; a tal proposito, sia i tasti che il laterale della scocca (e la rotella) sono ottimizzati per garantire una presa ottimale in tutte le situazioni. NZXT ha ben pensato di aggiungere dei grip micro-dot sui lati, mentre i pulsanti principali non presentano particolari accorgimenti ma sono caratterizzati da una superficie ruvida che a noi ha dato un’ottima sensazione di stabilità con diverse prese.

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Essendo un mouse per destrorsi, non sorprende che i pulsanti programmabili siano posizionati solo sul lato sinistro; non manca il pulsante dedicato alla selezione dei DPI, posizionato sul basso e con una “comodità” che può variare in base alle abitudini dell’utente. Da questa prospettiva, vediamo che il tasto dedicato viola, utile anche per richiamare i profili (il tutto sempre personalizzabile via software) è incastonato in una sorta di X che evidenzia come il mouse abbia sostanzialmente un fondo cavo (che aiuta a ridurre il peso).

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Passando invece al lato hardware, il nuovo mouse NZXT punta su switch ottici TTC Optical 60 gF, molto rapidi in quanto a tempo di risposta (0,2 ms) e garantiti per 100 milioni di click. Il cuore del Lift Elite Wireless è rappresentato dal sensore ottico PixArt PMW3395, probabilmente non il più recente o performante che possiamo reperire sul mercato, ma senza dubbio adatto e dimensiontato alla maggioranza dei gamer (anche in base al costo specifichiamo).

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Il sensore in dotazione garantisce una risoluzione massima di 26.000 DPI (regolazione a intervalli di 100 DPI), con un’accelerazione che può arrivare a 50 G e una velocità di 650 IPS. Altra caratteristica che sicuramente fa salire il livello della periferica è il polling-rate che ora arriva a ben 4.000 hertz in modalità wireless e 8.000 hertz se lo utilizziamo col cavo USB in dotazione.

Si tratta di specifiche importanti che probabilmente non tutti riescono ad apprezzare o sfruttare al meglio, forse i gamer professionisti in ambito eSports, ma alla fine sono dettagli che alzano il livello della periferica agli occhi di un gamer. Per chiudere questa sezione, parliamo un attimo dell’autonomia dichiarata dal produttore, tornando successivamente sulla questione con la nostre impressioni nel paragrafo dedicato.

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Introducendo il supporto per l’interfaccia WiFi 2,4 GHz, NZXT ora deve fare i conti con la durata della batteria. Essendo una prima implementazione, questa caratteristica potrebbe aver influito sulla rinuncia ai led RGB che, come ben saprete, consumano molte risorse. Il design senza RGB quindi potrebbe essere mirato a incrementare l’autonomia del mouse, dichiarata dal produttore in 70 ore; si tratta di un buon valore, tuttavia nelle specifiche rileviamo che tale dato si riferisce alla periferica impostata con un polling-rate di 1.000 hertz, configurazione che andrebbe a snaturare il carattere di mouse “scattante” a cui punta NZXT.

Scheda tecnica NZXT Lift Elite Wireless

Viste le caratteristiche generali e le novità introdotte da NXZT, prima di dirvi le nostre impressioni su questo mouse facciamo un breve richiamo alla scheda tecnica:

  • Design ed ergonomia: simmetrico per destrorsi
  • Dimensioni: 118,8 x 60,8 x 38,3 mm
  • Peso: 57 g
  • Materiali: plastica PBT
  • Piedini: PTFE
  • Pulsanti: sei
  • Switch: ottici
  • Sensore: ottico PixArt PMW3395, DPI fino a 26.000 (scatti di 50 in 50), 650 IPS, fino a 50G di accelerazione
  • Risoluzione: 100-26.000 DPI (regolazione +100)
  • Accelerazione: 50 G
  • Precisione: 650 IPS
  • Polling-rate: 8.000 hertz (cablato), 4.000 hertz wireless
  • Interfaccia: wireless
  • Autonomia dichiarat: 70 ore (1.000 Hz)
  • Porte: USB-C
  • Ricarica: veloce via USB-C
  • Software: NZXT CAM
  • Compatibilità: Windows e Mac
  • Supporto NVIDIA Reflex

Personalizziamo tutto col software NZXT CAM

Il software NZXT CAM, che fino a oggi abbiamo utilizzato soprattutto per monitoraggio e impostazioni relative a ventole e sistemi di dissipazione, ci offre diverse opzioni di personalizzazione anche sul nuovo mouse Lift Elite Wireless. CAM garantisce il controllo di diversi parametri e funzionalità, senza dimenticare che permette di salvare 5 profili utente diversi.

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Al pari delle utility offerte dai competitor, non manca la possibilità di creare dei profili DPI (con step di 100 DPI), richiamabili successivamente dal tasto dedicato (viola) posto sotto il mouse. Anche la comodità di questo tasto potrebbe risultare molto soggettiva, soprattutto perché programmabile, nel nostro caso però non ci ha creato particolari problematiche.

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NZXT CAM garantisce inoltre la modifica del polling-rate, ma anche un altro importante parametro per i veri gamer, ovvero l’altezza di sollevamento, aggiustabile a 1 o 2 millimetri; l’utente può anche disabilitare il motion sync e impostare l’AFK Timeout, opzioni sicuramente altrettanto apprezzate dagli smanettoni.

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Come ogni mouse di livello che si rispetti, non manca un editor di Macro per assegnarle a piacimento ai vari tasti; l’utilizzo di tale funzionalità è abbastanza intuitiva e immediata, anche perché paragonata ad altre soluzioni di fascia top risulta leggermente meno avanzata.

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Recensione NZXT Lift Elite Wireless: la nostra prova

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Ribadendo, se ancora ce ne fosse bisogno, che le impressioni riportate su questa tipologia di periferiche è sempre soggettiva e potrebbe cambiare in base alle conoscenze ed esperienze personali dell’utente, tagliamo subito la testa al toro e vi diciamo che la proposta di NZXT ci ha convinto per alcuni aspetti, meno per altri. Il Lift Elite Wireless è risultato un mouse scattante e veloce, merito senza dubbio del suo peso contenuto, ma non solo. Gli switch e il sensore ottico da 26.000 DPI fanno la loro parte e, nonostante sul mercato ci siano soluzioni ancora più prestanti, nel nostro caso non hanno mostrato particolari limiti (magari anche per via delle nostre capacità ludiche).

La possibilità di impostare il polling-rate a 8.000 hertz solo via cavo potrebbere far storcere il naso a qualcuno, tuttavia in modalità wireless a 4.000 hertz rileviamo prestazioni già degne di nota e, sempre secondo noi, solo un professionista del gaming potrebbe realmente trarre vantaggio da frequenze ancora superiori.

Un altro aspetto che ci ha convinto su questo Lift Elite Wireless è senza dubbio il grip di tasti e rotella scroll; l’ergonomia del mouse fa sicuramente la sua parte, ma gli accorgimenti adoperati da NZXT sul laterale e più in generale sui tasti principali sono secondo noi un valore aggiunto di non poco conto. Rimanendo in tema, la periferica di NZXT secondo noi si adatta soprattutto a giocatori destrorsi con mani di medie dimensioni, nel nostro caso con una mano particolarmente grande abbiamo avuto bisogno di un certo periodo di “rodaggio” per abituarci.

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Cercando di uscire un attimo dall’aspetto soggettivo, che determina appunto se parliamo di pregi o difetti, veniamo a un altro dato molto importante, l’autonomia, probabilmente l’unico tallone d’Achille che abbiamo riscontrato su questo mouse NZXT. L’azienda come detto dichiara 70 ore di utilizzo con polling-rate a 1.000 hertz, mentre se passiamo alla modalità WiFi a 4.000 hertz questo dato scende sensibilmente (e inevitabilmente).

Nel nostro caso, con un utilizzo intensivo a 4.000 hertz, siamo arrivati a un massimo di 15 ore, una peculiarità che conferma come il prossimo passo di NZXT dovrà essere appunto un miglioramento del reparto batteria. Con 15 ore abbiamo affrontato comunque due giornate di giochi di qualsiasi natura, mentre vi anticipiamo che il Lift Elite Wireless da il meglio di sé nei giochi sparatutto, preciso e veloce in qualsiasi circostanza.

Abbiamo usato Lift Elite Wireless per circa una settimana come mouse principale, anche per altri ambiti di ultizzo, rilevando che la proposta di NZXT è anche molto versatile e precisa in altri applicativi che usiamo giornalmente. Non vi nascondiamo che abbiamo passato anche un paio di giorni in modalità cablata, altrettanto gradevole sia per prestazioni che per ergonomia (merito del cavo PARACORD), ma a nostro avviso la natura del mouse deve rimanere wireless.

Quanto costa e dove acquistare il mouse NZXT Lift Elite Wireless

NZXT Lift Elite Wireless si può già acquistare sul sito del produttore e presso i maggiori rivenditori di settore, incluso Amazon Italia; la periferica, disponibile anche in colorazione nera, è disponibile già da qualche settimana, il prezzo attualmente è in linea con il listino di NZXT, ovvero circa 90 euro. Per comodità vi lasciamo un paio di link

Considerazioni

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Giunti alla fine di questa panoramica sul nuovo mouse NZXT Lift Elite Wireless, non possiamo che confermare quanto espresso nel corso dell’articolo, ovvero che, tenendo conto che si tratta di un primo approccio NXZT a un mouse gaming wireless di questo livello, ci sono cose che convincono e altre che probabilmente andrebbe riviste o comunque migliorate. Ribadendo che in entrambi i casi c’è, purtroppo per tutti, un’ampia componente soggettiva, vi diciamo in primis che NZXT Lift Elite Wireless è senza dubbio un mouse scattante, veloce e preciso, merito di un peso molto ridotto e di un design studiato ad hoc.

Nel nostro caso, le dimensioni complessive del mouse in rapporto a quelle della mano (abbastanza grande), potrebbero darci anche qualche impressione non perfettamente corretta in ottica ergonomia; per questo non possiamo ritenerlo un difetto, soprattutto se pensiamo che il mouse di NZXT si fa notare in modo importante per un ottimo grip (che è fondamentale).

Tra le cose che ci convincono di meno c’è la scelta di posizionare il pulsante DPI sul fondo del mouse (nonostante a noi sia cambiato poco nell’uso pratico), ma ancora di più l’autonomia. In quest’ultimo caso sembra evidente che NZXT debba trovare il giusto compromesso tra il modulo WiFi e la batteria, in modo da migliorarne la durata, quantomeno raddoppiandola se guardiamo a un’ipotetico NZXT Lift Elite Wireless V2.

Tornando invece ai punti a favore del mouse NZXT, nonostante il peso contenuto, la scocca e in generale la solidità della periferica non sembrano risentirne in ottica qualità; se provenite da un mouse “pesante” noterete subito un’enorme differenza e dovrete abituarvi, ma anche qui rientriamo nella casisitica personale.

In chiusura si può affermare che NZXT Lift Elite Wireless è mouse da gaming con un ottimo rapporto prezzo/prestazioni; la scelta del sensore non è casuale, infatti il PixArt PMW3395 riesce a bilanciare al meglio questo aspetto, riuscendo a soddisfare secondo noi un’ampia fetta dell’utenza gaming a un prezzo tutto sommato non esagerato. Il grip, la reattività degli switch fanno il resto, senza dimenticare che siamo di fronte a una periferica che supporta anche NVIDIA Reflex.