Il mercato dei notebook sta cambiando in maniera importante, ci sono nuovi player sul mercato che stanno giocando un po’ sporco con il marketing creando confusione nell’utente finale. Il gaming è un aspetto inflazionato, se ne fanno generalizzazioni enormi, laptop pensati per navigazione web vengono pubblicizzati come macchine con capacità da gaming. Non si sta esagerando, oggi si parla di Ray Tracing anche su tablet sottilissimi o di Tripla A su smartphone.
La realtà è ben diversa, se si cerca del vero gaming in mobilità non bisogna guardare oltre ad un notebook gaming. Anche le handheld possono essere interessanti ma non sono in grado di coprire tutte le possibili esigenze di un giocatore. In particolare se si vuol essere coperti per ogni singolo aspetto del mondo gaming, da quello legato alla grafica e lo storytelling a quello più competitivo ad altissimo refresh rate, bisogna restringere ancora di più il campo: la soluzione è un notebook gaming con GeForce RTX.
MSI Vector 17 HX con GeForce RTX 4080: l’esempio calzante
Abbiamo selezionato l’MSI Vector 17 HX come cavia per rafforzare la nostra tesi, è un notebook gaming che, oggettivamente, è in grado di coprire qualsiasi tipo di esigenza. Prima di arrivare alla componente abilitatrice, la GPU GeForce RTX 4080, questo Vector di MSI può rispondere a qualsiasi tipo di esigenza di gioco grazie al pannello da ben 17″, in 16:10 che per alcuni titoli aiuta e non poco, dalla risoluzione QHD+ per risicare sulla qualità visiva ed a 240 Hz in modo da poter maxare tutti i titoli eSport.
Il desk set up portatile è completato da una tastiera curata da Steelseries con RGB per-key da personalizzare con l’estetica che più ci piace ma che soprattutto ha una risposta invidiabile. I keycaps hanno un buon grip, la corsa è rapida, il rimbalzo è deciso ed il click è decisamente godurioso. Ovviamente WASD è messo in risalto da un look estetico particolare con RGB perché è giusto così.
Giusto a scopo informativo c’è un gran bel trackpad ma per giocare ce ne si fa poco. MSI Vector 17 HX ha un set di porte ricchissimo per poter collegare una quantità smisurata di periferiche esterne, ci sono anche porte sul retro per non avere impicci con i cavi. C’è di tutto: 2 USB-C 3.2 Gen2, 1 Thunderbolt 4, 1 USB-A 3.2 Gen2, 1 USB-A 3.2 Gen1, HDMI 2.1, RJ45, SD Card reader ed il jack audio combo. Potete collegarci di tutto per creare il vostro set up perfetto.
Poi c’è quello che è più importante su un notebook e che troppo spesso viene sottovalutato: il sistema di dissipazione. MSI Vector 17 HX ha un sistema di dissipazione importante, non tanto per tenere a bada la RTX 4080 che come abbiamo visto in tutte le salse, sia su desktop che su mobile, consumi e temperature non sono un problema, il sistema di dissipazione serve anche per tenere a bada il Core i9 14900HX con 24 Core e 32 Threads a 5.8 GHz. Ed in più oltre ad una combo da urlo Core i9 e RTX 4080, MSI ha aggiunto la sua tecnologia Overboost Ultra per arrivare ad un totale di 250W di potenza erogati su GPU e CPU (175W su GPU con Dynamic Boost 2.0 per dare il massimo in gaming e 75W su CPU). 2 ventole, 4 radiatori, 6 heatpipe, è così che si fa un vero sistema di dissipazione per notebook così potenti. Ovviamente c’è tanto altro su questo MSI Vector 17 HX, c’è il Wi-Fi 7, il MUX switch fondamentale per il gaming, il supporto PCIe 5.0, audio Hi-Res e tanto altro ma senza le tecnologie NVIDIA, tutto il pacchetto perderebbe senso.
Veloce ripasso della scheda tecnica di GeForce RTX 4080 mobile
Il processo produttivo è un TSMC 4N che ha consentito a NVIDIA di inserire ben 7424 CUDA Core, il clock è di oltre 2,2 GHz, ci sono sempre gli RT Core che passano alla terza generazione, i Tensor Core invece sono di quarta generazione, 12 GB di RAM dedicata GDDR6 (192 bit), presente il nuovo DLSS 3.5 con Super Resolution e Frame Generation. Il count dei TOPS per il mondo AI è di 542. Architettura Ada Lovelace.
Ovviamente NVIDIA lavora a stretto contatto con i produttori notebook, in questo caso MSI, affiche la GPU lavori al massimo delle sue possibilità con il resto delle componenti ed in sintonia con il sistema di dissipazione, tutto questo rientra nel ramo delle tecnologie Max-Q che quest’anno si arricchisce con il nuovo Rapid Core Scaling, la Whisper mode, il Battery boost rivisto per il consumo delle componenti.
L’AI di NVIDIA è fondamentale per un notebook gaming
Arriviamo al dunque, perché ad inizio articolo abbiamo ristretto il cerchio attorno ai notebook con GeForce RTX, in particolare, della serie 4000? Motivo numero uno: NVIDIA è leader del mercato, ha asfaltato la concorrenza tanto che i produttori quasi non producono più notebook senza una GPU NVIDIA dentro. Motivo numero due è una conseguente, com’è riuscita ad asfaltare la concorrenza?
Con la lungimiranza di aver investito in ambito AI da tanto, tantissimo tempo. Le tecnologie NVIDIA come il DLSS 3.5, il Frame Generator e tutto ciò che serve per massimizzare le prestazioni anche in Ray Tracing, sono basate su intelligenza artificiale da prima che questo naming diventasse di moda. Per capire perché le tech NVIDIA sono fondamentali per un notebook bisogna partire da lontano, capire bene quanta potenza ci vuole per far girare un titolo moderno in alta risoluzione e con magari Ray Tracing attivo.
Il mondo del gaming è in un periodo d’oro sotto il punto di vista dello sviluppo grafico dei titoli, il merito è dell’arrivo in pianta stabile del Ray Tracing e della nascita dei setting per il Path Tracing (o Full Ray Tracing). Sebbene ci sia voluto un po’ per diffondere le tecnologie Ray tracing, al giorno d’oggi si deve parlare di un nuovo standard per i gamer. Ovviamente se si parla di titoli Tripla A, quelli eSport sono più leggeri e richiedono molte meno risorse ma qui si punta al top per soddisfare qualsiasi esigenza.
Ray tracing e Path tracing sono macigni: la strada è solo il DLSS 3.5
Dal punto di vista tecnico, il Ray tracing è una tecnica che calcola il percorso fatto dalla luce seguendo i raggi e l’interazione con le superfici cercando di replicare esattamente ciò che avviene nel mondo reale quando un raggio di luce percorre la sua strada e viene interrotto da un oggetto. Ovviamente, il materiale che ostacola il raggio cambierà di conseguenza anche la reazione, ci sono materiali che riflettono la luce, altri che ne causano perdita di intensità, altri che la inglobano e così via. Riuscire a gestire questo tipo di calcolo così simile alla realtà pone le basi al fotorealismo e ad un livello di simulazione della realtà decisamente più immersivo rispetto ad altri riti di rendering. Il Full Ray tracing, in senso stretto, è un processo decisamente pesante da elaborare per le macchine consumer.
Immaginate di sparare luce su ogni pixel sullo schermo, ecco che a questo punto la situazione risulta troppo impegnativo dal punto di vista computazionale anche per un semplice render offline che calcola le scene nel corso di diversi minuti o ore (ed è così che si generano i migliori film con la più importante computer grafica). Traslate questa complessità del Full Ray Tracing (Path Tracing) in un gioco dove tutto è in real time, la fritta è fatta. Per questa complessità di calcolo, in Ray Tracing o Path Tracing, il DLSS diventa necessario in particolare su notebook dove le risorse di potenza sono limitate dal form factor.
Sparare luce come se fosse il mondo reale su ogni singolo pixel e farla reagire come se fosse vera in base a condizioni del materiale, condizioni atmosferiche ed ogni altra variabile in game presenta non solo dei problemi in termini di prestazioni ma in alcuni casi anche di qualità d’immagine con del rumore che potrebbe presentarsi in alcuni ambiti.
La nuova versione del Deep Learning Super Sampling 3.5 (DLSS 3.5) è una tecnica di rendering assistita da Intelligenza Artificiale (AI) in grado di migliorare sensibilmente il frame rate di un titolo senza rinunciare a Ray tracing e dettagli massimi. Si tratta di un processo molto complicato, con i Tensor Core di quarta generazione e gli RT Core di terza generazione la RTX 4080 mobile è in grado girare di un gioco in 2K (o in alcuni casi anche in 4K) con dettagli maxati e Ray tracing aumentando considerevolmente il numero di fps.
Dal punto di vista software, DLSS 3.5 è costituito da più parti: Super Resolution ricostruisce in modo intelligente immagini ad alta risoluzione da input a bassa risoluzione, il Frame Generation che utilizza l’IA per generare interamente nuovi frame, con NVIDIA Reflex è integrato per ridurre la latenza di input e aumentare la reattività. L’asso della manica di NVIDIA è sempre l’AI che interviene anche per la novità del DLSS 3.5, il Ray Reconstruction. La Ray Reconstruction fa parte di un render neurale potenziato basato sull’intelligenza artificiale che migliora la qualità delle immagini ray tracing sostituendo il denoiser Hand-Tuned con con una rete AI addestrata dai supercomputer NVIDIA.
L’addestramento avviene utilizzando immagini renderizzate offline (richiedono molta più potenza di calcolo) in questo modo la Ray Reconstruction riconosce i modelli di illuminazione dai dati di training, come quello dell’illuminazione globale o dell’occlusione ambientale e li ricrea nel gioco in real time attraverso i Tensor Core, gli RT Core e Shader Core.
Va sottolineato che il DLSS 3.5 è fondamentale su un portatile. Ancor più difficile notare una perdita di qualità (che non c’è più come analizzato nel nostro focus) visto che hanno una densità di pixel maggiore rispetto alle diagonali grandi dei monitor pc e quel piccolo calo di qualità dovuto al DLSS nei giochi, è veramente impossibile da notare. In più, il Frame Generation può essere attivato anche indipendentemente dal DLSS che in ogni caso, scarica del lavoro alla CPU, abbassa ancor di più i consumi e temperature, è un must have per un notebook gaming.
MSI Vector 17 HX: la GeForce RTX 4080 spinge tantissimo
L’MSI Vector 17 HX è una macchina studiata fin nei minimi dettagli per far spingere al massimo la GeForce RTX 4080, lo fa con il supporto del Core i9 14900HX velocissimo e soprattutto come già detto, con un sistema di dissipazione che gli consente di non essere mai troppo spinto con le temperature sulla GPU.
Nel concreto, testare la RTX 4080 mobile in rasterizzazione in 1600p (display di questo MSI) è un gioco da ragazzi, anche in 4K non se la cava male, per metterla realmente sotto stress serve il Ray tracing o addirittura il Path tracing. Ed anche in questo caso, generalizzando, la RTX 4080 su notebook è la GPU perfetta per il 2K con Ray tracing attivo. Anche quei macigni di Alan Wake 2 DLC con Path tracing e Cyberpunk 2077 in Ray tracing Ultra in 2K vanno alla grande. Agilmente oltre i 60 fps per Alan Wake 2 in Path tracing che sono un dato quasi spacca mascella per le considerazioni fatte su in merito alla complessità del calcolo in Path tracing, qualsiasi altra impostazione in ray tracing o rasterizzazione è troppo semplice da gestire. Per dare un esempio delle impostazioni di Ray tracing Ultra (non path tracing) il solito Cyberpunk 2077 è sempre il benchmark di settore, si va oltre i 102 fps. Ovviamente tutto con DLSS attivo e Frame gen.
Abbiamo preso come esempio due titoli durissimi in termini di grafica ed utilizzo del Ray tracing/Path tracing come Cyberpunk 2077 ed il nuovo DLC di Alan Wake 2, per dare un cotesto di prestazioni minime garantite, meno di quei numeri lì, non si scende facilmente, al massimo si va facilmente su con titoli più leggeri o con impostazioni più conservative.
L’MSI Vector 17 HX con GeForce RTX 4080 divora tutti i titoli che gli abbiamo dato in pasto. Si deve essere proprio cattivi per attivare il Path tracing su un laptop e lo abbiamo fatto con Alan Wake 2 e comunque la giocabilità resta assolutamente godibile. Questo significa coprire tutte le esigenze di possibile gamer, dal titolo maxato al massimo per una grafica fuori di testa fino al titolo leggero in eSport per avere un numero enorme di fps per maxare il display a 240 Hz. Leggi la recensione della RTX 4080 desktop.
Il gaming non è marketing: questi numeri non li raggiunge nessuno
Dopo aver dato uno sguardo al come andrebbe costruito un notebook da gaming con MSI Vector 17 HX, dopo aver sviscerato quando è difficile gestire un calcolo in Ray tracing e quanto lo sarà ancor di più in Path tracing, le conclusioni sono ovvie. Nel mondo del gaming l’AI è diventata fondamentale e nessuno, ripetiamo, nessuno, è all’avanguardia come NVIDIA.
Se si cerca un vero notebook gaming che possa rispondere a qualsiasi tipo di esigenza attuale come un gioco leggero ma con un numero folle di fps o un Tripla A super maxato per godersi lo storytelling con il massimo dell’immersione, è necessario puntare ad un laptop con una GeForce RTX.
Nonostante altri competitors, a parole, si dicono pronti con upscaling basato su AI, la diffusione è bassissima se non inesistente. Il DLSS invece è dovunque. Rafforzando, se un titolo al lancio si presenta senza DLSS è una grandissima pecca ed ormai tutte le case di sviluppo lo hanno capito. Sicuramente il tempo e l’avanzamento delle tecnologie ci permetterà di ridurre sempre di più le dimensioni e le richieste energetiche di un notebook gaming, già oggi siamo ad un buonissimo livello ma è impossibile pensare che le promesse di alcuni player di avere un laptop sottile e leggero in grado di essere comparabile una macchina da gaming, ad oggi, siano vere. Non è così, parlano i numeri e parla l’esperienza d’uso.
Se al giorno d’oggi volete una macchina in grado di non farvi pensare a nulla, di avviare un gioco, qualsiasi esso sia, ed avere un’esperienza premium non c’è altra scelta da fare: affidarsi ad un notebook con GeForce RTX. Con enorme probabilità, sarà così anche nei prossimi anni. Sempre in attesa di essere smentiti ma con dati alla mano, non a chiacchiere.
I migliori notebook MSI di Luglio 2024: divisi per fascia di prezzo ed aggiornati ogni mese-
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