Chi è appassionato di PC gaming, ma anche chi bazzica sporadicamente questo settore per passare il tempo libero, avrà sicuramente già risposto senza alcun dubbio al quesito che abbiamo scelto come titolo di questo approfondimento. Nel 2024 possiamo dire che l’evoluzione dei giochi per PC ha raggiunto livelli quasi impensabili rispetto a dieci o quindici anni fa, trainando inevitabilmente tutta l’industria del settore, compreso il prezioso mercato dell’hardware. Alcune scuole di pensiero affermano anche il contrario, ma lasciando da parte questa diatriba non si può negare che la tecnologia che muove i giochi per PC di ultima generazione (vedi software) richiede a oggi risorse hardware non indifferenti, quantomeno per avere risultati apprezzabili o, se preferite, un’esperienza utente nei giochi degna di questo nome.

Il mercato delle schede grafiche consumer, che a sua volta comprende GPU dedicate, GPU integrate e GPU esterne, si è evoluto di pari passo (a volte anche oltre) e con i prodotti di ultima generazione permette di poter godere appieno degli effetti realistici che i titoli più recenti possono offrire, senza dimenticare il supporto per i monitor top di gamma ad alto refresh-rate e risoluzioni anche oltre il 4K.

In questo approfondimento di oggi non vogliamo rispondere alla domanda riportata in apertura, questo perché la risposta è abbastanza scontata e a oggi le schede video dedicate top di gamma (vedi una GeForce RTX 4090 o Radeon RX 7900 XTX) offrono prestazioni tali (oltre che consumi) che nessun chip grafico integrato può garantire. Quello che invece ci interessa capire, è se avendo a disposizione un budget molto limitato possiamo provare a giocare in modo decente con una GPU integrata di nuova generazione, per intenderci senza dover rinunciare del tutto alla qualità o al frame-rate (senza pretendere miracoli però).

PC Gaming: GPU dedicata vs GPU integrata, una sfida impossibile?

AMD Radeon 780m

Per i puristi del caso, nominare il termine GPU integrata abbinata al gaming potrebbe essere quasi un’eresia, in particolare se parliamo di gamer esigenti che, ormai per abitudine, pretendono prestazioni al top in quanto a frame-rate, risoluzione in gioco e livello di dettagli. Al contrario, c’è un’ampia fascia di utenza che invece non ha particolari esigenze, relegando il PC gaming a un hobby sporadico, o ancora, non dimentichiamo chi ha pochi fondi da investire su una build gaming costosa o comunque dotata di scheda video dedicata (il componente che fa lievitare il prezzo sostanzialmente).

Come da premessa, non siamo qui per uno scontro tra GPU dedicata e GPU integrata, già persa in partenza visto cosa possono fare le ultime soluzioni con GPU dedicata AMD, NVIDIA e Intel; piuttosto vogliamo capire quanto possiamo spremere una GPU integrata, considerando uno scenario utente come detto non particolarmente esigente e, di conseguenza, focalizzandoci soprattutto sul gaming a bassa risoluzione e dettagli. Prima di fare questo facciamo però un breve recap sulle schede grafiche integrate, quantomeno per valutare l’evoluzione degli ultimi anni in relazione alla situazione attuale.

Le schede grafiche integrate, che ci crediate o no, rappresentano la maggior parte degli esemplari di processori grafici attualmente in circolazione, un fenomeno che va avanti da almeno due decenni e non mostra particolari segnali di cedimento. Quando parliamo di scheda video integrata ci riferiamo appunto alle GPU integrate (iGPU) direttamente nel processore (APU o SoC aggiungiamo), sia esso AMD, Intel, NVIDIA, Apple o Qualcomm. Rimanendo in ambito consumer, ricordiamo che le iGPU non sono state sempre integrate nella CPU e prima venivano collocate nel chipset della scheda madre; in questo ambito Intel aveva è ha ancora la leadership di settore, con milioni di unità vendute che dagli anni 2000 continuano a girare sulla maggioranza dei sistemi sparsi per il globo.

Vista la loro natura, l’evoluzione tecnico-prestazionale delle schede grafiche integrate è stata più lenta rispetto a quelle dedicate. I primi modelli avevano prestazioni molto limitate e si potevano adoperare giusto per le operazioni di visualizzazione base con poche altre opzioni; una seconda generazione di chip grafici integrati è stata invece ottimizzata per permettere di gestire le applicazioni quotidiane e ambiti come navigazione web e produttività di base (vedi office e similari). Arrivando ai giorni nostri, le ultime iGPU integrate hanno raggiunto livelli prestazionali notevoli, tanto da permettere all’utente di cimentarsi nel gaming a 1080P senza rinunciare troppo ai dettagli (in base al titolo) arrivando a supportare anche le operazioni ray-tracing con le più recenti opzioni fornite da AMD con prodotti come la Radeon 780M integrata sui Ryzen 7000/8000 mobile e desktop.

Attualmente la sfida è tra AMD e Intel (Core Ultra – Arc 4/8 core Xe), con quest’ultima che prestazionalmente insegue, recuperando terreno, ma come detto continuando a dominare in fatto di market-share. Prestazioni a parte, che non si possono discutere, l’utente che per motivi economici è costretto a ripiegare su una soluzione grafica integrata su APU/CPU o SoC, si mette in condizione di risparmiare non solo sulla scheda video ma sull’intero sistema, aggiungendo a questo il taglio di costi in ottica consumi e bolletta elettrica.

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GPU integrate: AMD detiene lo scettro prestazionale con la Radeon 780M

Se Intel è stata tra i precursori nel settore delle GPU integrate, AMD è sicuramente tra le prime aziende ad aver contribuito all’evoluzione tecnica di questo segmento di mercato, soprattutto negli ultimi 5-6 anni. La pietra miliare che ha dato una svolta al settore delle GPU integrate è stata senza dubbio AMD Radeon Vega 8, utilizzata da AMD su moltissimi modelli di CPU e APU, nonché molto apprezzata dai casual gamer per il livello prestazionale offerto. Da allora, l’azienda californiana ha continuato ad alzare ulteriormente l’asticella prestazionale, arrivando alle soluzioni Radeon 600M e, con le ultime generazioni di chip desktop e mobile Zen4, alla più potente serie Radeon 700M.

In dotazione su diversi modelli serie Ryzen 7000 e Ryzen 8000, la gamma di chip grafici Radeon 700M può contare sulla più recente architettura GPU AMD RDNA3 che, oltre a garantire un incremento delle prestazioni assolute in ambito gaming, offre supporto per tecnologie di ultima generazione come il ray-tracing, AMD FSR (FidelityFX Super Resolution), AFMF (AMD Fuild Motion Frames) e molte altre funzionalità di nuova generazione offerte da AMD.

Radeon 780M

Il riferimento in questo contesto è senza dubbio la Radeon 780M, modello di punta che ritroviamo sui processori notebook (o mini PC) di fascia top AMD, nonché sulle più recenti APU desktop Ryzen 8000G come il Ryzen 8700G, un vero gioiellino da questo punto di vista insieme al Ryzen 9 7940HS che vanta la variante più spinta in frequenza di questo chip, ovvero 2,8 GHz.

Ma vediamo nel dettaglio le caratteristiche tecniche dettagliate di AMD Radeon 780M:

  • GPU AMD Phoenix, Navi III IGP
  • Architettura RDNA3
  • Nodo produttivo TSMC 4 nm
  • Transistor ~25,4 miliardi
  • Interfaccia PCI-E 4.0 x8
  • Compute Unit 12
  • Stream Processor 768
  • Ray Accelerator 12
  • Cache L2 2 MB
  • Frequenza base 800 MHz
  • Frequenza Boost 2,7-2,8 GHz
  • Memoria condivisa
  • Prestazioni FP32 ~8,3 TFLOPS
  • Supporto DirectX 12 Ultimate 12_2, OpenGL 4.6, OpenCL 2.1, Vulkan 1.3, Shader Model 6.7
  • TDP 15 watt

Prestazioni nei giochi: cosa possiamo ottenere spremendo al massimo una GPU integrata

GeForce RTX 4060 Cyberpunk 2077

Giunti a questo punto, avrete capito che per arrivare a qualche dato concreto sull’argomento di oggi ci serviremo proprio della AMD Radeon 780M, in questo caso la variante più spinta che ritroviamo sul Ryzen 9 7940HS, caratterizzata da una frequenza boost di 2,8 GHz. Riprendendo il filo conduttore iniziale, ribadiamo nuovamente che da una scheda grafica integrata non possiamo aspettarci miracoli per risoluzione e livello di dettagli; tuttavia, la proposta di AMD con l’insieme di caratteristiche e tecnologie proprietarie di ultima generazione, ci spingono a essere più esigenti del solito.

La possibilità di sfruttare tecniche come AMD FSR e AFMF per aumentare il frame-rate non fa che consolidare questa metodologia, portandoci a testare la Radeon 780M in diversi scenari con una risoluzione del display pari a 1080P e dettagli in gioco variabili in base al titolo adoperato. Per l’occasione sfruttiamo una piattaforma con Ryzen 9 7940HS, abbinato a 32 GB di RAM DDR5 e un SSD PCI-E 4.0 da 2 TB. A seguire trovate la suite di giochi che abbiamo testato con le varie impostazioni di sistema e le prestazioni espresse in FPS medi.

  • Final Fantasy XV – 1080P Standard – 85 FPS
  • CSGO – 1080P Alto – 132 FPS
  • GTA5 – 1080P Alto – 101 FPS
  • Hitman 3 – 1080 medio (FSR Bilanciato) – 57 FPS
  • Doom Eternal – 1080P Medio – 86 FPS
  • Forza Horizon 5 – 1080P Alto – 88 FPS
  • F1 2022 – 1080P Medio (FSR Bilanciato) – 88 FPS
  • Horizon Zero Dawn – 1080P Preset Favor – 72 FPS
  • Call of Duty Modern Warfare – 1080P Preset suggeriti (FSR Performance) – 110 FPS
  • CyberPunk 2077 – 1080P Medio-basso (FSR PERFORMANCE – RTX OFF) – 72 FPS
  • Alan Wake 2 – 1080P Medio-basso (FSR Bilanciato – RTX OFF) – 41 FPS

Tenendo presente che a oggi il gaming a 720P su PC è ritenuto da molti superato, ci siamo focalizzati solo sulla risoluzione Full-HD 1.920 x 1.080 pixel in quanto rappresenta senza dubbio il punto di ingresso per chi si avvicina al PC gaming nel 2024, magari anche con un monitor economico. Un’altra considerazione va fatta forzatamente sulla piattaforma presa in esame nei nostri test che, se analizzata bene, probabilmente non sposa al meglio l’aggettivo “economico”, soprattutto perché siamo di fronte a una APU che può trovare posto solo su un notebook top o mini PC di fascia alta (almeno per ora).

Nel nostro caso però, quello che vogliamo evidenziare sono le doti della GPU Radeon 780M, un chip grafico che troviamo in dotazione anche alle più recenti APU AMD Ryzen 8000G AM5, con la possibilità quindi di assemblare un sistema desktop di pari livello o superiore senza schede video dedicata, al contempo senza compromessi di spazio, temperature e soprattutto senza sottostare alle “regole” del design di un prodotto preassemblato (sia notebook che mini PC).

Detto questo, nei giochi presi in esame non abbiamo lasciato nulla al caso, o meglio, abbiamo adoperato dove necessario tutte le tecnologie e funzionalità messe a disposizione da AMD per incrementare le prestazioni. Da questo punto di vista, il nuovo pannello di controllo Adrenalin offre numerose possibilità di personalizzazione e ottimizzazioni automatiche nei giochi, sia con FSR (dove supportato) che con il più recente AFMF. I risultati che siamo riusciti a ottenere, anche con un occhio ai settaggi ottimali, sono a nostro avviso molto positivi considerando che siamo sempre e comunque davanti a una GPU integrata nel processore che in gaming consuma nel peggiore dei casi massimo una sessantina di watt.

Considerazioni

Al termine di questa ulteriore tornata di test, che conferma un trend destinato ormai solo a migliorare, possiamo affermare senza problemi che nel 2024 è finalmente possibile cimentarsi nel PC gaming anche con una GPU integrata, a patto ovviamente di avere a disposizione un chip valido come può essere la Radeon 780M scelta per l’occasione. L’utilizzo del termine “cimentarsi” non è casuale in quanto è palese che, in base ai titoli scelti, l’utente dovrà trovare sempre il miglior compromesso per il livello di dettagli più consono alla GPU, in modo da ottenere un frame-rate dignitoso per un’esperienza quantomeno piacevole.

Allo stesso tempo c’è da dire che i risultati ottenibili da un chip come Radeon 780M sono molto legati al supporto di tecnologie AMD come FSR e AFMF, decisive soprattutto nei giochi più recenti ed esigenti come un Cyberpunk 2077 o Alan Wake 2 (lo stesso può dirsi delle soluzioni Intel con la tecnologia XeSS). Non si può negare che una GPU dedicata, anche di fascia medio-bassa e di vecchia di qualche generazione, garantisca prestazioni raster superiori a un chip integrato; al contempo però è anche vero che i casual gamer che non hanno particolari esigenze, magari giocando a titoli poco impegnativi su display a 1080P, possono farlo senza problemi con una soluzione del genere, che sia AMD o Intel poco importa.

La sfida tra le due aziende nel segmento delle GPU integrate va avanti, apparentemente meno importante di quella in corso nel segmento dei processori, ma in realtà decisiva se guardiamo ai trend di mercato che riguardano i notebook e i sistemi a basso consumo come i mini PC (ma non solo). AMD per il momento riesce a offrire le migliori prestazioni possibili in questo contesto, ma Intel non sembra voler mollare la presa e già con i processori Intel Core Ultra ha dato una svolta alle proprio schede grafiche integrate, decisamente migliorate grazie al porting dell’architettura Arc Alchemist sui chip di nuova generazione.

Tornando in chiusura all’interrogativo che ha scaturito questo approfondimento, la risposta che viene fuori dai nostri test è un NI. Tutto come al solito deve sposare le esigenze dell’utente finale; in questo caso è evidente che una GPU integrata del genere può accontentare i casual gamer o chi gioca solo per passare il tempo, ma non pensiamo minimamente di andare oltre quello che abbiamo visto nei benchmark per risoluzione o dettagli, in quel caso vi dovete affidare a una schede video dedicata.

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