Come ben sapete, dal 2017 al 2018 vi è stata una modifica sostanziale nell’offerta che Sky ha proposto a coloro che sono abbonati al pacchetto Calcio. Con i nuovi bandi della Serie A infatti, Sky ha perso il diritto di trasmettere tutte le 10 partite del campionato (ora ne trasmette solo 7 con le rimanenti 3 proposte da DAZN). Con Per questo motivo, l’AGCOM ha ordinato a Sky di concedere agli abbonati Calcio già da prima dell’inizio del campionato di Serie A di poter “recedere senza costi di disattivazione né penali, anche in caso di offerte promozionali”,
Ciò che viene contestato all’oramai ex azienda di Murdoch, sia in maniera informale dai clienti che in maniera formale, è che “l’invarianza del costo dell’abbonamento di SKY nonostante la riduzione delle partite di Serie A rispetto alla stagione precedente e la mancata applicazione dell’articolo 70, comma 4, del Codice” relativa al diritto di recesso senza costi di disattivazione né penali in caso di modifiche unilaterali di contratto.
Il tutto si è fatto ancora più paradossale considerando che il colosso del satellite non offre tutte le partite di Champions League ed Europa League agli abbonati Calcio e, tra l’altro, le partite della Premier League e della Bundesliga sono legate al pacchetto Sport.
Insomma, per farla breve, entro 30 giorni dalla notifica del provvedimento AGCOM, Sky dovrà informare puntualmente sulla clientela di ogni diritto.
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