C’è un enorme elefante nella stanza, quando si parla di Apple, Mac e gaming: l’azienda di Cupertino ha sempre avuto come target dei suoi prodotti di fascia alta un’utenza professionale, che utilizza portatili, desktop e workstation come strumenti di lavoro, e non di intrattenimento ludico.

L’interesse e il giro d’affari che sono prosperati intorno agli Esports è un fenomeno universalmente riconosciuto, con una crescita a due cifre costante, anno dopo anno, per gli ultimi dieci anni. C’è che preme per includere gli Esports tra le discipline olimpiche, con valide argomentazioni a favore o sfavore di questa proposta, ma non è qui la sede per discuterne. Quello che conta è che il fenomeno Esports non è da sottovalutare, e Apple sicuramente non se ne starà con le mani in mano su di una mancata possibilità di introito.

La dedizione di Apple al mondo del gaming ha avuto un chiaro segnale con l’introduzione di Apple Arcade quest’anno, ma la domanda che tutti si pongono è: può Apple entrare a testa bassa nel mercato del gaming professionale, di fascia alta, con la sua linea di prodotti Mac?

Un Mac dedicato ai gamer professionisti

A quanto pare, una nuova indiscrezione proveniente da Taiwan suggerisce che Apple stia programmando il rilascio di un dispositivo Mac di fascia alta incentrato sugli utenti che praticano e-sports per il prossimo anno, con un prezzo elevato ma tutto sommato quasi “economico”, passateci il termine, considerando le cifre stratosferiche con cui i prodotti di fascia alta vengono proposti. Il nuovo Mac Pro ad esempio, in configurazione top, può arrivare a costare oltre 50.000 euro: il prezzo di partenza per questo Mac da “gaming” potrebbe aggirarsi intorno ai 5.000 dollari.

Sempre seguendo le indiscrezioni, si esclude la possibilità per un MacBook Pro “Gaming”, dato che i problemi tecnici legati alla costruzione di un dispositivo del genere sarebbero troppi per l’azienda, andando a snaturare la natura della linea MacBook: portatili leggeri e sottili, dotati di hardware potente e dal design minimale.

Inoltre, una delle caratteristiche che più di tutte fa la differenza tra un setup “normale” ed uno da “gaming” è avere uno schermo ad alta frequenza che consenta ai gamer professionisti di poter avere un vantaggio reale in termini competitivi. Il nuovo MacBook Pro 16″ è dotato di un ottimo pannello IPS, ma purtroppo il refresh rate non va oltre i 60Hz, troppo pochi per poter essere appetibile nel mondo degli e-sports.

La soluzione potrebbe quindi essere un dispositivo AIO, All-in-One, con un ampio display per il gaming e un refresh rate elevato. Una sorta di iMac, ma con focus sul gaming, e la possibilità di espandere o sostituire la configurazione hardware così da mantenere un valore considerevole anche sul lungo periodo rubando soluzioni modulari al nuovo Mac Pro, piuttosto che utilizzare tantissime componenti saldate direttamente come è pratica usuale di Apple per i prodotti consumer.

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Il problema del gaming su Mac

Ci sono due problemi da affrontare quando si parla di gaming su Mac, uno legato all’hardware e l’altro al software.

Partiamo da quello che più facilmente è risolvibile, se non altro con un grosso impegno ed incentivo da parte di Apple nello stimolare la community di sviluppatori di videogames: la libreria di giochi disponibili per macOS è enormemente limitata, rispetto a quella disponibili per il mercato PC Windows.

Steam ci ha messo una pezza, consentendo a tantissimi titoli di essere giocati sia su Linux che su macOS, ma ciò non basta: la stragrande maggioranza dei titoli AAA non viene mai realizzata in versione per macOS, e la ragione è duplice. Da una parte, l’utenza a cui storicamente si è rivolta Apple per la sua linea di prodotti professionali Mac, iMac e MacBook è quella professionale, ovvero persone che con questi dispositivi ci lavorano.

Apple e l’esclusiva con AMD…

Dall’altra parte, la pressoché esclusiva che Apple ha con AMD, con le schede video adottate che vengono selezionate per essere sfruttate da carichi di lavoro pensati per software professionali, e che non sono sviluppate con il gaming come applicazione primaria. Se Apple integrasse schede video AMD per il gaming, o aprisse la possibilità alle schede Nvidia, magari con la possibilità di scelta tra le due, per un Mac da gaming, allora le cose diventerebbero immediatamente molto interessanti.

Gli esperti del settore ritengono che, a fronte del costo di un prodotto simile, i margini di profitto sarebbero sicuramente positivi, considerando la crescita dell’industria che gira intorno agli Esports negli ultimi anni. Purtroppo, come sempre, vi ricordiamo che queste indiscrezioni vanno prese con le giuste precauzioni, per cui seppur l’idea di un Mac destinato al settore gaming sia attraente, potrebbe essere semplicemente un’idea che non verrà mai realizzata realmente.