Citata in giudizio nel 2018, Nintendo ora è stata prosciolta dalle accuse mosse dal Consiglio dei Consumatori della Norvegia. Secondo la corte Europea, Nintendo potrà continuare la pratica nel suo eShop di non rimborsare i preordini digitali.
È una brutta notizia per tutti i fan di Nintendo, dopo che l’azienda era stata citata in giudizio non solo dal consiglio norvegese, ma anche dall‘Autorità a Garanzia dei Consumatori Tedesca (VZVB). PressFire fa sapere che l’autorità tedesca ha chiesto di appellarsi alla decisione, decisa ad andare fino in fondo alla questione.
È risaputo che Nintendo non offre rimborsi per i preordini digitali effettuati sul proprio store. Per la compagnia, ogni decisione di acquisto è finale, per cui non è tenuta a rimborsare alcunché. La stessa policy viene attuata anche negli Stati Uniti, anche se inusuale nel mercato: ad oggi Nintendo è l’unica azienda che produce console ad impedire il rimborso sui preordini digitali.
Secondo il Consiglio dei Consumatori, la politica di Nintendo è in netto contrasto con le leggi Europee, ed in particolare la Direttiva sui Diritti dei Consumatori dell’Unione Europea, secondo la quale gli utenti devono essere in grado di cancellare ordini online e ricevere rimborsi.
Nintendo, già contattata nel 2018 quando venne formulata formalmente l’accusa, dichiarò alla testata Polygon che il suo eShop in Europa è “pienamente in accordo con la legislazione Europea riguardo i diritti dei consumatori.“
Se siete possessori di Nintendo Switch, in attesa della futura decisione della corte Europea, potete dare uno sguardo ai migliori giochi del 2020 sulla console portatile dell’azienda.
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