Quanti di voi si ricordano di Gameboy Advance SP, la prima console di tipo “flip” di Nintendo, commercializzata nei primi anni 2000 e il cui design è stato ripreso, migliorandolo, da Nintendo DS prima e Nintendo 3DS in seguito. Se volete provare di nuovo l’emozione di una console di questo tipo, e amate il retrogaming, oggi vi parliamo di ANBERNIC RG35XXSP, una console da gioco dal prezzo strepitoso che ricorda da vicino la soluzione targata Nintendo, ma con un sacco di funzioni in più.

Dopo averla utilizzata per buona parte di questa estate, è giunto finalmente il momento di parlarvene nella nostra recensione completa.

La scheda tecnica

ANBERNIC RG35XXSP

ANBERNIC RG35XXSP nasce allo scopo di emulare una grande quantità di console del passato, non certo quelle più recenti, e per farlo si affida a una scheda tecnica che non sembra un granché ma che in realtà è più che sufficiente per gestire tutto senza alcun problema. Le dimensioni compatte, 89 x 85 x 27 millimetri da chiusa e 160 x 85 x 27 millimetri da aperta, con un peso di 192 grammi, hanno costretto il produttore a utilizzare uno schermo decisamente compatto ma che, nell’uso di tutti i giorni, non è assolutamente da buttare.

Il pannello è di tipo IPS da 3,5 pollici con una risoluzione di 640 x 480 pixel (giusto per fare un confronto è esattamente il doppio di quella di iPhone 3G, il primo iPhone commercializzato in Italia circa 16 anni fa. Oggi può sembrare una risoluzione esageratamente bassa, ma visto che lo scopo è quello di farci girare titoli di decine di anni fa, è la scelta più intelligente per mantenere l’aspetto dei giochi originali.

Il chipset utilizzato è un Allwinner H700, dotato di una CPU quad core a 1,5 GHz (con 4 core Cortex-A53) e GPU ARM Mali-G31 MP2, con 1 GB di RAM LPDDR4 e una microSD da 64 GB su cui è presente un sistema operativo Linux a 64 bit e nel quale archiviare anche le ROM. È inoltre presente un secondo slot per microSD con una capacità massima di 512 GB, utili per alloggiare giochi ma anche video e musica.

ANBERNIC RG35XXSP

La console dispone di uno speaker di buona qualità, motore di vibrazione per un’esperienza di gioco immersiva e una batteria da 3.300 mAh che permette di giocare per almeno 8 ore consecutive prima di doverla ricaricare. Dispone di connettività WiFi, anche a 5 GHZ, per collegarsi a un’altra console e sfidare gli amici, e Bluetooth 4.2 che consente, ad esempio, di collegare un controller esterno.

Va comunque detto che la dotazione di tasti è molto ampia, con una croce digitale e quattro tasti azione sul frontale, oltre ai tasti Select, Start e Menu, un bilanciere sul lato sinistro per la regolazione del volume, pulsante di accensione e pulsante di reset sul lato destro e quattro pulsanti dorsali . Nella parte inferiore sono presenti i due slot microSD e una presa da 3,5 millimetri per le cuffie, così da soddisfare le necessità di chiunque.

Sono inoltre presenti alcuni magneti che aiutano a tenere perfettamente chiuso lo schermo quando la console non è in uso, mentre un chip si occupa di rilevare l’apertura e la chiusura dello schermo, per accendere e spegnere automaticamente la console quando serve, per ottimizzare i consumi.

Prestazioni soddisfacenti

La distribuzione Linux installata include ben 21 emulatori, che elenchiamo di seguito:

  • PSP
  • PlayStation
  • Vertical Arcade
  • CPS1 (Capcom Play System 1)
  • CPS2 (Capcom Play System 2)
  • CPS3 (Capcom Play System 3)
  • NeoGeo
  • FinalBurn Neo
  • MAME
  • GameBoy Advance
  • NES (Nintendo Entertainment System)
  • SNES (Super Nintendo Entertainment System)
  • SMS (Sega Master System)
  • MD (Sega Mega Drive)
  • Sega32X
  • GameBoy Color
  • GameBoy
  • PCE (PC Engine)
  • NGPC (Neo Geo Pocket Color)
  • GameGear
  • WSC (Wonder Swan Color)

Una varietà davvero ampia, con diverse migliaia di ROM già presenti sulla scheda microSD (sono quasi 5.000), con gli emulatori più amati come MAME, SNES, GBA e altri che hanno una media di 3-400 ROM ciascuno. Nulla vieta, ovviamente, di procurarsi altre ROM, anche se entriamo in quella zona grigia di cui vi parliamo tra poco.

Con una CPU quad core, e 1 GB di memoria, le prestazioni sono quasi sempre ottimali, soprattutto per le piattaforme più datate. Abbiamo notato qualche sporadico rallentamento sono con l’emulatore di PSP, e solo con un paio di titoli. Nel complesso comunque l’audio è riprodotto bene, e l’altoparlante integrato fa la sua parte senza problemi, e lo schermo ha una risoluzione sufficientemente elevata per riprodurre al meglio, senza alcuna esitazione qualsiasi titolo, anche quelli realizzati con una risoluzione inferiore.

L’autonomia è decisamente elevata, il produttore dichiara circa 8 ore ma siamo riusciti a raggiungere senza particolari problemi le 10 ore utilizzando i titoli meno esigenti e le cuffie con filo. L’ergonomia è ottimale, il peso contenuto permette di utilizzare questa console anche per un paio d’ore senza stancarsi particolarmente e il posizionamento dei tasti è decisamente ottimale. Anche i tasti dorsali sono facilmente raggiungibili e offrono la giusta resistenza.

Un plauso infine per l’assemblaggio: pur essendo interamente realizzata in plastica, ANBERNIC RG35XXSP non scricchiola, la cerniera è sempre fluida e i tasti realizzato con un materiale rigido ma decisamente confortevole, che garantisce una maggiore durabilità rispetto ai tasti in gomma di molti modelli concorrenti.

La zona grigia

Quello degli emulatori è un ambiente indubbiamente border line, dove il limite tra legalità e illegalità è difficile da individuare. Se per i titoli più vecchi, come quelli emulati da sistemi come MAME, è facile parlare di abandonware, per cui nessuno verrà mai a chiedervi conto, per i titoli più recenti ci sono ancora i copyright validi, e la “scusa” della copia di backup è difficile da utilizzare.

Se volete rimanere sicuramente nella legalità non dovreste utilizzare alcun emulatore, a meno che non possediate una copia fisica (cartuccia, CD/DVD, scheda elettronica) del titolo originale, e così sareste abbastanza tranquilli. Va altresì detto che difficilmente qualcuno verrà a controllare se possedete i giochi di cui utilizzate le ROM. E la parte più difficile, e rischiosa, è quella di procurarsi in Rete le ROM, visto che pian piano i siti più conosciuti stanno chiudendo.

È vero che nella microSD fornita con la console trovate qualche migliaio di giochi, anche se ci sono numerose assenze importanti alle quali potrete ovviare con qualche ricerca in Rete, più o meno semplice da portare a termine.

In conclusione

La console ANBERNIC RG35XXSP ci ha decisamente convinti, soprattutto per il suo design che ci ha ricordato una console che abbiamo apprezzato a suo tempo. L’emulazione è sempre un territorio di non facile interpretazione, ma le possibilità offerte da questa console sono tantissime e sapranno regalarvi centinaia di ore di divertimento, in qualsiasi momento della giornata. Al prezzo attuale poi è quasi una pazzia non acquistarla.

Pro:

    • tascabile e leggera
    • ottima autonomia
    • supporta numerosi emulatori

Contro:

    Voto finale:

    8.9