Secondo un report di Digitimes, Apple avrebbe intenzione di includere la tecnologia Sensor-Shift sui prossimi iPhone 12 di fascia alta, che saranno disponibili nel 2020. Finora tutti gli smartphone dell’azienda sono stati realizzati con la tecnologia della stabilizzazione ottica dell’immagine, e non sempre su tutte le lenti disponibili: sui nuovi iPhone 11, ad esempio, la lente grandangolare non è dotata di stabilizzazione ottica.
Il prossimo anno potrebbero essere presentati fino a quattro modelli di iPhone 12: Apple potrebbe decidere di dotare solo i modelli di fascia alta delle feature più innovative, come ad esempio la connettività 5G, o in questo caso la stabilizzazione d’immagine Sensor-Shift.
Stabilizzazione ottica (OIS) vs Sensor-Shift: quali sono le differenze
La stabilizzazione ottica dell’immagine è una tecnologia che è basata sull’ottica delle lenti: sono gli elementi stessi della lente a muoversi all’interno, per compensare adeguatamente qualsiasi tipo di scossone/rollio della fotocamera, nel nostro caso dello smartphone.
Utilizzando la tecnologia Sensor-Shift l’immagine viene stabilizzata attraverso un controllo diretto del sensore di immagine. È lo stesso sensore all’interno a compensare qualsiasi tipo di movimento esterno.
Ogni tecnologia ha dei suoi pro e contro, ma questi sono molto più evidenti quando consideriamo fotocamere moderne, dotate di lenti intercambiabili, che possono o non essere dotate di stabilizzazione ottica. Molti brand, per prodotti di fascia alta, propongono ad esempio sia corpi fotocamera dotati di stabilizzazione Sensor-Shift (sul sensore) che ottica (per le proprie lenti). La combinazione di questi due fattori consente di compensare in modo efficace effetti indesiderati come scatti mossi, o di essere utilizzata per avere vantaggi in condizioni difficili, ad esempio con scarsa illuminazione ambientale.
Non sappiamo se un metodo sia superiore all’altro all’atto pratico, quindi dovremo attendere i prossimi iPhone 12 per poter trarre conclusioni che abbiano significato in termini qualitativi e quantitativi. Magari la differente tecnologia utilizzata non ha vantaggi rispetto alla stabilizzazione ottica, ma Apple ha solo bisogno di cambiare le parti interne dei suoi dispositivi, per motivi legati allo spazio disponibile o al costo.
Entrambi sono due validi motivi: i prossimi iPhone 12 dovrebbero essere dotati di tecnologia 5G, che all’atto pratico ruba più spazio e costa di più rispetto all’attuale generazione di smartphone 4G/LTE. Apple sta infatti lavorando intensamente con Qualcomm per poter implementare in tempi brevi un modem completamente compatibile con lo spettro di frequenze degli operatori degli Stati Uniti d’America, e molti analisti concordano con il fatto che un iPhone dotato di 5G potrebbe costare in media all’azienda circa il 20% in più.
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