Viviamo immersi nella tecnologia, con schermi di ogni tipo che occupano una buona parte della nostra giornata. La situazione “peggiora” drasticamente per quelle persone che passano gran parte della propria giornata, lavorativa o di studio, davanti allo schermo di un computer o di uno smartphone.
In questi casi l’emissione di luce blu è uno dei problemi più pressanti, con effetti sugli occhi, sull’organismo e con possibili effetti sul lungo termine. Molti utilizzano soluzioni software, che non filtrano la luce blu ma intervengono per cambiare la temperatura colore, nel tentativo di migliorare la situazione.
Cos’è la luce blu e che cosa causa
Quando parliamo di luce blu ci riferiamo a quella emessa dai dispositivi elettronici, come smartphone, tablet, TV e monitor dei PC, così come dai sistemi di illuminazione a basso consumo.
La luce blu va a interferire con il ritmo sonno-veglia e con l’orologio biologico del nostro corpo, andando a influire anche sulla produzione di melatonina. La componente blu della luce tra i 380 e i 440 nanometri è quella ad alta energia ed è ritenuta potenzialmente dannosa per l’organismo umano. È ritenuta una delle possibili cause della fotoretinite, il danneggiamento della retina causato dalla luce ad alta energia.
In questo caso parliamo di luce blu-violetta, dotata di minor energia rispetto a quella ultravioletta, ma che non viene filtrata dal nostro occhio, raggiungendo per intero la retina. Va sottolineato però che la parte tra i 440 e i 500 nanometri rientra nella luce benefica, utile per il nostro organismo, anche se va a interferire con il ciclo sonno-veglia.
Gli effetti della luce blu
La luce blu non ha solo effetti negativi, visto che influisce sul benessere fisiologico, aiutando la produzione di serotonina e cortisolo, che ci aiutano a essere felici e attivi.
Una eccessiva quantità di luce blu, come quella assorbita da chi lavora parecchio davanti a un monitor o usa molto uno smartphone, può tuttavia causare diversi problemi. Si va dal semplice rossore agli occhi, con secchezza oculare e una sensazione di stanchezza visiva, all’insonnia, causata dalla riduzione nella produzione di melatonina.
È normale l’insorgere di mal di testa, dovuti soprattutto all’affaticamento della vista, con cali di concentrazione dovuti all’alterazione dei cicli circadiani.
Più preoccupanti sono i possibili effetti a lungo termine, con maculopatia, la degenerazione del tessuto retinico, cataratta, l’opacizzazione del cristallino, e miopia. In tutti i casi la luce blu può accelerare i naturali processi di invecchiamento.
La soluzione di Nowave e il nostro test
Abbiamo dunque accettato molto volentieri la proposta di Nowave, azienda italiana specializzata nella produzione di occhiali dedicati proprio a questa problematica.
Per alcune settimane ho utilizzato per almeno dieci ore al giorno gli occhiali Nowave, che riducono sensibilmente l’assorbimento di luce blu, in maniera a mio avviso molto più efficace rispetto alle tante soluzioni software.
La proposta di Nowave si articola su semplici occhiali neutri, che si limitano a filtrare la luce blu, ma include anche la possibilità di montare lenti graduate, per chi ha problemi di vista, così come occhiali da lettura, in gradi di riposare e aiutare nella lettura, soprattutto nelle ore serali.
Nel corso di queste settimane ho utilizzato questi occhiali a periodi alterni, in modo da verificare la loro efficacia rispetto ai filtri software alla totale assenza di filtri. La totale assenza di filtri ha indubbiamente prolungato il tempo di addormentamento, così come la sensazione di pesantezza alla sera, mentre quella software è riuscita a mitigare entrambi gli effetti.
Con gli occhiali Nowave gli effetti si riducono ulteriormente, e a mio personale avviso risulta più facile guardare per lunghi periodi il monitor. È più facile la messa a fuoco delle scritte, anche con cambiamenti repentini tra i vari monitor che uso e la tastiera e non vi è quel fastidioso effetto giallo/arancione tipico dei filtri software.
Gli schermi dei monitor, dello smartphone o del mio lettore e-book risultano sempre gradevoli, con una colorazione leggermente giallastra ma decisamente piacevole e mai fastidiosa.
Soffro inoltre di una leggera miopia all’occhio destro, che solitamente mi obbliga a lavorare con gli occhiali per non affaticare la vista in breve tempo. Può sembrare strano ma utilizzando gli occhiali Nowave il problema mi sembra decisamente ridotto, soprattutto confrontando i periodi in cui ho utilizzato i miei normali occhiali da vista privi di filtro.
In definitiva dunque ritengo che la soluzione proposta sia decisamente valida, almeno per quanto riguarda gli effetti immediati relativi all’affaticamento della vista e ai disturbi del sonno. Impossibile ovviamente valutare i benefici a lungo termine, ma per questo dobbiamo attenerci a quanto afferma la comunità scientifica, che dispone di dati oggettivi.
Potete trovare la migliore soluzione per proteggere i vostri occhi visitando il sito di Nowave, che ringraziamo per la fornitura dei sample utilizzati nel nostro test.
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