Seppur gli analisti hanno dichiarato che il “periodo buio” per Apple sia giunto al termine, le denunce nei confronti dell’azienda con sede a Cupertino sembrano proprio non voler terminare. Da qualche ora infatti è stato reso noto l’arrivo di una nuova denuncia contro l’azienda, questa volta accusata di rilasciare specifici aggiornamenti iOS “progettati specificatamente per inibire l’utilizzo dei vecchi caricabatterie degli iPhone“.
La vicenda trova il suo inizio nel mese di novembre del 2016, in cui Apple aveva rilasciato un aggiornamento iOS (presumibilmente la versione 10.1.1), il quale sembra essere stata la miccia che ha innescato la problematica inerente alla compatibilità dei vecchi cavi su iPhone ritornando agli utenti un errore che dichiarava l’impossibilità di effettuare la ricarica del dispositivo. Seppur problemi simili si sono registrati già diverse volte con accessori prodotti da terze parti, in questo caso si parla specificatamente di un accessorio rilasciato dall’azienda di Cupertino e quindi certificato e prodotto da quest’ultima.
La richiesta avanzata dagli avvocati rappresentanti gli utenti “ingannati” tramite l’aggiornamento riguarda l’ammissione da parte di Apple di aver proceduto al rilascio di un aggiornamento dedito ad ingannare i possessori degli iPhone in questione, dovrà impegnarsi (a spese proprie) ad avvisare tutti gli utenti che hanno riscontrato la problematica, infine dovrà provvedere al rilascio di un update che corregga quest’ultima.
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