Avevo già provato la versione precedente e me ero innamorato, così quando è arrivata la proposta di testare la EcoFlow River 2 Pro non mi sono lasciato scappare l’occasione. Queste mega-batterie, o power station per la precisione, sono oggetti molto particolari che nascondono una tecnologia avanzata: devono essere sicure e al contempo garantire prestazioni eccellenti. Questo connubio mi aveva incantato e a dir la verità già la River Pro a mio avviso era un oggetto incredibile e ben equipaggiato. Qui però si è fatto un ulteriore step in avanti, aumentando ancora la capacità, la potenza di picco e la velocità di ricarica, arrivando ad un valore in ingresso di 940 Watt e di uscita di ben 1600 Watt, se ci pensate sono numeri da capogiro!
Ma andiamo con ordine e scopriamo tutte le caratteristiche e funzionalità della EcoFlow River 2 Pro.
Indice:
Cos’è una power station
Immaginatela come un enorme power bank, grande più o meno quanto una batteria della macchina, EcoFlow infatti la definisce come una stazione di ricarica portatile. A questo punto inserite una buona dose di tecnologia che consente di sfruttare al meglio le celle di accumulo con chimica al LFP (litioferrofosfato), come un inverter capace di erogare un’onda sinusoidale pura a 800W e di gestire fino a 940W in corrente alternata in ingresso, un modulo smart per collegare la batteria allo smartphone e controllarla con un’app, una ventola di raffreddamento ed una quantità notevole di porte in ingresso e uscita per collegare dispositivi di ogni sorta, compresi pannelli solari da 220W.
Altra caratteristica fondamentale di questa power station è il design: rimane una grossa batteria da 7,8 Kg, ma per quanto possibile è stata abbellita ed è provvista di una maniglia e di una scocca in plastica di protezione. A onor del vero la mia prima sensazione è che rispetto alla River Pro, la qualità delle plastiche si scesa leggermente, mentre è apprezzabile il fatto che la maniglia sia stata spostata sulla parte frontale, in modo da lasciare libera la superficie superiore per poter eventualmente impilare più di un modulo River 2 Pro, o banalmente per poterci appoggiare qualcosa sopra.
Esempi di utilizzo
Una batteria del genere ha tante possibilità di utilizzo, essendo così capiente e dotata di uno spunto di 1600 Watt, sarà possibile utilizzarla per alimentare i dispositivi più disparati e per lungo tempo. Un asciuga capelli, un attrezzo da lavoro per gli hobby, lampadine, faretti, un frigorifero, una caffettiera, ogni oggetto elettronico che può capitare di dover utilizzare fuori dalla portata della rete elettrica.
Una capacità di 768 Watt consente di affidarsi alla sola batteria per un periodo di tempo abbastanza lungo. Ad esempio un notebook potrà essere ricaricato almeno una decina di volte completamente, uno smartphone circa 50 volte, una lampadina da 10 Watt rimarrà accesa per almeno 24 ore, una GoPro si ricaricherà quasi un centinaio di volte. Poi man mano che salgono i consumi assorbiti, di conseguenza scenderà l’autonomia, un frigorifero portatile da 50 Watt rimarrà alimentato continuamente per 15 ore, vuol dire che terrà le bevande fresche per un giorno intero.
In questo senso uno scenario tipicamente spendibile è per le vacanze all’aria aperta, magari in van, camper o in barca a vela, per il campeggio o per una giornata fuori porta o in spiaggia, senza dover rinunciare al comfort di avere con sé l’energia elettrica.
Un secondo utilizzo è potenzialmente quello da UPS, ovvero gruppo di continuità. E’ possibile infatti lasciare la batteria alimentata dalla rete elettrica e collegare il dispositivo da alimentare direttamente alla River 2 Pro. In questa configurazione le celle di accumulo vengono bypassate per cui non verranno sottoposte ad un continuo stress e nel momento in cui dovesse cessare l’energia elettrica dalla rete, allora entrerebbero in funzione per non interrompere il flusso verso il dispositivo collegato e lo faranno in 30 millisecondi.
Dettagli tecnici
Chiarito bene il perché e il come, passiamo a qualche dato tecnico che è ciò che più conta per un prodotto tutto sommato semplice come questa power station.
Una differenza importante rispetto alla precedente generazione è il raffreddamento attivo, costituito da una ventola che gira ad alta intensità e si fa sentire, anche perché il flusso è canalizzato da un carter in plastica verso i due grossi dissipatori passivi posizionati sopra alla scheda elettronica di controllo. Il sibilo è un po’ fastidioso e più che altro si attiva quasi subito, non appena la potenza erogata o assorbita fa salire la temperatura interna.
Un altro cambiamento, ed è un peccato, non c’è più la potente torcia LED integrata sulla parte frontale che in alcune occasioni sarebbe tornata utile, era presente nella vecchia generazione. Presente invece l’ampio display a LED informativo che visualizza in tempo reale la potenza erogata e assorbita, la carica residua, il tempo di ricarica residuo e varie spie di avvertimento come per sovraccarico o surriscaldamento.
In confezione troverete il cavo di alimentazione CA, un cavo con terminale per presa accendisigari e un cavo di collegamento con spinotti DC5521, oltre al manuale di istruzioni.
Ricarica
Uno degli aspetti cruciali per le power station è la ricarica, non basta infatti avere una grande capacità se non si hanno a disposizione metodi rapidi per la ricarica. In questo caso la River 2 Pro è un vero portento e un riferimento sul mercato. Con una linea di alimentazione elettrica in CA si arriva a 940 Watt, che significa che in 70 minuti la power station andrà da 0 a 100%. E’ poi possibile ricaricare tramite la porta accendisigari dell’auto con un assorbimento di 100 Watt, di conseguenza circa 8 ore e mezza per la ricarica completa, oppure tramite ingresso Type-C anche qui fino a 100 Watt. Infine il metodo più green è quello di collegare pannelli solari, anche in serie per un ingresso massimo di 220 Watt, cioè potenzialmente uno 0-100% in 4 ore.
App di gestione
Come ogni buon gadget elettronico che si rispetti anche EcoFlow River 2 Pro ha la sua app di gestione ed è fatta benissimo. La batteria si collega ad internet tramite WiFi è dunque possibile tenere sotto controllo le performance anche a distanza, attraverso l’app si può monitorare la carica residua (espressa anche in tempo di attività residuo calcolato in real time), la potenza totale in ingresso e uscita, con i parziali di CA, solare e USB-C.
All’interno delle impostazioni è possibile regolare un limite di assorbimento in CA, per l’ingresso auto e scegliere un passaggio automatico o manuale tra CA e CC. Presente anche uno switch per attivare X-Boost, la funzione che spinge a 1600 Watt diminuendo la tensione. Infine, è possibile aggiornare il software della batteria.
Purtroppo manca la possibilità di gestire l’intervento del sistema di raffreddamento attivo.
In conclusione
La power station EcoFlow River 2 Pro costa 799 Euro di listino, dal 16 giungo sono però iniziati i saldi estivi per cui si può acquistare a 699 Euro. E’ ancora una volta un prodotto che funziona bene e che conferma EcoFlow come l’azienda più quotata in questo settore. Per altro val la pena farsi un giro sul loro sito perché recentemente hanno lanciato un sistema di fotovoltaico da balcone piuttosto interessante, oltre a tanti nuove batterie portatili più o meno grandi.
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