Recensione GravaStar Mozart – Qualche settimana fa vi ho parlato di GravaStar Pro Mars, un altoparlante Bluetooth che sembra uscito direttamente da un film di fantascienza. Oggi tocca all’ultimo arrivato in casa GravaStar, uno speaker Bluetooth dal design ancora una volta molto particolare, destinato ad attirare l’attenzione pur senza essere aggressivo come il fratellone.

Si chiama GravaStar Mozart, anche se con il geniale compositore austriaco ha in comune solo il nome. Il design è decisamente bizzarro essendo letteralmente a due facce. Vi racconto dunque tutto quello che c’è da sapere su questo speaker e su come si è comportato nelle scorse settimane, quando mi ha fatto compagnia sulla scrivania del mio ufficio.

Design a due facce

Pandastic è il termine coniato da GravaStar per definire il design di questo speaker e devo dire che si tratta di un’ottima scelta. La parte sinistra dello speaker ricorda infatti il muso di un simpatico panda, pur se con qualche libertà creativa come la capigliatura, mentre quella destra è in chiaro stile cyberpunk.

Se la metà “naturale” può sembrare fin troppo fumettosa e poco interessante, la metà robotica conferisce un tocco hi-tech al piccolo altoparlante. Il LED incastonato nell’occhio, quelli sulla tempia che mostrano lo stato della batteria, lo speaker in bella mostra insieme a una serie di intagli e scanalature che ricordano le linee di un robot, conferiscono un aspetto davvero unico a questo dispositivo.

Gravastar Mozart

I materiali utilizzati sono di qualità e lo testimonia il peso di 550 grammi che fa pensare a un prodotto costruito per durare. Molto bello lo speaker a vista, posizionato sul lato destro, anche se questo sbilancia inevitabilmente il suono. C’è da dire che è sempre possibile acquistare un secondo GravaStar Mozart e sfruttare la funzione che permette di ottenere un unico speaker True Wireless Stereo.

Sulla base è presente un inserto circolare in gomma per evitare che lo speaker scivoli, qualche perplessità invece, a livello di design, mi ha suscitato l’appendice in plastica arancione da posizionare sopra lo speaker. Dovrebbe permettere di diffondere meglio la luce proveniente dal LED sottostante ma l’effetto non è minimamente paragonabile a quelli ottenibili con Pro Mars.

Gravastar Mozart

Nel complesso comunque è un design destinato ad attirare l’attenzione e che non farà passare inosservato questo piccolo altoparlante. Un design completamente robotico sarebbe stato, a mio avviso, di maggiore impatto, ma si tratta solo di valutazioni soggettive.

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Audio di qualità con qualche dubbio

GravaStar Mozart è uno speaker Bluetooth ma a differenza della maggior parte dei suoi colleghi può diventare un altoparlante cablato. È infatti sufficiente collegarlo a un computer, utilizzando la porta USB Type-C posizionata sul retro, per utilizzarlo via filo, andando di fatto ad eliminare qualsiasi latenza.

Gravastar Mozart

Anche se il collegamento Bluetooth è di ottima qualità e la latenza è ridotta ai minimi termini, è possibile notare, soprattutto nei video più concitati, qualche leggero ritardo nella sincronia audio/video. Ho dunque provato a collegare lo speaker al mio Mac che lo ha riconosciuto come un dispositivo audio USB, facendomi ascoltare la musica senza alcun problema e senza che fosse necessario eseguire alcuna configurazione.

Non nascondo che dopo aver provato GravaStar Pro Mars avevo delle forti aspettative relative a questo speaker e in parte sono state deluse. I bassi sono decisamente privi di corpo e non riescono ad emergere in un suono dove prevalgono le frequenze medio alte. Al massimo volume poi non è così raro che i suoni vengano, seppur leggermente, distorti, rendendo più confuso l’ascolto.

Se Mars Pro può diventare tranquillamente l’anima dio una festa movimentata, Mozart difficilmente potrà lasciare la vostra scrivania, il comodino o un mobile in cucina, dove vi permetterà di ascoltare musica senza particolari pretese, il classico sottofondo per rendere meno pesanti le giornate.

Questa non vuole essere una bocciatura, intendiamoci, GravaStar Mozart suona discretamente bene, ma sono troppo le piccole cose che rendono l’esperienza di ascolto meno appagante di quella che avrebbe potuto essere e che altri dispositivi dal prezzo simile sanno offrire.

Autonomia superba

Molto buona l’autonomia, che grazie a una batteria interna da 2.000 mAh permette di raggiungere, secondo quanto afferma il produttore, dieci ore di riproduzione. Ho tenuto il Mozart sulla mia scrivania per qualche settimana, utilizzandolo sia per ascoltare musica che per effettuare video chiamate o per guardare presentazioni in streaming.

Nella mia tipica giornata lavorativa, che copre all’incirca una decina di ore davanti al computer, non sono mai riuscito a scaricare completamente la batteria, complice forse il fatto che non tengo mai il volume alto. In media comunque ho riscontrato una dozzina di ore di utilizzo con collegamento Bluetooth, un dato decisamente soddisfacente, ben oltre le mie aspettative.

Non male anche il tempo di ricarica, visto che bastano meno di due ore per fare il pieno di energia e continuare a utilizzare l’altoparlante, davvero niente male.

In conclusione

Dopo aver provato Mars Pro è inevitabile rimanere un po’ delusi da Gravastar Mozart, soprattutto per la potenza del suono. È d’altra parte inevitabile viste le diverse dimensioni e la differente architettura interna dei due dispositivi, ma forse il produttore avrebbe potuto fare qualcosa di più, soprattutto per quanto riguarda il bilanciamento del suono.

Se però cercate uno speaker dalle forme inusuali che possa farvi compagnia durante il lavoro o nel tempo libero, senza particolari pretese, allora Gravastar Mozart saprà darvi le giuste soddisfazioni. Potete acquistarlo sullo store ufficiale utilizzando il link sottostante. Inserendo inoltre il nostro codice esclusivo Tutto otterrete uno sconto del 16% che fa scendere il prezzo a circa 75 euro, ancora più appetibile.

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