Come avrete capito in questo periodo siamo pieni di true wireless da testare, ma in questa recensione troviamo un modello unico in tantissimi aspetti: sto parlando delle Mavin Air-X, un modello che fa vanto del nuovo chip Qualcomm che permette delle feature difficili da trovare su altri modelli.
All’interno della confezione oltre agli auricolari e al case troviamo diversi gommini (circolari ed ovali), dei supporti sportivi in due taglie ed il cavo microUSB per la ricarica. Vista la tanta tecnologia di questo modello si poteva fare uno sforzo in più ed adottare la USB-C, davvero un peccato.
Riguardo al case, questo richiama da vicino quello delle AirPods, rispetto a cui è più grande e di colorazione nera, ma soprattutto si apre in altro modo, non proprio comodissimo da aprire con una mano ma dopo un po’ ci si abitua. Ci sono i magneti a tenere gli auricolari in posizione con i gommini verso l’alto, la ricarica avviene tramite la microUSB posizionata stranamente sul lato destro mentre su quello sinistro si può controllare lo stato di carica dai LED posti poco sopra al tasto dedicato al pairing.
Tutto è realizzato in plastica ma di buona qualità, la sensazione al tocco è di solidità e non di fragilità, ma la finitura lucida sul nero lascia un po’ troppe impronte e l’impatto estetico non è sempre dei migliori. Sono resistenti al sudore e agli schizzi grazie alla certificazione IPX5, quindi nessun problema per il running sotto la pioggia leggera. Inoltre sono degli auricolari in ear molto comodi, una volta trovata la taglia giusta restano nell’orecchio senza il minimo movimento.
Le dimensioni sono abbastanza nella media, né contenutissime né enormi, sia per quanto riguarda il case sia per gli auricolari. Una volta indossati non sono così vistosi come gli AirPods che hanno “lo stelo” ma non scompaiono all’interno dell’orecchio come per esempio i Redmi AirDots visti qualche giorno fa.
Come proprio gli AirDots troviamo dei pulsanti fisici sulla parte esterna delle cuffiette, che permettono moltissime funzioni ma non sempre intuitive. Inutile elencarli tutti perché sono tantissimi ma una volta memorizzati potrete controllare davvero tutto, dalla riproduzione al volume, dalle chiamate all’assistente vocale.
L’autonomia è uno dei punti forti di queste Mavin Air-X, con circa 9 ore di utilizzo con singola carica e quasi 50 ore con il case. Siamo sui 10 giorni di utilizzo intenso, un dato molto simile a quello visto con le Pamu Slide qualche giorno fa, con cui condivide un chip Qualcomm di nuova generazione, in questo caso il QCC3026. Questo si traduce nel supporto Bluetooth 5.0, AAC e AptX, una migliore qualità audio ed anche un range molto esteso, circa 30 metri che sono veritieri in spazi aperti, un po’ meno in interni dove ci iniziano ad essere troppi muri ed ostacoli in mezzo. Questo aspetto però cambia tutto, è quasi come avere auricolari scollegati dallo smartphone, con un range così esteso lo smartphone diventa meno indispensabile. Non manca l’accensione/spegnimento automatico quando si estraggono o si reinseriscono nel case (anche se non sempre funziona alla perfezione), così come la connessione immediata con l’ultimo device associato.
In quanto alla qualità audio, queste Mavin Air-X non se la cavano affatto male ma essendo delle cuffie dal costo non proprio contenuto non sono le migliori della loro categoria. In generale il timbro sonoro è piacevole, caldo e corposo con un volume molto elevato, ma soprattutto con file non di altissima qualità (i classici da streaming musicale) tendono a far notare una mancanza di dettaglio e definizione. Sono ottime per un ascolto generalista e casuale, semplicemente un orecchio fino noterà che la qualità audio non è ottimale.
Ho inoltre notato che con smartphone con processore Qualcomm di ultima generazione (sia 845 che 855, nel mio caso OnePlus 6 e Xiaomi Mi 9) la qualità è superiore, in maniera anche abbastanza evidente. In questo caso le Mavin Air-X suonano proprio come mi aspetterei da auricolari di questo livello, piacevole e definito.
Le Mavin Air-X sono una prova di forza da parte di Qualcomm, che vuole mostrare i muscoli e porta tante novità tecnologiche come autonomia e range triplicati rispetto allo standard. La qualità audio non sarà delle migliori ma è quasi secondario, e soprattutto non sfigura nel pacchetto completo e la resistenza ed il fit completano il quadro di un prodotto riuscito nel suo complesso.
Il problema è il prezzo: di listino costano 189€, un prezzo elevato, ma che ci può stare per il concentrato di feature avanzate, un po’ meno per la qualità audio pura. Ma la filosofia di queste Mavin Air-X è tutta incentrata sulla tecnologia e queste potrebbero essere le true wireless più “uniche nel loro genere” che ci siano in circolazione.
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