Sorare rappresenta un vero e proprio fenomeno in ambito blockchain. Per capire meglio la sua rilevanza basterà ricordare che alla fine del 2021 ha concluso un round di finanziamenti da record, grazie al quale sono affluiti nelle ormai capienti casse ben 680 milioni di euro.

Tra i partecipanti a questo round vanno ricordati nomi come Atomico, Bessemer Ventures, D1 Capital, Eurazeo, IVP e LionTree, i quali si sono aggiunti agli investitori esistenti, ovvero Benchmark, Accel e Headline e ad alcuni famosi giocatori di calcio tra i quali Gerard Piqué, Antoine Griezmann, Rio Ferdinand e César Azpilicueta.

Proprio la partecipazione di questi atleti, per inciso, può essere considerata la meno sorprendente, considerato come Sorare rappresenti una versione su blockchain del tradizionale Fantacalcio, ovvero di quel gioco che ha iniziato a spopolare nel periodo a cavallo del nuovo millennio, coinvolgendo milioni di appassionati di football dislocati in ogni parte del globo.

Un successo il quale ha dato spunto per una riedizione, stavolta però in chiave tecnologica, la quale ha ben presto calamitato un gran numero di utenti, permettendo a Sorare di entrare nella prestigiosa categoria degli unicorni, la categoria che racchiude le startup, a partire da quelle del settore fintech, le quali, pur non essendo quotate in Borsa, hanno già conseguito una valutazione di mercato pari al miliardo di dollari. Andiamo quindi a cercare di capire meglio di cosa si tratti e i motivi del suo successo.

Cos’è e come funziona Sorare

Sorare è una azienda nata a Parigi nel 2018, su impulso di Nicolas Julia, attuale CEO della società, e Adrien Montfort. Il prodotto che ha reso celebre la startup transalpina è una sorta di Fantacalcio su blockchain, il quale va a mixare i principi di quello tradizionale con la logica del collezionismo che garantì il successo alle ormai famose figurine della Panini, a partire dal 1961. Basta in effetti separare “so” da rare”, i due termini inglesi che ne compongono il nome per notare il riferimento alla rarità delle stesse su cui prosperò per decenni l’azienda italiana.

In pratica, Julia e Montfort hanno compreso che il calcio è uno sport fondato su una vera e propria cultura di massa, popolare, che però può essere tradotto in alcune tendenze della società moderna. A partire dagli NFT, i quali sono andati a sostituire in pratica proprio le figurine della Panini, dando modo agli appassionati di calcio che hanno un’anima tecnologica di coltivare entrambe le passioni.

Chi intende partecipare ai tornei che vengono periodicamente proposti da Sorare, per farlo deve munirsi di questi token non fungibili e approntare una squadra come se fosse un direttore sportivo. Il team da lui composto otterrà un punteggio complessivo in base alle prestazioni dei singoli componenti scelti di volta in volta. A comporre la squadra sono in questo caso cinque giocatori e non gli undici canonici di una formazione di calcio.

I tornei organizzati durano solitamente tra i 3 e i 4 giorni e al termine degli stessi vengono distribuiti i premi in base ai punteggi ottenuti. Premi che possono essere sotto forma di criptovalute oppure di carte rare, con le quali possono andare ad integrare la propria rosa, oppure rivendere nel corso delle aste, anch’esse organizzate periodicamente.

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Come è possibile partecipare?

Naturalmente, per poter vincere occorre partecipare e il punto di partenza, anche in questo caso, non può che essere l’iscrizione alla piattaforma che, come abbiamo ricordato, gira su blockchain ed è assolutamente gratuita. Per farlo basta collegarsi al sito aziendale di Sorare e seguire l’iter procedurale previsto, in particolare cliccando sul pulsante “Iscriviti“, posizionato in alto sulla parte destra.

A questo punto al nuovo utente sarà richiesto di indicare un indirizzo di posta elettronica e di scegliere una password. Proprio sull’indirizzo indicato Sorare manderà una comunicazione recante un link su cui è obbligatorio fare clic in maniera da poter convalidare il processo.

Una volta che il proprio account sarà stato inaugurato, occorre procedere al passo successivo, ovvero la scelta di nome utentenome della squadra e stemma della stessa. Va sottolineato come il processo in questione sia comunque reversibile, poiché in qualsiasi momento si desideri sarà possibile modificare il nome e lo stemma del team utilizzando allo scopo il pulsante “Impostazioni”.

In un momento successivo sarà anche possibile procedere alla scelta delle squadre o delle leghe calcistiche che attirano l’interesse. A tale proposito va ricordato come l’azienda abbia dato vita ad una lunga serie di collaborazioni con le maggiori società di tutti i tornei più importanti della scena globale. Non solo Premier League (Inghilterra), Liga (Spagna), Serie A (Italia), Bundesliga (Germania) e Ligue 1 (Francia), ma anche con le leghe di Brasile, Argentina, Olanda, Portogallo e altri Paesi ove il calcio rappresenta un fenomeno di costume.

Una volta terminata la scelta, si riceveranno 10 carte, provenienti per la maggior parte dalle squadre selezionate o dal campionato in cui le stesse militano. In questa fase, però, il sistema distribuisce esclusivamente carte comuni, quindi non NFT, che non si appoggiano alla blockchain di ETH, sulla quale si basa il gioco.

Come si può facilmente capire, queste carte comuni non hanno alcun valore. Lo hanno invece gli NFT, ovvero le carte che girano sulla blockchain, che possono raggiungere quotazioni di assoluto rilievo. Basti pensare che il primato in tal senso è detenuto dalla Cristiano Ronaldo Unique 20-21 Card, la quale è stata venduta nel corso di un’asta all’incredibile cifra di 290mila dollari (circa 250mila euro).
Proprio quanto accaduto in questo caso fa capire come si stia parlando di un gioco il quale, però, assume una rilevanza finanziaria di grande rilievo. È questa, in fondo, la grande intuizione di Julia e Montfort, capire che le “figurine” dei calciatori in versione NFT potevano replicare quanto si era verificato per le figurine tradizionali in precedenza.
Basti pensare, in effetti, a quanto accaduto negli Stati Uniti, dove una card di Honus Wagner, famoso giocatore di baseball d’inizio ‘900 dei Pittsburgh Pirates, è stata battuta nel corso di un’asta per l’incredibile cifra di 6.606.000 dollari. Una quotazione che peraltro non era una novità assoluta, considerato come il precedente primato spettasse a un’altra figurina di baseball, risalente al 1952 in cui era ritratto Mickey Mantle, valutata 5,2 milioni di dollari (4,4 milioni di euro), un livello pareggiato dalla Upper Deck Exquisite Collection di LeBron James del 2003-04, autografata.
Probabilmente proprio queste incredibili cifre hanno spinto i due imprenditori francesi a decidere di far partire l’avventura di Sorare, con risultati ben presto copiosi, considerato come al momento la loro azienda sia valutata circa 4,5 miliardi di dollari, ad appena tre anni dal debutto.

A chi si rivolge

A chi si rivolge Sorare? In effetti si tratta di una domanda di non poco conto, che con ogni probabilità si sono posti i co-fondatori prima di iniziare l’avventura per capire quali fossero i margini effettivi di riuscita.

La risposta non è semplicissima. Le categorie che possono essere interessate al Fantacalcio su blockchain sono infatti molte e tra di esse, in particolare:

  • gli appassionati di calcio che amano non solo le partite in sé, ma anche la possibilità di scommetterci e giocarci sopra, come avveniva un tempo con il Totocalcio;
  • quelli delle tecnologie di ultima generazione, sempre interessati a scoprire novità in tal senso;
  • chi è già abituato a fare trading di criptovalute o a investire in NFT, considerandoli una notevole occasione per guadagnare.

Molto spesso, le tre categorie vanno ad intersecarsi e il risultato si traduce in una platea sempre più vasta, se si considera che Sorare vanta già oltre 600mila utenti, dislocati in ogni parte del globo. Una comunità sempre più vasta, la quale punta non soltanto a giocare, ma anche a guadagnare.

È possibile guadagnare con Sorare?

La risposta al quesito è sicuramente positiva. Chi partecipa a Sorare, infatti, è in grado di far lievitare il proprio investimento in due modi ben distinti:

  1. partecipando ai tornei, durante i quali la prestazione della propria formazione può permettere di conquistare le ricompense sotto forma di token o di cards rare, che possono essere rivendute immediatamente sul mercato;
  2. prendendo parte alle aste con la speranza di riuscire a vendere ad un prezzo maggiore rispetto a quello di acquisto gli NFT che non sono reputati funzionali o necessari alla propria strategia di gioco, oppure di acquistare a prezzi favorevoli.

Il caso della carta di Cristiano Ronaldo, in effetti, è solo il più eclatante, ma non certo l’unico. Ad esempio, per quanto riguarda la Serie A le carte più quotate sono quelle del centravanti napoletano Osimenh (30mila euro) e del centrocampista della Roma Zaniolo (22mila euro).

Come fare trading con le card di Sorare

Come abbiamo già ricordato, le carte di Sorare possono essere vendute in aste organizzate dalla piattaforma, facendo seguito all’emissione di nuovi NFT, oppure direttamente dai possessori stessi, all’interno del cosiddetto mercato secondario.

Per poterlo fare è naturalmente necessario decidere il prezzo desiderato per procedere alla cessione dell’asset. Le aste organizzate in questo modo durano 48 ore e nel caso non siano pervenute proposte al prezzo indicato è possibile riproporre la stessa carta, magari ad un prezzo giudicato più congruo dai possibili acquirenti.

Occorre peraltro considerare che anche in questo caso a fare la differenza è la capacità di negoziazione degli interessati. Può infatti accadere che al venditore siano recapitate offerte al ribasso, oppure scambi di carte. Se si è partiti da un livello alto di prezzo proprio mettendo in preventivo un andamento di questo genere, si può sicuramente valutare la convenienza delle proposte giunte e rispondere di conseguenza.

Nel caso di un felice esito della trattativa, l’importo concordato (o il token non fungibile preteso in cambio) per lo scambio sarà movimentato facendo leva sul wallet interno messo a disposizione da Sorare. Sul mercato secondario deve fare attenzione soprattutto l’acquirente. chi vende, infatti, può non solo dispiegare una strategia tesa a ingannare la controparte, ma anche rifiutare sin quando si ritiene di poter spuntare un prezzo migliore.

L’acquirente che compra ad un prezzo gonfiato, invece, può soltanto sperare che il giocatore corrispondente alla carta faccia lievitare in maniera esponenziale le proprie prestazioni sportive. Ma, in fondo, proprio questo è il bello del Fantacalcio, tradizionale o su blockchain.

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