ByteDance, l’azienda cinese che controlla il popolare social network TikTok, è intervenuta per smentire Donald Trump in merito all’accordo raggiunto dalle parti.
Il presidente USA aveva garantito che la Cina non avrebbe avuto voce in capitolo nella nuova società TikTok Global costituita negli Stati Uniti e che coinvolge Oracle e Walmart per la gestione del social, tuttavia, come riporta TechCrunch, ByteDance è intervenuta confermando che manterrà una partecipazione dell’80% in TikTok dopo aver venduto un totale del 20% a Oracle, il suo “partner tecnologico di fiducia” e Walmart, il suo “partner commerciale”.
Pechino difficilmente approverà l’accordo su TikTok
Secondo un editoriale del Global Times, quotidiano controllato dal governo cinese, Pechino difficilmente approverà l’accordo su TikTok (fonte ANSA).
L’editoriale passa in rassegna alcuni punti dell’accordo che prevedono che gli statunitensi avranno quattro dei cinque posti nel board di TikTok Global e che Oracle avrà accesso al codice sorgente di TikTok, che è lo stesso di Douyin, la versione cinese di TikTok.
Nell’editoriale si legge che queste richieste di Washington, definite irragionevoli, dimostrano ampiamente lo stile tipico del bullismo e la logica da teppista applicata del governo a stelle e strisce che danneggiano la sicurezza nazionale, gli interessi e la dignità della Cina.
L’editoriale evidenzia inoltre che gli Stati Uniti intendono forzare ByteDance a firmare un accordo sotto coercizione, sottolineando che la Cina non cederà alle intimidazioni statunitensi e non accetterà un trattamento ingiusto che prende di mira le aziende cinesi.
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