Come funzioneranno cashback, bonus carte bancomat e lotteria degli scontrini? Quali sono le regole e cosa si potrà ottenere? Oggi scopriamo più nel dettaglio le misure pensate dal governo per incentivare l’uso della moneta elettronica e combattere l’evasione fiscale, che partiranno con un mese di sperimentazione.

Cashback e super cashback: cosa sono e come funzioneranno

Dopo il via libera da parte del Garante della Privacy, con il mese di dicembre partirà il cashback per gli acquisti effettuati con moneta elettronica. Prima di scoprire ulteriori dettagli meglio precisare che con questi termini si intendono non solo i pagamenti con carta di credito e di debito/bancomat, ma anche quelli tramite app (Samsung Pay, Google Pay, Satispay, Apple Pay e così via) e bonifici elettronici.

Per incentivare l’uso dei mezzi di pagamento tracciabili lo Stato ne ricompenserà l’utilizzo con il 10% di cashback: gli acquisti dovranno essere effettuati negli esercizi commerciali fisici (niente negozi online) e si avrà diritto al 10% di rimborso su quanto speso. Durante il mese di dicembre sarà necessario un minimo di 10 pagamenti tracciabili per poter ottenere il rimborso (non superiori ai 150 euro ciascuno), ma quando il meccanismo entrerà a regime saranno richieste almeno 50 operazioni da spalmare nel primo semestre 2021 e 50 nel secondo.

Il rimborso non sarà ovviamente fornito nell’immediato come sconto, ma avverrà successivamente alla conclusione dei semestri (entro fine febbraio per il mese di prova, poi giugno e dicembre 2021): il cashback massimo sarà di 300 euro e corrisponderà a una spesa di 3.000 euro annui, almeno per ora (prossimamente, nel caso di ulteriori risorse potrebbe essere allargato). Potrebbe essere previsto un limite semestrale di 1500 euro, anche se per ora questo punto non è stato definito.

Da tenere d’occhio saranno quindi due soglie: quella del numero di transazioni (50 a semestre, per il 2021, e 10 per la sperimentazione di dicembre), studiata per evitare che si ottengano rimborsi per poche spese particolarmente cospicue, e quella del tetto di spesa (3000 euro). A eccezione degli acquisti online non ci saranno esclusioni merceologiche: valgono sia i caffè sia le TV (ad esempio).

E per quanto riguarda il tanto chiacchierato super cashback? A quanto appena descritto dovrebbero infatti aggiungersi due premi da 1500 euro da riconoscere ai primi 100.000 cittadini italiani che useranno maggiormente la moneta elettronica: e con “maggiormente” è inteso il numero di transazioni, non l’importo totale; questo significa che per la “partecipazione” conteranno allo stesso modo l’acquisto di un caffè da 1 euro e di uno smartphone da 800: basterà superare il tetto annuale di 3000 euro.

La posizione in questa particolare classifica si potrà consultare registrandosi all’app IO della Pubblica Amministrazione. La stessa app sarà utilizzata per la gestione dei “premi” e sarà l’unica interfaccia tra cittadini e la PA per il cashback: necessaria ovviamente la registrazione e l’accesso tramite Spid, con indicazioni di codice fiscale, carte e/o app che si intenderanno utilizzare.

Lato privacy, i dati trasmessi non saranno utilizzati per finalità diverse dal rimborso: il Fisco non entrerà in possesso di dati sensibili come la tipologia e la quantità di acquisti effettuati e pagati senza contante, e quanto necessario sarà successivamente cancellato una volta ultimato il meccanismo di rimborso. Proprio a questo è servita la verifica da parte del Garante per la privacy.

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La lotteria degli scontrini: premi, estrazioni e partecipazioni

Un mese dopo l’avvio del cashback, ossia il 1 gennaio 2021, prenderà il via anche il concorso a premi soprannominato “lotteria degli scontrini“, legato al nuovo scontrino elettronico. Nel corso dell’anno ci saranno diverse estrazioni, che potranno arrivare fino a 5 milioni di euro:

  • estrazioni settimanali “ordinarie” con 7 premi da 5.000 euro ciascuno
  • estrazioni settimanali “zerocontanti” con 15 premi da 25.000 euro per i consumatori e 15 premi da 5.000 euro per gli esercenti
  • estrazioni mensili “ordinarie” con 3 premi da 30.000 euro (ogni giovedì del mese)
  • estrazioni mensili “zerocontanti” con 10 premi da 100.000 euro per i consumatori e 10 premi da 20.000 euro per gli esercenti
  • estrazione annuale “ordinaria” con un premio da 1 milione di euro
  • estrazione annuale “zerocontanti” con un premio da 5 milioni di euro per il consumatore e 1 milione per l’esercente

Ogni scontrino parteciperà all’estrazione settimanale, mensile e annuale: se si pagherà in contanti si parteciperà solo a quelle ordinarie, con i pagamenti elettronici anche a quelle zerocontanti (alle quali parteciperanno pure i negozianti).

Per la partecipazione sarà necessario essere maggiorenni e residenti in Italia e aver acquistato beni o servizi per importi pari o superiori a 1 euro in negozi fisici. Ogni pagamento valido per l’estrazione dovrà essere accompagnato da un codice lotteria, un QR code da richiedere precedentemente sul portale predisposto già a marzo: non servirà alcuna registrazione, basterà digitare il proprio codice fiscale su quest’ultimo e ottenere online un codice alfanumerico (anche sotto forma di codice a barre), da conservare sullo smartphone o da stampare (in caso di smarrimento si potrà inserire nuovamente il codice fiscale) e da mostrare all’esercente.

Ogni scontrino genererà un biglietto virtuale per ogni euro di spesa, con arrotondamento per eccesso sopra i 49 cent: ad esempio con 1,50 euro di spesa si otterranno 2 codici per la lotteria. Il massimo ottenibile è di 1000 codici con spesa di 1000 euro o superiore. Non ci sarà bisogno di conservare gli scontrini con i quali si parteciperà alla lotteria, se non per i classici motivi (garanzia e cambio merce). Per controllare biglietti e vittorie ci si potrà registrare all’area riservata sul Portale Lotteria, ma sarà comunque l’Agenzia delle dogane e dei monopoli a comunicare eventuali vincite.

Nella fase iniziale saranno esclusi gli acquisti per i quali i dati vengono inviati al sistema Tessera Sanitaria, vale a dire le spese effettuate in farmacia, parafarmacia, presso ottici, laboratori di analisi e ambulatori veterinari, e quelle effettuate con la comunicazione del codice fiscale per detrazioni o esenzioni fiscali.

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