Immuni, l’applicazione ufficiale italiana di conctact tracing promossa dal Ministero della Salute e progettata per aiutare a tenere d’occhio la diffusione del COVID-19 nel nostro Paese, continua a diffondersi: allo stato attuale è presente e attiva sugli smartphone del 17,9% della popolazione italiana.
A partire dalla giornata di domani, 6 novembre 2020, nell’ambito delle nuove misure di contrasto e contenimento dell’emergenza sanitaria da COVID-19, il nostro Paese si troverà suddiviso in aree gialle, arancioni e rosse. Questo accadrà per effetto dell’entrata in vigore del nuovo Dpcm del 3 novembre 2020 il quale, all’art. 5 (comma 1, lett. b) contempla pure l’app Immuni, disponendo che: «al fine di rendere più efficace il contact tracing attraverso l’utilizzo dell’App Immuni, è fatto obbligo all’operatore sanitario del Dipartimento di prevenzione della azienda sanitaria locale, accedendo al sistema centrale di Immuni, di caricare il codice chiave in presenza di un caso di positività».
Immuni continua a diffondersi: ecco le regioni più e meno virtuose
Passata di recente in mano alla Pubblica Amministrazione, l’app Immuni si sta avvicinando progressivamente al traguardo dei 10 milioni di download.
Allo stato attuale, il dato ufficiale diffuso dal Ministero della Salute riporta che l’applicazione nostrana di contact tracing è stata scaricata dal 17,9% della popolazione italiana di età superiore ai 14 anni. Il dato in questione si riferisce alla fine del mese di ottobre è rappresenta l’indice di un buon progresso su base mensile: a fine settembre si attestava al 12,5%.
Va comunque specificato che gli abitanti delle regioni italiane non sono stati tutti virtuosi allo stesso modo: se il primo posto è appannaggio dell’Emilia Romagna, dove Immuni è stata scaricata dal 22,3% della popolazione, la Calabria è fanalino di coda con appena il 12,2%.
Ecco un quadro dei dati a livello geografico:
- Emilia Romagna (22,3%)
- Toscana (21,8%)
- Lazio (21,7%)
- Abruzzo (21,5%)
- Umbria (20,7%)
- Lombardia (20,1%)
- Valle D’Aosta (20%)
- Sardegna (19,8%)
- Provincia autonoma di Trento (19,4%)
- Marche (19,2%)
- Liguria (18,3%)
- Piemonte (17,5%)
- Basilicata (16,9%)
- Provincia autonoma di Bolzano (16,7%)
- Veneto (16,4%)
- Friuli Venezia Giulia (15,8%)
- Molise (14,9%)
- Puglia (14,6%)
- Campania (13,3%)
- Sicilia (12,5%)
- Calabria (12,2%)
Se non avete ancora scaricato l’app sul vostro smartphone, ecco i link il download da App Store e Google Play Store:
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