Da quando Immuni è arrivata su Android e iOS, l’obbiettivo numero uno del governo italiano e del Ministero della Salute è sempre stato quello di farla scaricare al maggior numero possibile di utenti. Nel corso degli scorsi mesi siamo spesso incappati in notizie che cercavano (invano) di screditarne l’utilizzo per fantomatiche problemi di privacy, portando così ad una crescita di utilizzo più lenta di quel che ci si augurava.
Bene i download ma non la sua crescita
Gli ultimi dati condivisi dal Ministero della Salute, aggiornati al 14 novembre, indicano che l’applicazione è stata scaricata 9.8 milioni di volte. Sebbene si tratti di un numero piuttosto alto di download, si registra un rallentamento della crescita rispetto ai mesi passati, dove ad esempio era bastata appena una settimana per registrare il precedente milioni di download o addirittura 4 giorni per quello prima.
Secondo quando riferito dal Ministero, Immuni ha inviato ben 76.412 notifiche di possibile esposizione al Covid-19, mentre gli utenti risultati positivi congiuntamente all’utilizzo dell’applicazione hanno superato quota 4 mila.
Nella fase in cui troviamo in queste ultime settimane, dove molte regioni italiane sono (ri)diventate zona rossa e dove è tornato di nuovo imperativo muoversi solo in situazioni di necessità, l’utilizzo di Immuni potrebbe facilitare l’individuazione di focolai di infezione e guidare le realtà proposte a gestire meglio e più celermente questa situazione.
Se ancora non l’avete fatto, potete scaricare Immuni ai seguenti link:
Immuni per Android | Immuni per iOS
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