Clubhouse, l’app social network che alla base dell’interazione fra utenti pone la voce, è ormai un fenomeno del web. Molti colossi del settore, Facebook compreso, sono alla ricerca di alternative più o meno simili da offrire ai propri utenti, sistemi alternativo che possano competere col servizio della Alpha Exploration.

Dopo le prime “ricette anti Clubhouse“, è giunto il momento per Facebook di proporre qualcosa di più concreto, un’applicazione basata sul web che sarà gratuita per tutti, attualmente in fase di beta test: Hotline.

Cos’è e come funziona Hotline

Nata dal ramo dedicato ai prodotti sperimentali (NPE) di Facebook, Hotline è la vera e propria risposta a Clubhouse, appena entrata nella fase di beta testing pubblica.

Tale soluzione, rispetto a Clubhouse, differisce innanzitutto perché è accessibile da chiunque senza invito (anche tramite Twitter con la verifica SMS) e, alle chat audio, aggiunge anche una parte video e testuale, elemento di base dell’interazione effettiva.

Dal punto di vista dell’interfaccia, Hotline riserva una sezione dedicata alle domande poste dagli ascoltatori, raggruppate in un elenco, domande che sono votabili e selezionabili dall’host che, volendo, può rispondere avviando una conversazione diretta con l’ascoltatore che partecipa alla chat, o viceversa rimuovere le domande inopportune o gli utenti stessi.

Oltre a porgere delle domande, gli utenti possono interagire all’interno delle stanze anche con delle reazioni, come su Twitter Spaces.

Per il resto, Hotline non pone un numero limite di partecipanti che possono sintonizzarsi su una sessione, e può fornire una registrazione audio e video della sessione, condivisibile anche su altre piattaforme.

Secondo quanto emerso, Hotline dovrebbe consentire agli utenti di trasmettere sessioni di chat audio private accessibili esclusivamente su invito e, viceversa, chat audio aperte a tutti gli utenti che vi incapperanno.

“Con Hotline, ci auguriamo di comprendere in che modo le domande e le risposte interattive e dal vivo possano aiutare le persone a imparare dagli esperti in determinate aree professionali, e agli esperti a costruire le proprie attività“, il commento di un portavoce di Facebook a TechCrunch.

Per ora la sperimentazione è partita. Staremo a vedere i futuri sviluppi.

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