Faccio questo lavoro da quasi sette anni e nel tempo la mia attrezzatura di lavoro si è evoluta. Sono passato da un portatile a una postazione fissa alla quale ho sempre collegato due monitor, le cui dimensioni sono cresciute ogni 2-3 anni. Di recente la mia postazione era dotata di uno schermo principale da 32 pollici 2K a cui ho affiancato prima uno schermo da 15″ e poi uno da 25 pollici, sempre un FullHD o FullHD+, senza però trovare una configurazione che mi soddisfacesse appieno.

Ho avuto la possibilità di provare per un paio di mesi quella che pensavo fosse la soluzione definitiva, uno schermo da 43 pollici con risoluzione 4K prodotto da Philips.  Vi racconto come sono andati questi due mesi e quello che penso di questo monitor.

Connettività ed ergonomia

Il modello che ho provato è un Philips 36M6VBPAB da 43 pollici con risoluzione 4K, caratterizzato dalla presenza del sistema Ambilight, che ravviva la scrivania pur senza risultare fastidioso. I LED multicolore sono posizionati nella parte inferiore ed è possibile regolare i giochi di luce tramite il telecomando in dotazione.

Viste le dimensioni si tratta ovviamente di uno schermo molto ingombrante, misura infatti 976 x 661 x 264 millimetri con il piedistallo, mentre senza piedistallo (nel caso voleste montarlo a parete) misura 976 x 574 x 63 millimetri. Il peso raggiunge i 14,71 Kg con piedistallo e 13,96 Kg senza, per cui anche l’installazione non risulta particolarmente difficoltosa, anche senza ricorrere all’aiuto di qualcuno.

Io l’ho posizionato su una scrivania da 140 centimetri (quella che vedete in questa recensione)e mi rimane sufficiente spazio per caricabatterie wireless, Nest Hub e molto altro. A causa di alcuni dispositivi nella parte posteriore della scrivania l’ho posizionato a circa 40 centimetri dalla parte frontale per cui mi ritrovo a utilizzarlo da circa 60 centimetri di distanza. In questi due mesi non ho avuto alcuna difficoltà di utilizzo e devo dire che reputo questa distanza perfetta per leggere senza fatica anche i caratteri più minuti.

L’unico effetto negativo è che da questa distanza sono visibili alcune aberrazioni di colore ai bordi (due fasce di circa un centimetro leggermente più scure) che non risultano fastidiose e che spariscono arretrando di venti centimetri. Se avete lo spazio sufficiente per posizionarlo a 80-100 centimetri da voi, non avrete alcun tipo di problema.

Ho qualche riserva sull’angolo visivo, anche se bisogna guardare lo schermo da angolazioni superiori ai 45 gradi (lateralmente) per notare un peggioramento, con i grigi che diventano azzurri e i bianchi che diventano molto sparati. È comunque una condizione di utilizzo poco comune, a meno che non teniate due monitor di questo tipo affiancati, ma risulterebbero difficili da utilizzare.

Nel complesso dunque non servono grandi scrivanie per contenerlo e anche se utilizzate un PC desktop (io ho un Mac Mini posizionato dietro al monitor) con una scrivania da 140 centimetri avrete spazio a sufficienza.

Tutti i connettori sono posizionati nella parte posteriore dello schermo, non ci sono quindi porte laterali né tantomeno pulsanti di accensione o regolazione delle impostazioni. Nella parte frontale è visibile solamente un grande LED bianco che segnala l’accensione del pannello. Tutto si controlla con un telecomando a infrarossi che permette di accedere al menu, molto completo ma anche semplice da gestire, sul lato destro del monitor, a metà altezza, è presente un piccolo stick per regolare le impostazioni se il telecomando non è a disposizione.

Grazie alle varie voci del menu è possibile gestire tutti i parametri dello schermo, inclusa la regolazione del volume, che può essere controllato anche tramite il bilanciere presente sul telecomando. È presente la funzione PiP (Picture in Picture) che permette di visualizzare un secondo ingresso in una finestra, collocata in alto a destra, la cui posizione e dimensione non può essere modificata.

Ricca la dotazione di connettori, tutti rivolti verso il basso ma posizionati in modo da non essere visibili frontalmente, per una buona gestione dei cavi. Troviamo due connettori HDMI 2.0, una Display Port 1.4, una Mini Display Port 1.4 e una porta USB-C, in grado di portare il segnale video dai computer compatibili.

Sono inoltre presenti due porte USB 3.0 che possono fornire alimentazione anche a schermo spento, modificando l’apposita funzione nel menu. Troviamo anche un ingresso audio dal PC e una presa per le cuffie, anche se l’audio può essere portato al monitor sia tramite HDMI che tramite Display Port. La potenza degli speaker stereo è pari a 14 watt complessivi e la qualità sonora è buona, grazie al supporto DTS, anche se i bassi mancano di un po’ corposità.

Non hanno una qualità da cinema ma risultano comunque ottimi per la visione di film, contenuti multimediali e per il gioco, e anche per ascoltare un po’ di buona musica mentre lavorate. L’alimentatore è integrato nella parte posteriore dello schermo per cui basterà collegare il solo cavo della corrente alla presa di alimentazione per utilizzare il monitor.

Qualità dell’immagine

Grazie al menu molto ricco di impostazioni è decisamente semplice trovare la regolazione giusta dell’immagine e, almeno nel mio caso ho trovato quella ideale in poco tempo. Uso principalmente il computer per scrittura di testi, e per gestire i contatti commerciali, con qualche ritocco occasionale alle immagini. per il mio tipo di lavoro non mi curo quindi particolarmente delle fedeltà dei colori a schermo, per cui su questo fattore non posso esprimermi in maniera definitiva.

Trovo però che la lettura dei testi sia molto facile, i pixel si distinguono solo avvicinandosi molto allo schermo, a una distanza che non sarebbe comunque proponibile. Anche nella riproduzione di video e film non ho trovato particolari. Per le limitazioni imposte dal mio vecchio Mac Mini ho potuto impostare la risoluzione 4K con frequenza di refresh a 30 Hz, senza però che abbia notato differenze rispetto a un PC Windows impostato per funzionare a 60 Hz, almeno nell’uso quotidiano. I 30 Hz ovviamente si fanno notare nei video più movimentati, ma fortunatamente per me si tratta solo di occasioni saltuarie, che non creano problemi.

Certo, se siete dei gamer incalliti o se utilizzate il monitor per guardarvi una grande quantità di film, forse dovreste rivolgervi a qualcosa con un refresh rate superiore, magari 100 o 120 Hz, ma per il classico uso ufficio questo Philips è davvero superbo.

Perché un 43″ è perfetto per l’ufficio

Nella mia attività quotidiana ho la necessità di controllare numerose attività, per cui un solo schermo con una risoluzione FullHD mi rende difficile essere produttivo. Solitamente ho due finestre del browser aperte, con almeno 30 schede aperte in totale, il client di posta elettronica sempre attivo e diverse applicazioni di messaggistica istantanea, per l’organizzazione del lavoro interno e per il contatto con i clienti.

Con un monitor così grande, e grazie soprattutto alla risoluzione 4K, riesco ad avere sei finestre aperte sullo schermo, tutte con una dimensione adeguata e in grado di mostrarmi il contenuto necessario. Per aiutarmi nella disposizione utilizzo un software di gestione delle finestre, che con pochi tocchi posiziona ogni cosa al suo posto.

In questo modo posso quindi avere una panoramica di ogni attività che devo gestire, tutto con caratteri di dimensioni adeguate, una cosa che non potrei fare con uno schermo di dimensioni inferiori. Un 32 pollici, o peggio ancora un 27/28 pollici, mi permetterebbe di ottenere il medesimo risultato ma con caratteri molto più piccoli e che alla lunga stancherebbero la vista.

Uso questo monitor da due mesi e per una media di 10 ore al giorno, eppure alla sera non ho notato alcun segno di affaticamento, ovviamente dopo aver impostato tutti i parametri in maniera corretta, per avere uno schermo non troppo luminoso, col giusto contrasto e che, grazie all’aiuto del software f.lux assume tonalità più calde alla sera, quando la luce naturale cala e uno schermo troppo luminoso sarebbe stancante.

Certo le dimensioni sono importanti e se non avete una scrivania di dimensioni adeguate è difficile da posiziona, soprattutto se avete un PC da gaming o un paio di console da collegarci. Nel mio caso il Mac Mini ha trovato posto dietro al monitor, grazie a una staffa fissata a un braccio porta monitor, che potrei fissare direttamente allo schermo grazie ai fori per il supporto VESA.

Conclusioni

Dopo aver provato per un paio di mesi questo Philips 436M6VBPAB posso affermare con sicurezza che si tratta di un monitor perfetto per l’uso in ufficio, sia per chi deve lavorare molto con i testi sia per chi fa lavori con software CAD, data input e montaggi video, grazie soprattutto alle grandi dimensioni e alla risoluzione 4K, che offrono una superficie di lavoro immensa.

Il prezzo è ovviamente alto ma non esagerato e rappresenta una giusta via di mezzo per chi vuole un monitor grande con un fattore di forma non troppo allungato e non ha particolari esigenze di calibrazione del colore. Il prezzo di listino è di 949,99 euro ma in questo momento potete acquistarlo su ePrice, utilizzando il link sottostante, a poco più di 700 euro.

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