Recensione Pico Projector-XB – Qualche settimana fa abbiamo portato su queste pagine la recensione di Pantera Pico PC, un computer dalle dimensioni decisamente compatte ma dalle prestazioni molto interessanti. La compagnia che realizza il pico PC offre anche una serie di accessori da abbinare o da utilizzare separatamente, tra cui Pico Projector-XB, un video proiettore che può essere collegato a una sorgente esterna ma che può funzionare anche in maniera completamente autonoma.

Ho avuto modo di provare per diverse settimane il piccolo proiettore, utilizzandolo sia in abbinamento al pico PC, utilizzandolo quindi al posto di un tradizionale monitor, sia in modalità stand-alone, per guardare qualche film e serie TV, oltre a un paio di eventi sportivi. Oggi dunque vi racconto come si è comportato e perché lo ritengo un prodotto che dovrebbe essere presente in ogni casa.

Cinema in casa con Pico Projector-XB

Grande più op meno come una lattina, e pesante meno di 400 grammi, il piccolo proiettore portatile trova facilmente posto nella borsa del computer, per essere sempre a disposizione, ma anche in un qualsiasi cassetto, pronto all’uso in qualsiasi momento. Non è nemmeno necessario avere una presa di corrente a disposizione, a meno di non avere in programma una maratona su Cinematic Universe o sulla saga di Star Wars, visto che dispone di una batteria interna da 7.000 mAh che garantisce circa 90 minuti di autonomia, sufficienti per vedere un film di media durata.

È proprio nella visione dei film, o di qualche puntata di serie TV, che Pico Projector-XB trova il suo miglior impiego in salotto o in soggiorno, a patto di avere una parete bianca a disposizione e di spegnere tutte le luci. È possibile proiettare un pannello da 100 pollici da una distanza di circa 3 metri senza che la qualità ne risenta in maniera elevata. Certo, la risoluzione di 854 x 480 non lo rende indicato per film in HD o peggio ancora in 4K, visto che non notereste differenze, ma nel complesso ho trovato la qualità accettabile.

La parte audio pecca sicuramente di potenza, ma viste le dimensioni del dispositivo era difficile chiedere di più. Io ho collegato un paio di cuffie TWS e uno speaker, in entrambi i casi tramite Bluetooth, e il problema è stato risolto immediatamente. La luminosità non è certo il massimo, 100 ANSI lumen non sono molti ed è necessario un ambiente buio per riuscire a godere un film su uno schermo di grandi dimensioni.

Utilizzandolo al posto del monitor, collegato al PicoPC, la situazione migliora decisamente e anche proiettando uno schermo da circa 30 pollici la luminosità è accettabile. La risoluzione è ovviamente un limite, soprattutto nel mio caso, visto che uso il computer principalmente per scrivere e i pixel sono molto ben visibili anche a un metro di distanza, finendo per affaticare la vista.

Resta inoltre il fatto della rumorosità, in parte mitigata durante la visione di un film ma comunque percepibile, e decisamente fastidiosa utilizzandolo in collegamento al PC. Non è inoltre facile trovare una posizione per il proiettore, volendolo usare come monitor. Nel mio caso l’ho posizionato su un mobile alle spalle della mia scrivania, con buoni risultati, rumore escluso.

Va detto che è impensabile utilizzarlo per otto ore al giorno, sostituendolo integralmente a un monitor: sono riuscito a resistere mezza giornata ma il rumore è sempre stato presente ed evidente, anche con una musica di sottofondo (a meno di non tenere il volume attorno alla metà).

Tutto questo non va visto come una serie di difetti, quanto piuttosto come gli inevitabili limiti di questo tipo di prodotti. Le dimensioni compatte (Pico Projector-XB misura 106 x 72 x 72 millimetri) portano inevitabilmente a un aumento delle temperature, che vanno tenute sotto controllo da una ventola. Proprio per le dimensioni del case non è possibile utilizzare ventole di grandi dimensioni e l’unica soluzione è proprio quella di aumentare la velocità di rotazione, con un ovvio incremento del rumore.

Un dispositivo stand alone

La parte più interessante però è la possibilità di utilizzarlo come dispositivo stand-alone, senza quindi la necessità di collegarlo ad alcuna sorgente di ingresso. Pico Projector-XB utilizza infatti Android 9.0 (non in versione TV), con il Play Store e la possibilità di installare numerose applicazioni.

Il processore RK03229A, con CPU quad core a 1.2 GHz affiancato da 2 GB di RAM e 16 GB di memoria interna permette di eseguire senza problemi media player, YouTube e Netflix. Nella parte posteriore del proiettore è presente una porta USB 2.0, alla quale collegare una chiavetta o un hard disk in cui inserire i vostri film.

Nei miei test in soggiorno ho collegato sia una chiavetta USB con alcuni film sia un hard disk con foto, musica e video. In entrambi i casi non ho avuto alcun problema ad accedere ai contenuti e il processore non ha mostrato incertezze nella riproduzione. Va detto che, vista la risoluzione del proiettore, mi sono limitato a contenuti in bassa risoluzione, con qualche test anche con contenuti in HD e FullHD.

L’utilizzo di Android 9.0 e l’assenza della certificazione Widevine L1 rende di fatto impossibile la visione in alta definizione dei contenuti provenienti dai principali servizi di streaming, ma vista la bassa risoluzione di proiezione non è un grosso problema. Le applicazioni sono le stesse che trovate sullo smartphone, con tutte le difficoltà di navigazione dovute a una interfaccia pensata per un diverso fattore di forma, con alcune assenze importanti, come Disney Plus. È comunque possibile installare (oltre a Netflix che risulta preinstallato) anche Prime Video, RaiPlay e Discovery+, solo per citare i servizi più famosi.

I controlli avvengono direttamente dal proiettore, grazie alla superficie touch posta nella parte superiore. Oltre all’area che controlla il cursore, sono presenti i tasti Indietro e Home di Android, insieme al tasto menu. I controlli sono precisi anche se la piccola dimensione a disposizione porta in qualche caso a premere i tasti sbagliati, soprattutto durante il movimento del cursore.

Nel complesso comunque l’esperienza d’uso e positiva anche se a mio avviso è più indicato per stanze di piccole dimensioni, con uno schermo non superiore ai 50 pollici (è sufficiente un metro e mezzo) piuttosto che per il soggiorno.

Il limite di Pico Projector-XB, così come quello di tutti i mini proiettori, sta proprio nei suoi punti di forza. È portabile e compatto, ma proprio per questo non può offrire le prestazioni di un prodotto di dimensioni normali. Il sistema di raffreddamento risulta molto rumoroso, e se utilizzato per lavorare o per guardare film “tranquilli” disturba non poco la visione.

È ideale per serate tra amici, per guardare su un grande schermo le foto e i video delle vacanze, per guardare qualche film o per giocare con una console. L’ho usato per un paio di giorni insieme al mini PC Pantera Pico per lavorare, ma devo dire che è una situazione improponibile per il rumore e per la bassa risoluzione, molto fastidiosa quando si gestiscono molti testi, come nel mio caso.

Va inoltre detto che non si tratta di un prodotto originale, sviluppato direttamente da XDO, l’azienda alle spalle del progetto Pico PC, ma realizzato da un OEM e poi ribrandizzato.

Il prodotto non è attualmente acquistabile ma è possibile registrarsi sul sito del produttore per ricevere informazioni sulla sua disponibilità. Nel frattempo, forte del suo successo, Pantera PicoPC è in crowdfunding su Indiegogo, dove può essere acquistato a partire da poco meno di 140 euro. Per tutti i dettagli vi rimandiamo alla pagina ufficiale e vi ricordiamo di leggere la nostra recensione di Pantera Pico.

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