Di tanto in tanto alcuni prodotti lanciati da Google arrivano alla fine della loro avventura e gli ultimi device del colosso di Mountain View per i quali è giunto il momento di andare in pensione sono i router Google OnHub e Google Home Mini.

Un anno alla fine dell’avventura dei router Google OnHub

Iniziando dai router Google OnHub, si tratta di una serie di dispositivi lanciati nel 2015 in collaborazione con ASUS e TP-Link e caratterizzati dalle soluzioni software sviluppate dal colosso di Mountain View.

Ebbene, a distanza di sei anni il team di Google ha reso noto che molto è cambiato nel settore dei router e che il supporto per questi dispositivi terminerà il 19 dicembre 2022.

Il colosso di Mountain View sta avvisando i possessori di questi dispositivi della decisione di cessare il supporto attraverso un’apposita email, con la quale offre loro anche un codice sconto (da usare entro il 31 marzo 2022) per acquistare Nest WiFi.

Fino al 19 dicembre 2022 i router Google OnHub continueranno a funzionare normalmente ma senza aggiornamenti di sicurezza per nuove funzionalità software mentre successivamente a tale data continueranno a fornire segnale Wi-Fi ma non saranno più gestibili tramite l’app Google Home e vi saranno varie limitazioni (non si potranno aggiornare le impostazioni della rete Wi-Fi, aggiungere ulteriori dispositivi Wi-Fi o eseguire test di velocità).

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Fine dei giochi per Google Home Mini

Anche per Google Home Mini sembra essere arrivato il momento di andare in pensione: lanciato alla fine del 2017, lo smart speaker del colosso di Mountain View non è più disponibile sullo store ufficiale dell’azienda e, stando a quanto si apprende, non tornerà ad esserlo.

Probabilmente non c’è da stupirsi per la decisione di Google, in quanto tale dispositivo ha già un successore dal 2019, ossia Nest Mini, ma fino ad oggi è rimasto in vendita insieme al nuovo modello (al medesimo prezzo).

Probabilmente la ragione per la quale Google Home Mini è rimasto così a lungo sul mercato è da rintracciare in una produzione di scorte iniziali eccessiva da parte del colosso di Mountain View, che forse si augurava potesse avere un successo maggiore.

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