Avete un auto elettrica, magari una Tesla e, che so, l’avete comprata nel periodo in cui c’era la possibilità di avere la ricarica gratis per tutta la vita del veicolo? Se sì, secondo voi cosa ci potreste fare? Se non vi viene in mente niente, provate a chiedere a Siraj Raval.
Se vi starete chiedendo chi sia ve lo diciamo subito. Siraj è un fanatico della tecnologia e Youtuber statunitense, il quale si è messo all’opera per trasformare la sua Model 3 in un mezzo di guadagno. Come? La risposta è tanto semplice quanto complessa: facendo mining dalla sua auto.
È possibile fare mining da una Tesla
Lo Youtuber ha caricato ed eseguito un software di mining Bitcoin gratuito utilizzando un Apple Mac mini M1, alimentandolo tramite un inverter collegato alla presa di corrente da 12 volt situata nella console centrale della sua auto. Per fare ciò Siraj ha realizzato e collegato un’unità di elaborazione grafica (GPU) interconessa al frunk della sua Model 3, alimentandole direttamente con la batteria dell’auto. Sono ben cinque le GPU collegate, con le quali poi esegue un algoritmo di hashing per estrarre Ethereum.
Questo ovviamente rischia di invalidare la garanzia della sua auto, ma lo Youtuber afferma che ne vale davvero la pena. Quando il prezzo di Etherium ha raggiunto il suo picco nel 2021, Raval ha dichiarato di aver raggiunto guadagni fino a 800 dollari al mese.
Il minatore di Bitcoin, Alejandro De La Torre, ha affermato in via definitiva, che il mining da una Tesla è possibile poiché sarebbe come connettersi a qualsiasi altra fonte di alimentazione:
La componente principale è il prezzo dell’elettricità. Se è più economico farlo attraverso un veicolo elettrico, allora così sia.
Vale davvero la pena farlo?
Non tutti però sono d’accordo con Raval. Primo su tutti un altro Youtuber amante delle auto elettriche, Chris Allessi (K-man su YouTube). Primo rivenditore di auto elettriche nel Wisconsin, secondo quanto dichiarato alla CNBC nel 2018, Allessi costruisce auto elettriche personalizzate nel tempo libero e si autodefinisce un moderno Doc Brown.
Proprio come Raval, anche lui ha provato a fare mining dalla sua Model S utilizzando un paio di modi differenti. Per estrarre Bitcoin, ha collegato un Bitmain Antminer S9 (un tipo di mining rig utilizzato specificamente per coniare la criptovaluta più popolare al mondo), direttamente alla batteria della sua auto tramite l’utilizzo di un inverter. Quest’ultimo regola la tensione della batteria elettrica di Tesla a un livello compatibile con il suo Antminer. Inoltre è riuscito a utilizzare con successo il firmware interno del veicolo, usando lo schermo e il computer dell’auto per navigare su una pagina web che aveva creato appositamente, per estrarre il popolare token per la privacy monero.
Per Allessi però, fare tutto questo non ne vale la pena, nemmeno se si parla di una Tesla con piano di ricarica gratuito e illimitato. Nel 2018 egli stimava che, in una finestra di 60 ore, avrebbe guadagnato 10 dollari in bitcoin e che, anche se tutto questo sarebbe stato profitto per via della ricarica gratuita illimitata, non avrebbe avuto senso per via del danneggiamento dell’auto.
Perché vorresti mettere quel tipo di usura su un’auto da $ 40.000 a $ 100.000? E in questo momento, anche se il prezzo per bitcoin è aumentato drammaticamente nello stesso lasso di tempo con la stessa identica attrezzatura, probabilmente sto guadagnando $ 1 o $ 2 in bitcoin.
Ha dichiarato anche che non si preoccupa più del mining, sostenendo che la difficoltà è così alta che farebbe più soldi da McDonald’s.
Quanto guadagna Siraj Raval
Raval invece è più ottimista sul potenziale di guadagno. La sua auto raggiunge fino a 320 miglia (circa 514 km) per carica e ci vogliono dai 10 ai 15 dollari (circa 13 euro) per caricarla. Se la guida per alcune ore al giorno, ha bisogno di un addebito una volta ogni settimana e mezzo, portando la sua bolletta mensile da 30 a 60 dollari (circa 52 euro). Egli stima di estrarre circa 20 ore al giorno dalla sua batteria di Tesla e, sebbene il prezzo di altcoin come Ethereum sia soggetto a volatilità, Raval ha inserito altri backstop per garantirne la redditività. Inoltre le sue, sono GPU usate e acquistate su eBay, il che lo ha aiutato a risparmiare denaro.
Tenendo conto di tutti questi passaggi, egli afferma che nel corso del 2021 ha guadagnato dai 400 (circa 352 euro) agli 800 dollari (circa 705 euro) al mese, rendendo l’impresa redditizia, anche durante la stasi delle criptovalute.
Nonostante ci siano tanti che sono contro a ciò che sta facendo, con diversi scettici come Sohmers che sostiene non sia possibile arrivare a guadagnare quelle cifre, per lo Youtuber questo non è solo un espediente, ma bensì una parte importante del suo piano, per rendere la sua Tesla un robotaxi completamente autonomo che guadagna criptovalute ogni volta che non sta guidando.
Nonostante anche Elon Musk abbia pubblicizzato questo potenziale, le Tesla sono ancora lontane dall’essere in grado di guidare in completa autonomia, tuttavia Raval crede in questo futuro.
E voi cosa ne pensate di questa storia? Fateci sapere la vostra lasciando un commento nell’apposito box.
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