Apple ha rilasciato una guida alla sicurezza personale per proteggere gli utenti da tentativi di tracciamento e stalking operati tramite AirTag. Il vademecum contiene importanti informazioni, incluse chiare istruzioni nel caso si venga in contatto con un AirTag di proprietà sconosciuta.

AirTag e la nuova frontiera dello stalking

La guida intitolata Personal Safety User Guide, disponibile a questo indirizzo ma non ancora tradotta in italiano, è visualizzabile sulla pagina ufficiale del sito di assistenza Apple. È stata da poco aggiornata con nuove linee guida per far fronte ai sempre maggiori casi di invasione della privacy tramite l’utilizzo di dispositivi AirTag.

Per chi non lo sapesse, gli AirTag sono dei dispositivi di tracciamento che sfruttano la tecnologia Bluetooth e Ultra Wideband per inviare dati sulla propria posizione. La forza dei prodotti AirTag è che questi comunicano con la rete di dispositivi Apple compatibili, come iPhone, iPad e Macbook. In questo modo, grazie alla vasta diffusione di questi dispositivi, è statisticamente probabile che un tracker AirTag sia in grado di comunicare la sua posizione – in modo anonimo – alla rete, e aggiornare così il proprietario sul suo stato.

Finora sembra essere soltanto un valido ausilio per non perdere chiavi o per rintracciare lo zaino, l’ombrello o qualsiasi altro oggetto che possa contenere un AirTag. Ma la mente umana ha una illimitata capacità di utilizzare gli oggetti in modi sorprendenti, talvolta ribaltandone completamente il fine d’uso.

Sin dalla loro introduzione sul mercato gli AirTag di Apple sono stati utilizzati per tracciare la posizione di persone a loro insaputa. C’è chi ha ritrovato un AirTag del suo ex nascosto nella propria auto, chi invece si è ritrovato il tracker nel proprio cappotto, inserito da un totale sconosciuto. E chi invece utilizzava i dispositivi di tracciamento per rintracciare auto di alto profilo da rubare. Insomma, di storie simili ne è pieno il web.

Ma ci sono anche storie estremamente positive: ad esempio, nei gruppi dedicati ai consigli genitoriali su Facebook sia mamme che papà consigliano caldamente l’utilizzo di AirTag per ritrovare oggetti che i pargoli possono perdere facilmente, come zaini e giubbini. O in caso di traslochi o trasporto di oggetti di un certo valore: proprio utilizzando un tracker di Apple una coppia americana è riuscita a ritrovare parte degli oggetti scomparsi dopo che un traslocatore disonesto aveva fatto perdere le proprie tracce.

Le regole per evitare di essere vittime di stalking tramite AirTag

Nonostante Apple non sia la prima azienda a commercializzare dispositivi di tracking per gli oggetti scomparsi – qualcuno ricorda Tile? È ancora in attività – tutti i riflettori sono stati puntati sull’azienda di Cupertino, creando non pochi problemi di immagine. Ecco perché la compagnia ha realizzato la pagina di supporto come sorta di documentazione ufficiale: una vera e propria guida per mettersi al riparo dall’opinione pubblica e fornire manuale di pronto intervento a chi incappa in un AirTag sconosciuto.

Nel manuale si spiega che significa ricevere un’allerta sul telefono quando c’è un AirTag nei paraggi, e perché si potrebbe sentire anche un suono provenire dallo stesso. C’è anche spiegato come utilizzare l’app Tracker Detect per dispositivi Android, che fino allo scorso dicembre non avevano modo di poter rintracciare con efficacia un AirTag nascosto.

Ma soprattutto, la guida spiega cosa fare nel caso si rinvenga un tracker di proprietà altrui, e come farlo suonare se è stato rilevato ma non è visibile perché nascosto. E spiega i motivi per cui, se si è certi di avere un tracker nelle vicinanze, possa risultare impossibile l’identificazione: per trovare un AirTag è infatti necessario che i dispositivi iPhone e iPad siano aggiornati alla versione 14.5 del software. Per sapere la versione attuale del vostro dispositivo basta andare in Impostazioni > Generali > Aggiornamento software.

Nella stessa pagina di supporto Apple ha condensato informazioni più generali riguardo la protezione della privacy personale, anche quelle che non c’entrano con lo stalking a mezzo AirTag. La sezione Review and take action viene istruito su come valutare e cambiare le impostazioni di condivisione e scoprire se sono state cambiate nel caso qualcuno abbia avuto accesso fisico al dispositivo. O come utilizzare le funzioni di sicurezza più avanzate, come l’autenticazione a due fattori, per elevare la privacy dei prodotti Apple posseduti cliccando su Keep your information Safe.

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