I computer a marchio Apple, tra presente (iMac con M1) e futuro (MacBook Pro con chip M2), sono stati i grandi protagonisti dell’ultima edizione della newsletter Power On di Mark Gurman (Bloomberg) e sono emersi alcuni aneddoti tanto interessanti quanto deludenti.
Apple iMac M1 e quel Face ID mai arrivato
Stando a quanto riferito da Gurman, c’è un’altra funzione importante che lo scorso anno Apple aveva per lo meno valutato di implementare sul rinnovato iMac con chip Silicon M1, salvo poi tornare sui propri passi: il Face ID.
Quest’indiscrezione è perfettamente in linea con le voci che circolano ormai da diverso tempo in merito all’approdo della tecnologia Face ID sulla linea Mac di Apple. A titolo esemplificativo, si pensi che nel 2020 Filipe Espósito di 9to5Mac aveva segnalato la presenza nella versione beta di macOS Big Sur di indizi della volontà del colosso di Cupertino di introdurre il riconoscimento del volto sui Mac. Ecco quanto era stato riportato:
«Siamo stati in grado di trovare una nuova estensione su macOS Big Sur beta 3 con codici relativi al supporto della “PearlCamera”. Forse non lo ricordate, ma questo è il nome in codice che Apple utilizza internamente per fare riferimento alla TrueDepth Camera e al Face ID, come era stato rivelato per la prima volta dai leak riguardanti iPhone X nel 2017. Codici come “FaceDetect” e “BioCapture” trovati in questa nuova estensione confermano che Apple sta preparando macOS per operare con il Face ID, dal momento che questi codici sono simili a quelli utilizzati in iOS. Abbiamo eseguito delle ricerche e questa estensione per il Face ID era stata chiaramente sviluppata per macOS e non si tratta di parti di codice rimanenti dalla tecnologia Catalyst».
Ebbene, questi precedenti ritrovamenti vengono ora corroborati dal giornalista di Bloomberg. Gurman, infatti, scrive testualmente che:
«Il Face ID era nei piani per il primo iMac con M1. Naturalmente l’iMac è il Mac più spesso con un display integrato, dal momento che i laptop di Apple hanno tutti degli schermi piuttosto sottili».
Proprio lo spessore sarebbe stato il fattore decisivo, sia nell’aver impedito l’implementazione del Face ID nel notch degli attuali MacBook Pro 14″ e 16″, che nel renderla possibile su iMac 24″ M1 (ecco la nostra recensione). Rimane invece assoluta incertezza sul motivo del dietrofront di Apple, ma potrebbe avere a che fare con le difficoltà a causa delle quali a Cupertino avevano deciso di dare priorità ad iMac 24″ e di mettere in pausa lo sviluppo di un modello da 27 pollici.
Gurman si è espresso anche sulle (scarse) possibilità di una futura implementazione del Face ID sui MacBook:
«In questo momento, la tecnologia per integrare il Face ID nel sottile display dei MacBook ancora non esiste. Pertanto, se il Face ID arriverà su Mac, credo che sarà dapprima su un iMac o su un monitor esterno. Apple sta indubbiamente lavorando su questo, ma solo il tempo ci dirà se lo lanceranno davvero».
Ora come ora, sappiamo che Apple sta lavorando ad un nuovo display esterno con processore integrato, ma soprattutto che nel corso del 2022 dovrebbe arrivare un nuovo iMac Pro con processori M1 Max e M1 Pro, che dovrebbe corrispondere proprio al modello da 27 pollici “messo in pausa” l’anno scorso.
MacBook Pro base con M2, ma niente ProMotion
Nella stessa newsletter Gurman ha affrontato anche il tema MacBook Pro, soffermandosi sull’introduzione del chip M2, ma anche sul non arrivo del ProMotion.
Nelle scorse settimane abbiamo già parlato sia dell’arrivo di nuovi MacBook con M2 che dei numerosi prodotti che Apple sta preparando per il prossimo autunno. Adesso è il futuro MacBook Pro “base”, il successore dell’ottimo MacBook Pro 13″ M1, a finire sotto la lente.
Secondo Gurman, la differenziazione coi più costosi modelli M1 Pro e M1 Max si tradurrà in compromessi per display, processore e storage, ma anche in una conferma: la definitiva scomparsa della Touch Bar:
«Mi aspetto che il nuovo MacBook Pro entry-level venga equiparato ai modelli high-end per la perdita della Touch Bar, ma i principali fattori di differenziazione saranno display, processori e spazio di archiviazione inferiori e nessun ProMotion né miniLED. Sarà uno dei tanti Mac in cantiere con il chip M2, inclusi aggiornamenti all’iMac da 24 pollici, Mac mini entry-level e MacBook Air rinnovato».
Dunque ancora LCD e non miniLED e soprattutto niente ProMotion. Queste rivelazioni fanno dubitare sulla veridicità dei precedenti rumor che vorrebbero il prossimo MacBook Air sprovvisto di ProMotion ma dotato di un pannello miniLED.
Come avete letto qui sopra, inoltre, Gurman conferma che Apple farà abbondante uso del chip M2, adottandolo su iMac 24″, Mac mini base e MacBook Air.
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