Mastercard ha annunciato ufficialmente il lancio di un nuovo servizio di consulenza in tema di pagamenti crypto. Una mossa tale da confermare l’intenzione dell’azienda di indirizzarsi con decisione sulla strada dell’innovazione finanziaria, in modo da offrire una sponda alla parte più dinamica della propria clientela.

Per Mastercard sembra del resto una strada obbligata. L’azienda ormai da due decenni offre consulenza non solo nella progettazione di strategie di pagamento multi-rail, ma anche in relazione alle opportunità di gestione dei dati. Il Data & Services aziendale ha arruolato allo scopo più di 2mila addetti, ai quali è affidato il compito di proporre servizi in tal senso in più di 70 Paesi di ogni parte del globo. Un organico destinato a essere rinvigorito con continue aggiunte, proprio per risultare sempre all’altezza delle aspettative.

Il nuovo servizio di consulenza Mastercard: di cosa si tratta?

Il nuovo servizio di consulenza annunciato da Mastercard riguarderà criptovalute e Non Fungible Token (NFT). Due settori in sempre maggiore evidenza che, con tutta evidenza, non potevano essere ignorati da un gigante dei servizi finanziari.

L’azienda è quindi intenzionata a non lasciare nulla di intentato in tal senso, tanto da affermare anche la propria intenzione di affiancare le istituzioni bancarie che abbiano intenzione di sviluppare una CBDC (Central Bank Digital Currency). Per farlo verrebbe utilizzata la piattaforma di test di Mastercard, in modo da saggiare i vari scenari prima della definitiva implementazione della valuta.

A commentare quanto sta avvenendo è stato il presidente di Data & Services di Mastercard, Raj Seshadri, il quale ha dichiarato che si tratta in pratica di un’evoluzione del tutto logica. Grazie all’aiuto dell’azienda, in particolare, i suoi clienti saranno in grado di rispondere al meglio alle complicate sfide proposte da un mondo in costante evoluzione.

Un orientamento che, del resto non dovrebbe sorprendere eccessivamente, considerato come Mastercard abbia già in precedenza sviluppato carte in criptovaluta con BitPay e Wirex. mentre più di recente ha collaborato con Amber, Bitkub e Coinjar al fine di realizzare carte di pagamento crypto per i clienti asiatici.

Per quanto riguarda invece gli  NFT, proprio Mastercard sarà un’opzione di pagamento sull’imminente piattaforma ad essi dedicati da Coinbase. A proposito di questo marketplace, ancora non è stata ufficializzata la data del debutto, ma secondo gli esperti si tratterebbe di un serio antagonista per OpenSea.

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Una mossa del tutto logica

Secondo un recente studio di Visa, l’adozione globale delle criptovalute sarebbe ormai a livelli record. Inoltre la domanda di criptovalute da parte degli investitori è travolgente. Condotto in una platea formata da 6mila dirigenti facenti riferimento a otto mercati, tra cui quelli statunitense e britannico, il sondaggio ha attestato al 94% il grado di conoscenza in tema di innovazione finanziaria nello stesso ambito.

Proseguendo nella lettura del rapporto, si scopre che quasi il 33% degli adulti i quali dimostrano una certa familiarità con il settore possiede o utilizza asset digitali. Tra i motivi che li spingono in tal senso la volontà di creare ricchezza tramite la speculazione finanziaria e una crescente fiducia nelle criptovalute, viste alla stregua di futuro del denaro. Tra coloro che già le detengono, oltre l’80% ha a sua volta affermato il proprio interesse alle carte collegate alle criptovalute, grazie alle quali sarebbe possibile spendere i propri token presso i rivenditori autorizzati.

Ammonta invece all’84% il dato relativo a coloro che esprimono interesse per le carte in grado di offrire buoni di rimborso sotto forma di risorse digitali. Mentre il 18% del campione interpellato ha dichiarato la propria disponibilità a rinunciare alla propria banca attuale a favore di una in grado di offrire prodotti collegati alle criptovalute. Una percentuale ancora più elevata nei mercati emergenti, dove a pronunciarsi in tal senso è stato il 24%.

Di fronte a dati di questo genere, non dovrebbe quindi stupire eccessivamente l’annuncio di Mastercard.

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