Per contrastare la continua crescita dei prezzi dell’energia elettrica e del gas naturale è ufficiale il nuovo Decreto Energia, varato dal Governo Draghi con l’obiettivo di sostenere famiglie e imprese in un momento di grande emergenza. Il nuovo decreto arriva alla fine di una settimana davvero intensa e che ha registrato anche l’arrivo dell’atteso via libera a nuovi incentivi auto con sostegni all’acquisto che non riguarderanno esclusivamente le auto elettriche.
Al centro del nuovo Decreto Energia c’è la necessità di ridurre, il più possibile i prezzi di luce e gas, alleggerendo le bollette per le famiglie e le imprese a partire dal secondo trimestre dell’anno. Per il primo trimestre, infatti, Il Governo aveva già stanziato dei fondi all’interno della Legge di Bilancio con l’obiettivo di attenuare i rincari dovuti alle quotazioni alle stelle del mercato all’ingrosso.
Le nuove agevolazioni, valide per il secondo trimestre del 2022, aiuteranno anche i proprietari di auto elettriche e ibride che stanno registrano un aumento dei costi di ricarica (sia domestica che pubblica). Vediamo cosa prevede il nuovo decreto:
Arriva il nuovo Decreto Energia: quasi 6 miliardi di euro di fondi contro il caro bollette
Il nuovo decreto che ha appena ricevuto il via libera dal Consiglio dei Ministri prevede uno stanziamento di 5,8 miliardi di euro. Si tratta di fondi raccolti senza creare altro deficit di bilancio e sfruttando la maggiore crescita economica del Paese rispetto alle attese. La “ricetta” utilizzata dal Governo è la stessa già vista per il quarto trimestre del 2021 e per il primo trimestre del 2022.
Anche per il secondo trimestre dell’anno, infatti, è previsto l’azzeramento degli oneri di sistema per famiglie e imprese. C’è poi una conferma del taglio dell’IVA al 5% per le bollette del gas. Per le famiglie arriva un nuovo potenziamento del Bonus Luce e del Bonus Gas (agevolazioni riservate alle famiglie con ISEE inferiore a 8.265 euro oppure a 20.000 euro se con 4 figli a carico; i bonus vengono riconosciuti anche ai percettori di reddito o pensione di cittadinanza).
Per le imprese energivore e gasivore (le realtà aziendali più colpite dalla crescita dei prezzi dell’energia) ci sarà la possibilità di accedere a credito di imposta con uno stanziamento dedicato di 1,2 miliardi di euro. Nel decreto ci sono risorse dedicate ai comuni, impianti sportivi e piscine, alle prese con il caro bollette e con le limitazioni dovute alla pandemia.
Per contrastare l’emergenza, sul lungo termine, si prevedono interventi strutturali per incrementare la produzione di gas naturale “italiano” e per semplificare, dal punto di vista normativo, l’installazione di impianti fotovoltaici, eliminando lungaggini burocratiche che rallentando la crescita della produzione di energia rinnovabile in Italia.
Un sostegno anche per la ricarica delle auto elettriche
A trarre vantaggio dal nuovo Decreto Energia sono anche gli automobilisti che hanno la necessità di ricaricare la propria auto elettrica o plug-in hybrid. Un “pieno” di elettricità, a causa dell’emergenza in corso, costa sempre di più. Grazie al nuovo azzeramento degli oneri di sistema, anche per le utenze oltre i 16,5 kW, sarà evitata la stangata per la ricarica alle colonnine pubbliche che rappresentava una delle possibili conseguenze del futuro prossimo dell’aumento del costo dell’elettricità.
Gli automobilisti che ricaricano l’auto elettrica in casa potranno ugualmente beneficiare delle agevolazioni previste per i clienti domestici. Anche in questo caso, l’annullamento degli oneri di sistema rappresenta un elemento essenziale per limitare il più possibile l’impatto della crisi energetica sui costi di mantenimento di un’auto elettrica o ibrida plug-in.
Almeno fino alla fine del primo semestre dell’anno, i costi di un rifornimento di energia elettrica saranno tenuti sotto controllo, per quanto possibile in questo contesto d’emergenza. In questo momento di emergenza, per capire quanto costa ricaricare l’auto elettrica, sia con la ricarica domestica che pubblica, sarà necessario valutare con attenzione il costo dell’energia che, nonostante il decreto in arrivo, continuerà ad attestarsi su livelli da record, di gran lunga superiori all’inizio del 2021.
Chi sta valutando l’acquisto di una nuova auto elettrica o ibrida nel prossimo futuro, invece, potrebbe trovare conveniente attendere i nuovi incentivi auto, che verranno definiti nel corso dei prossimi giorni grazie ad un nuovo fondo da 800 milioni di euro. I costi di ricarica, per ora, resteranno sotto controllo ma per il futuro sarà necessario capire quale sarà l’evoluzione dell’emergenza energetica in corso. Solo in questo modo sarà possibile avere un’idea precisa dei costi di un “pieno” di elettricità.
Resta il “problema” del costo dell’energia
Il Decreto Energia interviene su quelli che sono i costi “fissi” delle forniture, annullando gli oneri di sistema e riducendo l’IVA per il gas oltre che con agevolazioni per famiglie e imprese più colpite dall’emergenza. Resta sul tavolo, però, il problema del costo unitario dell’energia elettrica e del gas naturale. Il parametro che regola la componente delle bollette legata al consumo continua ad attestarsi su livelli elevati.
Per le famiglie in regime di Maggior Tutela, un particolare regime di fornitura in cui i prezzi vengono stabiliti da ARERA, l’autorità italiana dell’energia, il costo unitario di luce e gas (espresso rispettivamente in €/kWh e €/Smc) è alle stelle (0,35485 €/kWh per l’energia elettrica, con tariffario monoraria , e 0,879436 euro/Smc per il gas). Ad aprile ci sarà un nuovo aggiornamento dei prezzi da parte di ARERA che regolerà le nuove tariffe per i clienti del mercato tutelato per il secondo trimestre del 2022.
All’orizzonte non c’è un ritorno “alla normalità”. I prezzi continueranno ad essere alti. Per poter alleggerire le bollette è, quindi, necessario scegliere un fornitore del Mercato Libero, facendo attenzione a puntare sulle migliori offerte luce e sulle migliori offerte gas che presentino un prezzo unitario dell’energia (indicato come prezzo della componente energia di solito) che sia il più basso possibile e, soprattutto, inferiore a quello praticato nel servizio di Maggior Tutela. La scelta di queste offerte può avvenire tramite Il portale offerte di ARERA.
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