Sin dalla prima versione lanciata nel 2005, il Mac Mini di Apple è sempre stato il simbolo della macchina desktop di piccole dimensioni, in un certo senso portatile ma che ha garantisce prestazioni di ottimo livello a prezzi relativamente contenuti. Il suo design è sempre rimasto pressoché uguale da allora, nonostante la rivoluzione introdotta con Apple Silicon M1 dal gigante californiano, che ha permesso a questo computer di fare un salto avanti decisamente notevole a livello di prestazioni pur non modificando lo chassis. Tra l’altro potrebbe essere in arrivo una nuova versione dotata di chip M1 Pro e M1 Max.

In realtà la motherboard dell’ultimo Mac Mini M1 è davvero molto piccola e i modder di Snazzy Labs hanno colto l’occasione per ridurre ulteriormente le dimensioni di una macchina già piuttosto lillipuziana. Questo è possibile in quanto Apple non ha modificato il sistema di raffreddamento, il wattaggio e le dimensioni dell’alimentatore, rimasto identico a quello della versione precedente. Ovviamente questo tipo di decisioni viene preso in base a scelte di tipo economico e logistico, in quanto Apple non ha avuto bisogno di sviluppare e produrre nuovi pezzi, essendo quelli della versione precedente più che adeguati.

Questa scelta però è andata a scapito delle dimensioni della macchina che, come dimostrato da Snazzy Labs sarebbe potuta essere più piccola del 78%, qualcosa di davvero impressionante. Per raggiungere questo risultato i modder non hanno dovuto fare altro che dissaldare le antenne e il tasto di accensione e spegnimento dalla scheda madre per incastonarla in un nuovo chassis stampato in 3D, che però non prevede la presenza di ventole, per ridurre al minimo la grandezza dello stesso.

L’ostacolo più grande è stato trovare un alimentatore che fosse adeguato alle esigenze della macchina, dato che quello originale è certamente sproporzionato rispetto alla vera necessità del SoC di casa Apple. La questione è stata risolta con un alimentatore di un Microsoft Surface da 65W, una scheda di alimentazione di un MacBook Pro e un cavo MagSafe 2. Ovviamente un progetto del genere non è esente da problemi in quanto ad esempio, essendo sprovvisto di ventola, potrebbe portare a un riscaldamento eccessivo del SoC che potrebbe andare in thermal throttling. Questo potrebbe essere semplicemente risolto stampando un case più grande, che possa quindi ospitare una ventola.

Insomma, come spesso capita con questi progetti anche in questo caso la sperimentazione e la voglia di provare a vedere fin dove ci si può spingere ha prevalso sulla praticità, come è giusto che sia quando ci si diverte in questo tipo di “imprese”.

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