Secondo quando dichiarato su Twitter da Nexta TV e da LatestAnonPress (profilo collegato ad Anonymous) sembra che la Russia abbia intenzione di isolare ulteriormente i propri cittadini, con lo scopo di nascondere ai loro occhi ciò che accade in Ucraina.
Indice:
In corso i preparativi per sostituire Internet globale con Runet
L’account di Nexta TV ha pubblicato su Twitter due pagine di documenti, nelle quali sembra sia riportato il piano del governo di Putin, ovvero trasferire tutti i server e i domini dei siti web russi in Runet, una sorta di rete internet nazionale; inoltre sembra si stiano raccogliendo informazioni riguardanti l’infrastruttura di rete dei siti.
Il Ministero della Sicurezza Digitale russo, ha però smentito di avere nei propri programmi la disconnessione della Russia dalla rete globale; il ministro ha infatti dichiarato “Ci sono continui attacchi informatici ai siti russi dall’estero. Ci stiamo preparando per diversi scenari. Non ci sono piani per disconnettere Internet dall’interno“.
Anonymous continua i suoi attacchi al governo russo
Ieri, attraverso un profilo Twitter collegato al collettivo, è stato diffuso un video nel quale si riporta uno degli ultimi attacchi ai danni dei mezzi di informazione russi; Anonymous è infatti riuscita ad hackerare sia alcuni canali televisivi come Russia 24, Channel One e Moscow 24, sia piattaforme di streaming quali Wink e Ivi (simili a Netflix per intenderci). Il risultato, è stato quello di trasmettere immagini della guerra che si sta consumando in Ucraina, con lo scopo di aiutare la popolazione russa, sempre più isolata, a prendere coscienza di ciò che sta accadendo.
The hacking collective #Anonymous hacked into the Russian streaming services Wink and Ivi (like Netflix) and live TV channels Russia 24, Channel One, Moscow 24 to broadcast war footage from Ukraine [today] pic.twitter.com/hzqcXT1xRU
— Anonymous (@YourAnonNews) March 6, 2022
Il collettivo però non si ferma qui, e ha messo in atto una nuova strategia, sempre volta all’informazione della popolazione russa; è stato istituito un portale, 1920.in, che consente di inviare SMS a numeri di telefono russi. Nei 3 milioni di messaggi inviati finora, su una popolazione di 100 milioni dotata di dispositivi cellulari, vengono riportati dei messaggi standard simili a questo: “Cari russi, i vostri media sono stati censurati. Il Cremlino sta mentendo. Migliaia di vostri soldati e fratelli ucraini stanno morendo in Ucraina. Scopri la verità sul web libero e sull’app Telegram. È ora di rovesciare il dittatore Putin!“.
Il testo del messaggio viene riportato anche in cirillico, per essere sicuri di raggiungere il maggior numero di persone possibili; è un ulteriore sforzo sia per aprire gli occhi di coloro che sono all’oscuro di tutto, sia per dare manforte a quella fetta sempre maggiore di popolazione russa, contraria alla guerra portata avanti da Putin.
Il collettivo entra nelle webcam russe e diffonde messaggi contro la guerra
Sempre nel tentativo di informare la popolazione russa, è stato messo in atto un attacco a oltre 400 webcam sparse per tutto il paese, gli autori thewarriorpoetz e depaixporteur hacker auto dichiaratisi membri del collettivo, sono riusciti a prendere il controllo dei dispositivi e a trasmettere sulle schermate visualizzate, informazioni e messaggi riguardanti la situazione in Ucraina. Sono state escluse, per privacy nei confronti dei cittadini, le webcam delle abitazioni private, tutte le altre trasmettono da negozi, scuole, uffici e luoghi pubblici e nelle ultime ore, oltre alle immagini riprese, proiettano in diretta messaggi rivolti ai cittadini russi come ad esempio “Putin sta uccidendo bambini. Almeno 352 civili ucraini sono morti“.
La Russia valuta di legalizzare la pirateria informatica per tutelarsi dalle sanzioni
Vi abbiamo già riportato nei giorni scorsi come molte aziende abbiano deciso di tagliare i ponti con la Russia, si va da Samsung a Microsoft, passando per vari servizi bancari e social network; il governo di Putin, secondo la testata finanziaria russa Kommersant, starebbe valutando l’abolizione della responsabilità penale e amministrativa per l’uso di software piratato “da paesi che hanno sostenuto le sanzioni”.
Una mossa del genere ha come obbiettivo quello di mitigare, temporaneamente, l’allontanamento di tutti i colossi tecnologici mondiali, nonché supportare le tecnologie di informazione russe; in realtà il governo russo è già in grado di fare qualcosa di simile, grazie all’art. 1360 del codice civile della Federazione Russa. Questo infatti consente al governo della Federazione Russa il diritto “in caso di emergenza” di decidere sull’uso di un’invenzione, un modello di utilità o un disegno industriale senza il consenso del titolare del brevetto. Infine si propone anche di abolire le ripercussioni, penali e amministrative, legate all’utilizzo di software senza licenza.
Ad ogni modo, un docente della Moscow Digital School Oleg Blinov, fa notare come questa pratica possa non essere poi così fruttuosa, visto che “oggi, la maggior parte del software utile è realizzato sotto forma di abbonamenti a un prodotto cloud, questo consente agli sviluppatori di proteggere il codice che rimane attivo i loro server. Senza abbonamenti e accesso a un servizio regolare, molti strumenti smetteranno di funzionare”
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