Quando c’è di mezzo Elon Musk, le situazioni possono cambiare in modo netto e in poco tempo e Twitter ne è un esempio lampante: pochi giorni dopo aver criticato in tema di libertà di espressione la piattaforma social da lui tanto spesso usata, ci ha investito pesantemente diventandone il principale azionista; pochi giorni dopo l’annuncio ufficiale che l’avrebbe visto entrare nel consiglio d’amministrazione di Twitter, si è tirato indietro, e potrebbe esserci un motivo piuttosto importante alla base della decisione.

In mezzo a tutto questo, Musk non ha neppure mancato di prestare orecchio a suggerimenti importanti in merito a prezzi e modalità di pagamento di Twitter Blue, uno dei quali facenti riferimento a Dogecoin, la memecoin di cui è grande sostenitore.

Niente CdA di Twitter per Elon Musk

Dopotutto Elon Musk, che in tempi non sospetti ha nuovamente superato Jeff Bezos diventando l’uomo più ricco al mondo (con un patrimonio netto di 274,3 miliardi USD), non entrerà nel consiglio d’amministrazione di Twitter.

Pochi giorni fa, riportandovi le parole autorevoli del CEO di Twitter Parag Agrawal, vi avevamo segnalato l’ingresso del CEO di SpaceX e Tesla nel CdA della popolare piattaforma social, tuttavia ciò non accadrà. La comunicazione è stata affidata ancora una volta ad un tweet dello stesso Agrawal, nel quale si spiega come Musk abbia deciso di tirarsi indietro e viene riportata la breve nota condivisa con la società.

Nella nota, il cui testo integrale è leggibile qui sotto, si mette in evidenza come l’ingresso di Elon Musk del CdA di Twitter fosse stato oggetto di discussione anche con il diretto interessato, nella consapevolezza dei benefici e dei rischi sottesi a tale decisione. All’annuncio di qualche giorno fa mancavano soltanto gli ultimi adempimenti formali, tuttavia è stato lo stesso Elon a decidere di rinunciare. I suoi suggerimenti, in quanto principale azionista, verranno ovviamente tenuti comunque in debita considerazione.

«Elon Musk has decided not to join our Board. Here’s what I can share about what happened.

The Board and I had many discussions about Elon joining the board, and with Elon directly. We were excited to collaborate and clear about the risks. We also believed that having Elon as a fiduciary of the company where he, like all board members, has to act in the best interests of the company and all our shareholders, was the best path forward. The board offered him a seat.

We announced on Tuesday that Elon would be appointed to the Board contingent on a background check and formal acceptance. Elon’s appointment to the board was to become officially effective 4/9, but Elon shared that same day that he will no longer be joining the board. I believe this is for the best. We have and will always value input from our shareholders whether they are on our Board or not. Elon is our biggest shareholder and we will remain open to his input.

There will be distractions ahead, but our goals and priorities remain unchanged. The decisions we make and how we execute is in our hands, no-one else’s. Let’s tune out the noise, and stay focused on the work and what we’re building».

Volendo andare oltre il mero dato testuale — e senza soffermarsi sulla personalità di Musk e sul fatto che spesso e volentieri non si faccia problemi a twittare suggerimenti anche piuttosto stravaganti, che avrebbero avuto un peso ancora maggiore con un ruolo ufficiale nel CdA — potrebbe esserci una motivazione decisamente importante alla base di questa scelta. Come vi avevamo riportato nei giorni scorsi, stando ad una segnalazione inviata alla SEC (Securities and Exchange Commission), l’ente federale preposto alla vigilanza dei mercati azionari negli Stati Uniti, Musk sarebbe dovuto diventare consigliere (“Class II director”) fino al 2024. In conseguenza di questa sua posizione, per tutto tale periodo di tempo non avrebbe potuto acquisire più del 14,9 percento delle azioni della società (attualmente ne ha il 9,2%). Rinunciando al posto nel CdA, anche questa limitazione viene meno. Insomma, non si può escludere che Musk abbia rinunciato alla posizione per non precludersi la possibilità di acquisire ben oltre il 14,9% di Twitter.

Twitter Blue pagabile in Dogecoin?

Il Dogecoin è una criptovaluta spesso al centro dei discorsi di Musk: da qualche mese è accettata sullo store online di Tesla e potrebbe persino fare lo stesso con SpaceX e Starlink.

La novità è che Elon ne ha suggerito l’utilizzo anche su Twitter, per pagare le sottoscrizioni a Twitter Blue, un servizio che tramite un abbonamento mensile consente agli utenti iscritti di accedere a contenuti esclusivi.

Allo stato attuale, il servizio presenta alcune limitazioni, ma Musk ha mostrato una certa apertura ai suggerimenti degli utenti, spingendosi persino oltre. Ad un utente che gli chiedeva prezzi più bassi in Argentina, il neo-azionista di maggioranza di Twitter ha risposto che in effetti il prezzo del servizio dovrebbe essere proporzionato alle disponibilità economiche e in valuta locale; in un tweet successivo ha proposto anche l’introduzione di un’opzione per pagare in Dogecoin, dando immancabilmente luogo ad un acceso dibattito nelle risposte.

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