Oggi Google ha ricevuto l’autorizzazione da parte della FDA (la Food and Drug Administration statunitense) per l’algoritmo di Fitbit che rileva la fibrillazione atriale. A breve distanza dalla presentazione della domanda di approvazione, c’è ora il via libera, che consente al colosso di Mountain View di commercializzare negli Stati Uniti gli smartwatch e i dispositivi indossabili a marchio Fitbit ancor più come dispositivi medici.
Google riceve il sì della FDA per la funzione AFIB di Fitbit
La tecnologia AFIB di Fitbit permette di rilevare se chi indossa il prodotto ha i battiti irregolari (semplificando). La fibrillazione atriale è una patologia molto diffusa (ne soffrono circa 33,5 milioni di persone nel mondo), patologia che consiste in un’alterazione del ritmo cardiaco, il quale si presenta molto rapido e, appunto, irregolare. Ne conseguono problemi nella contrazione delle cavità atriali che si ripercuotono di conseguenza sulla funzionalità dei ventricoli e sullo stesso flusso sanguigno. Fra le altre cose, per chi soffre di fibrillazione atriale il livello di rischio d’infarto è 5 volte superiore rispetto al normale.
I dispositivi Fitbit controllano periodicamente il battito cardiaco di chi li indossa attraverso questa funzione dedicata, che invia degli avvisi nel caso in cui rilevi segni di fibrillazione atriale. A differenza della funzione precedente, disponibile tramite un’app ECG dedicata e approvata dalla FDA, questa nuova opzione non si basa su dei controlli manuali (cioè avviati dall’utente stesso), ma esegue controlli a campione automaticamente, funzionando in background (mentre dormiamo o meno) e, per questo motivo, risulta decisamente più interessante e utile.
Come funziona? Il sensore PPG AFIB (una tecnologia degli sfigmomanometri che rileva e controlla l’incidenza della fibrillazione atriale) permette ai Fitbit di rilevare i cambiamenti di volume del sangue, cambiamenti i quali determinano il ritmo cardiaco e che vengono analizzati da un algoritmo dedicato che permette di rilevare le irregolarità e di stimare i potenziali segni della fibrillazione atriale.
La validazione clinica arriva da uno studio che ha mosso i primi passi 2 anni fa prendendo in considerazione oltre 450mila persone nell’arco di 5 mesi. I dati che ne derivarono vennero presentati poi nel 2021 in occasione della America Heart Association Scientific Sessions da cui emerse che il sensore PPG e l’algoritmo relativo di Fitbit rilevò correttamente il 98% dei casi.
E da qui l’approvazione odierna della FDA di questo nuovo strumento che permette a Fitbit di fornire agli utenti un’opzione in più, che possa essere utile per aiutare le persone riducendo di conseguenza i rischi di problemi di fibrillazione atriale latente.
Al momento Google fa sapere che questa nuova funzionalità sarà disponibile prossimamente per gli utenti statunitensi. Ma per saperne di più vi invitiamo a leggere il comunicato di Google relativo.
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