Circa un mese fa Fitbit ha annunciato il richiamo ufficiale dello smartwatch Ionic, a seguito di una serie di segnalazioni secondo le quali il dispositivo avrebbe causato ustioni agli utilizzatori. L’azienda, acquistata da Google nel gennaio del 2021, è ora impegnata in una causa secondo la quale il richiamo delle unità in questione non sarebbe sufficiente; secondo il tribunale infatti il difetto riguarda tutti i dispositivi Fitbit e non solo il modello Ionic.

Fitbit potrebbe essere costretta a ritirare altri modelli dal mercato

Secondo i documenti del tribunale (che potete reperire qui), il problema di surriscaldamento già rilevato con Fitbit Ionic sarebbe comune a tutti i dispositivi dell’azienda, che presentano dunque il rischio di causare ustioni o incendi. Stando ai documenti della causa i consumatori “acquistano i prodotti per bruciare calorie, non la pelle, e per perseguire uno stile di vita sano in sicurezza con l’aiuto di uno smartwatch“.

La class action ha inizialmente preso piede a seguito delle denunce di due utenti, possessori di un Versa Lite e di un Versa 2 che avevano riportato ustioni a causa dei propri dispositivi; inoltre il reclamo presenta fotografie di ustioni causate da diversi dispositivi dell’azienda tra cui Sense, Versa 3, Blaze, Inspire e Inspire 2.

Ciò che viene messo in evidenza dalla causa è la pericolosità, per gli utenti utilizzatori di dispositivi Fitbit, causata dal fatto che l’azienda abbia ritirato dal mercato solo i modelli Ionic; i clienti infatti potrebbero non essere consapevoli che il proprio smartwatch rappresenti un potenziale rischio di incendio, utilizzandolo in contesti quali voli in aereo in cui una batteria difettosa potrebbe rappresentare un rischio non trascurabile per la sicurezza.

Contestualmente a tutto ciò, i documenti del tribunale segnalano anche una scarsa attenzione dell’azienda nei confronti dei clienti impegnati ad ottenere i rimborsi: nelle carte del procedimento infatti vengono riportati diversi screenshot di conversazioni con il supporto Fitbit, nelle quali i clienti devono sottoporsi a lunghe attese senza la certezza di avere una reale risposta.

Insomma la situazione è in costante evoluzione, qualora venisse appurato che diversi modelli presentino realmente i difetti sopra elencati, sarebbe sicuramente un duro colpo per Fitbit che potrebbe vedersi costretta a richiamare dal mercato altri smartwatch, nonché ad emettere molti più rimborsi ai clienti coinvolti.

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