Il recente mutamento di nome, da Facebook a Meta, è naturalmente destinato a riflettersi anche sui vari prodotti dell’azienda di Menlo Park, a livello nominale. La transizione è già cosa fatta per Oculus Quest e Facebook Portal, ora ribattezzati in Meta Quest e Meta Portal. L’espansione nel metaverso andrà dunque a riguardare anche la sua esperienza di pagamento e proprio a tale proposito il blog dell’azienda ha pubblicato un post di Stephane Kasriel, numero uno dei servizi fintech di Meta, in cui è stato dato l’annuncio relativo all’ormai prossimo mutamento di Facebook Pay in Meta Pay.
Lanciato nell’ultima parte del 2019, Facebook Pay era stato salutato da alcuni come lo strumento di pagamento di Libra, il tentativo di dare vita ad una crypto aziendale poi ribattezzata Diem prima del definitivo naufragio. Il progetto in questione è invece rimasto in vita e ora si appresta a mutare il suo nome, sull’onda dei cambiamenti innestati dalla decisione di indirizzare la società nella direzione della realtà virtuale.
Le parole del numero uno fintech di Meta
Nel suo intervento, Kasriel ha voluto ricordare come il metaverso possa rappresentare una straordinaria occasione, come del resto la blockchain. Proprio per questo motivo è necessario che al suo interno possano funzionare sistemi di pagamento in grado di facilitare le operazioni.
Proprio per quanto riguarda i pagamenti, Kasriel ha poi ricordato come l’azienda se ne occupi ormai dal 2009. In questo arco di tempo persone e aziende hanno utilizzato e continuano a farlo le piattaforme offerte al fine di effettuare pagamenti in 160 paesi e 55 valute. L’esperienza che le persone vedono attualmente è Facebook Pay, ma ben presto diverrà Meta Pay.
Il processo di trasformazione sarà portato avanti con un occhio di riguardo ai Paesi in cui Meta ha già affermato con forza la sua presenza. In particolare:
- gli Stati Uniti, dove sono state introdotte nuove funzionalità di pagamento in Messenger, tra cui il comando /pay, la possibilità di ratealizzare i pagamenti, i regali di compleanno in contanti e i codici QR per l’invio o la o richiesta di denaro;
- il Brasile, ove è stata varata una serie di collaborazioni con istituzioni finanziarie locali tese a poter servire meglio le persone che storicamente non hanno avuto accesso a pagamenti digitali sicuri e convenienti;
- l’India, dove un gran numero di persone e aziende si collegano al web per la prima volta, con l’obiettivo di aiutare mezzo miliardo di persone a utilizzare i pagamenti digitali. In tale ottica sono state introdotte nuove funzionalità per rendere l’invio di denaro semplice come l’invio di un messaggio, è stato introdotto il simbolo ₹ Rupia all’interno del compositore di chat di WhatsApp e ideati adesivi e sfondi espressivi al fine di celebrare pietre miliari culturali come Diwali e Holi;
- la Thailandia, dove una lunga serie di attività sono gestite facendo leva su WhatsApp e Messenger, e dove Meta è alla costate ricerca di modi tesi a consentire alle persone di effettuare acquisti e ricevere conferme d’ordine, avere servizi di tracking e aggiornamenti sullo stato di consegna in tempo reale, tutto all’interno di Messenger.
Le opportunità del metaverso
Dopo l’orgogliosa rivendicazione di quanto compiuto nel settore dei pagamenti, Kasriel passa poi a cercare di precisare le nuove opportunità collegate al metaverso. In questa nuova realtà, gli utenti necessitano non solo di portare la propria identità nelle diverse esperienze che lo compongono, ma anche di archiviare i beni digitali posseduti e portarli ovunque si rechino. Per poterlo fare è necessario poter pagare con facilità e con il metodo di pagamento desiderato, si tratti di farlo a favore di un amico, per un acquisto da un’azienda o da un creator.
In tal modo potrebbe essere compiuto un passo fondamentale verso quell’inclusione finanziaria che oggi non esiste per miliardi persone in ogni angolo del globo. Tra i motivi principali di questa situazione c’è l’inesistenza di forme ufficiali di identificazione. Circa un miliardo di persone non è in grado di produrre una prova formale della propria identità. La risoluzione del problema potrebbe quindi permettere ad essi l’accesso ai servizi finanziari di base attualmente preclusi.
Il metaverso presenta il potenziale giusto per riuscire a sbloccare ulteriori opportunità commerciali e rendere possibili attività completamente nuove. Opportunità ancora più importante in un momento in cui il Covid ha imposto la chiusura al 20% delle aziende, a livello mondiale.
Il percorso di Meta si basa proprio sulla missione di permettere a tutti, ovunque vivano, di accedere al sistema finanziario mondiale e accelerare in tal modo l’inclusione finanziaria e l’emancipazione economica. Progettare prodotti e infrastrutture oggi avendo come punto di riferimento il metaverso può dare un fondamentale contributo all’innovazione, offrendo un maggiore accesso e risparmi reali sui costi, prima che diventi mainstream. Gettare oggi le basi per il futuro permetterà la costruzione di fondamenta in grado di permettere al metaverso e il fintech a costruire un nuovo sistema economico, più inclusivo dell’attuale.
Considerata l’importanza degli obiettivi indicati da Kasriel, non stupisce quindi l’ormai evidente mutamento di paradigma di Meta, che sembra intenzionata a sfruttare le straordinarie opportunità collegate al metaverso. Opportunità del resto indicate da un gran numero di analisi nel corso degli ultimi mesi.
A proposito di Meta
Stephane Kasriel capeggia la divisione finanziaria dell’azienda, sovrintendendo di conseguenza il crypto wallet Novi, dopo anni in cui è stato David Marcus a cercare di promuoverne l’utilizzo, prima di dimettersi nel 2021. Il suo lancio senza Diem, ha lungamente ostacolato la sua penetrazione commerciale, che ora lo stesso Kasriel sta cercando di favorire. Uno dei primi provvedimenti assunti è stato il cambio di nome della divisione, ribattezzata Meta Financial Technologies.
Proprio il mutamento del nome di Facebook ha in pratica segnato l’avvio di una nuova era per l’azienda, la quale sta ora spostando il suo baricentro verso realtà virtuale e metaverso. La navigazione continua però a rivelarsi ricca di insidie, per il gigante di Internet.
La testimonianza più eloquente in tal senso arriva dai dieci miliardi di dollari persi nel corso del 2021 dalla divisione Reality Labs di Meta, ovvero l’incubatore delle sue iniziative hardware e metaverse. Perdite che hanno comportato la decisione di assumere quest’anno un numero di dipendenti minore rispetto a quello preventivato.
Di recente, inoltre, l’agenzia di stampa Reuters ha affermato che la divisione sarà costretta a eliminare alcuni dei suoi progetti e a rinviarne altri, in quanto non più in grado di supportare in maniera adeguata alcune delle iniziative originariamente pianificate. Un quadro che, di conseguenza, resta abbastanza contrastato, al di là delle dichiarazioni di Kasriel.
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