Il numero sempre elevatissimo di frodi tramite sistemi di pagamento costringe le aziende come Mastercard a cercare sempre nuove vie per non costringere i propri clienti a pagare un dazio che nel corso degli ultimi anni è stato salatissimo: ammonta infatti a circa 30 miliardi di dollari nell’ultimo decennio il pingue bottino degli attaccanti, un dato troppo elevato per non destare preoccupazioni.
Se i servizi di portafoglio elettronico come Apple Pay, Google Pay e Samsung Pay sono in grado di ridurre i rischi per le società che offrono carte, comportano dall’altro lato anche dei costi non proprio trascurabili. Le banche hanno cercato per molti anni di ottenere l’accesso al chip NFC nell’iPhone e nell’Apple Watch, ma ora sembra arrivato il momento di passare ad altro. Il nuovo strumento sarà infatti un semplice sensore per il riconoscimento biometrico.
Grazie ad esso l’impronta digitale o un sorriso diventano il nuovo strumento di autenticazione, bypassando PIN e password, sin troppo facili da dimenticare o esposti a sempre possibili furti. Uno strumento quindi molto semplice, il quale sembra destinato ad aprire una nuova era. Il lancio dell’iniziativa è previsto in Brasile, nell’area di San Paolo, ove saranno cinque supermercati a proporla alla propria clientela. In caso di successo, Mastercard si propone l’implementazione del servizio a livello globale.
Il comunicato di Mastercard
L’iniziativa è stata descritta dalla stessa azienda, sul proprio sito, spiegandone il funzionamento. I partecipanti al programma di pagamento biometrico di Mastercard permetteranno ai consumatori la possibilità di iscriversi comodamente al servizio, in negozio oppure da casa. Una volta portata a termine l’iscrizione ed effettuate le necessarie operazioni tese a rilevare l’impronta digitale o un’immagine facciale, grazie ad esse potranno accelerare il pagamento del dovuto con un semplice sorriso davanti a una telecamera oppure posando la mano su un lettore. Quindi basta un sorriso o l’impronta digitale per evitare di dover ricorrere a sistemi di pagamento più lenti e tradizionali.
I vantaggi di questo iter sono abbastanza evidenti: il pagamento è rapido e facile per i consumatori, mentre il commerciante vede notevolmente ridursi di attesa alla cassa offrendo un ulteriore metodo di pagamento alla propria clientela. La nuova tecnologia è quindi in grado di garantire un’esperienza di pagamento veloce e sicura, andando incontro alle esigenze di chi non intende perdere eccessivo tempo in una fila.
Per quanto riguarda il riconoscimento facciale, la tecnologia utilizzata sarà quella fornita da Payface, una delle società con cui Mastercard sta collaborando (le altre sono NEC, Aurus, PaybyFace, PopID e Fujitsu Limited) nel preciso intento di riuscire a garantire il lancio e la scalabilità di queste nuove funzionalità di pagamento in tutto il globo.
I consumatori in visita presso i supermercati che partecipano al progetto pilota, potranno registrare il proprio volto e le informazioni di pagamento tramite l’app Payface e, una volta completato il processo, pagare dando luogo alla rilevazione del proprio volto, senza la necessità di cercare una carta o uno strumento di pagamento. Chi è solito seguire le fiction provenienti da oltre oceano non faticherà a comprenderne il funzionamento, più volte evocato nelle stesse. A questo primo progetto se ne dovrebbero poi aggiungere altri in Medio Oriente e in Asia.
Mastercard e biometria, un binomio già attivo
Occorre sottolineare che il nuovo sensore non è il primo progetto in campo biometrico di Mastercard. L’azienda ha infatti già utilizzato lo standard EMV 3-D Secure al fine di consentire ai consumatori di acquistare e pagare con dispositivi indossabili provvisti di alimentazione biometrica. La stessa biometria che è peraltro alla base del “selfie pay”, lo strumento di conferma dell’identità basato sullo standard FIDO (Fast Identity Online).
In tal modo Mastercard si propone di fornire il massimo di garanzie possibili affinché tutte le parti interessate possano in ultima analisi conseguire i massimi livelli di sicurezza e privacy nel preciso intento di proteggere i consumatori. Il programma di verifica biometrica è infatti regolato dai principi adottati dall’azienda per la responsabilità dei dati, in modo tale da rafforzare il diritto dei consumatori a controllare il modo in cui i loro dati personali sono condivisi e trarne vantaggio.
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