Di adozione di massa delle criptovalute si parla ormai da anni, in particolare da parte di chi si è schierato apertamente con l’innovazione finanziaria, vista come lo strumento per rompere un ordine visto come un freno non solo all’economia, ma anche alla democrazia. Un vero e proprio sogno visto però spesso come un incubo dalla finanza tradizionale, come dimostra l’avversione sul tema da parte di Warren Buffet.

Nella discussione in atto si va ora a calare un parere di peso, quello di MasterCard. L’azienda operante nel settore dei pagamenti digitali, infatti, non solo è convinta che tale evento avrà luogo nonostante la recente e pesante correzione del mercato di settore, ma avverrà anche in tempi non proprio lunghi, come del resto sembrano far presagire molti segnali.

Ad affermarlo è stato in particolare il Vicepresidente dello Sviluppo e dell’Innovazione di nuovi prodotti in MasterCard, Harold Bossé, nel corso di un recente webinar, partendo dalla constatazione che sono ormai milioni i consumatori che in ogni parte del globo le utilizzano per i pagamenti, ravvisandovi le caratteristiche giuste per facilitare i processi in tal senso.

Lo stesso Bossè ha poi voluto rafforzare il suo concetto ricordando il ruolo che gli asset virtuali stanno svolgendo nel conflitto tra Russia e Ucraina. Se il governo di Kiev le utilizza per attirare finanziamenti tesi a sostenere il suo sforzo bellico, quello di Mosca ha invece individuato in Bitcoin e Altcoin lo strumento ideale per sfuggire alle sanzioni elevate da Stati Uniti e Paesi alleati nei suoi confronti.

Una ulteriore testimonianza del fatto che nonostante la crisi in atto sui mercati, gli asset virtuali sono ormai destinati non solo a restare in circolazione, ma anche a rafforzare il proprio ruolo nella vita di ogni giorno, a detta di un numero sempre più rilevante di attori di rilievo della vita finanziaria.

Un endorsement di notevole importanza

Quello di Bossè può essere rappresentato un endorsement di grande importanza, proprio alla luce dell’azienda da lui rappresentata, soprattutto perché MasterCard sembra affermare la sua fiducia in un prossimo rialzo del mercato crypto, dopo mesi non proprio esaltanti e un vero e proprio crollo succeduto al crash di Terra, la stablecoin che pure aveva suscitato grandi aspettative tra i sostenitori dell’innovazione finanziaria.

A rafforzare il concetto sono poi arrivate le dichiarazioni di Sherri Haymond, Vicepresidente Esecutivo delle Partnership Digitali dell’azienda di Purchase, la quale ha voluto sottolineare come essa abbia in mente un ulteriore ampliamento dei servizi crittografici offerti alla propria clientela. Nel paniere di prodotti offerti spicca in particolare la Nexo Card, varata di recente in collaborazione con la fintech lituana DiPocket, di cui è stata annunciata l’ormai prossima disponibilità per i consumatori europei.

Grazie alla carta i suoi titolari potranno utilizzare le proprie risorse digitali sotto forma di garanzia, ovvero depositare un collaterale e prendere in prestito euro coi quali sostenere i propri acquisti senza alcuna necessità di andare a intaccare il proprio patrimonio digitale.

Il suo debutto conferma il dinamismo di MasterCard nel settore delle criptovalute, già palesato all’inizio dell’anno con la proposizione di un servizio di consulenza riguardante non solo le criptovalute classiche, ma anche i token non fungibili (NFT). Servizio il quale si è andato ad aggiungere al precedente sviluppo di carte in criptovaluta con BitPay e Wirex e alla collaborazione con Amber, Bitkub e Coinjar nel preciso intento di realizzare carte di pagamento crypto per i clienti asiatici.

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Adozione di massa delle criptovalute, anche Visa ci crede

MasterCard non è peraltro l’unico gigante nel settore dei pagamenti a reputare sempre più vicina l’adozione di massa delle criptovalute. Anche Visa, in un recente studio, ha attestato come il oro utilizzo possa essere ormai considerato a livelli record. Testimoniando inoltre come la domanda di criptovalute da parte degli investitori istituzionali continui a crescere senza tenere conto di eventuali incidenti di percorso.

MasterCard, però, sembra non solo credere in questa evoluzione, ma puntarci con grande forza. Lo ha dimostrato già a partire dalla fine dell’anno passato, quando ha dato luogo ad una collaborazione con Bakkt Holdings Inc. al fine di consentire i pagamenti con carta di criptovaluta. Grazie ad essa i consumatori sono abilitati ad acquistare, vendere e detenere risorse digitali tramite i portafogli forniti da Bakkt.

A loro volta, le banche potranno invece dedicarsi all’emissione di carte di debito o di credito che permettono alla propria clientela di pagare con Bitcoin e guadagnare criptovaluta come ricompensa.

Una serie di decisioni estremamente importanti nell’ottica di una decisa accelerazione in tema di adozione di massa degli asset virtuali, soprattutto alla luce di un dato: Mastercard vanta infatti rapporti con oltre 20mila istituzioni finanziarie posizionate in ogni parte del mondo. Una base di manovra imponente, pronta a tramutarsi in una rete di supporto alle criptovalute, con conseguenze facilmente immaginabili.

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