Ryoshi, lo pseudonimo dietro il quale si cela il fondatore del controverso memecoin Shiba Inu, ha deciso di abbandonare il suo progetto. Sin qui nulla di particolarmente clamoroso, poiché non sono pochissimi coloro che dopo aver lanciato una criptovaluta hanno deciso di dedicarsi ad altre cose.
In questo caso, però, ci sono molti punti di contatto con la vicenda legata alla scomparsa di Satoshi Nakamoto, l’ormai celeberrimo fondatore del Bitcoin. Anche Ryoshi, infatti, sembra intenzionato a far perdere completamente le sue tracce, almeno a giudicare dalla cancellazione di tutti i suoi tweet e messaggi sul blog dopo l’addio alla community.
Andiamo quindi a vedere cosa sta accadendo in queste ore intorno a Shiba Inu, il quale comunque non sembra aver risentito particolarmente a livello di quotazione della vicenda che sta interessando il suo ideatore, almeno per il momento.
La reazione degli altri sviluppatori
La decisione di Ryoshi non sembra aver destato particolari reazioni neanche all’interno del gruppo di sviluppo del progetto nato sulla stregua del più famoso dei memecoin, DOGE. Shytoshi Kusama, una delle personalità più note al suo interno, anche in veste di creatore di ShibaSwap, ha affermato che il progetto andrà comunque avanti sulla falsariga di quanto era stato immaginato dal suo fondatore.
Occorre anche sottolineare come l’evento era stato previsto dallo stesso Ryoshi, che in un suo vecchio messaggio su Medium, anch’esso rimosso, aveva affermato di essere facilmente sostituibile, non avendo all’atto pratico alcuna particolare funzione tale da renderlo indispensabile. Se all’epoca si poteva pensare ad un semplice modo per sottrarsi ai riflettori, ora il post assume ben altra valenza.
Almeno per il momento, comunque, il suo account Twitter non è stato ancora disattivato. l’unica sua traccia rimasta sul web è però costituita dal messaggio con cui ha inteso congedarsi da quella che è stata definita la ShibArmy, sul quale, però, alcuni hanno avanzato l’ipotesi che si tratti di una comunicazione effettuata da un semplice truffatore, alla luce del fatto che tutta l’attività precedente di Ryoshi è stata cancellata, senza lasciare alcun traccia.
Ryoshi non è un caso isolato
Occorre comunque sottolineare come l’addio di Ryoshi non rappresenti un caso isolato nel variegato mondo delle criptovalute. Oltre a Satoshi Nakamoto ci sono stati altri episodi analoghi nel corso degli ultimi anni. Il più discusso è probabilmente quello relativo ai fondatori proprio di Dogecoin, Billy Markus e Jackson Palmer.
Proprio quest’ultimo, dopo aver abbandonato il progetto lanciato alla stregua di uno sberleffo, ne è diventato un feroce detrattore. Lo ha dimostrato anche nel corso degli ultimi giorni, quando ha rilasciato una intervista ad una rivista australiana, Crikey, in cui ha affrontato il discorso relativo al clamoroso crac di Terra (LUNA), affermando che gli piacerebbe segnasse la fine del settore, temendo però che non lo sia.
Le sue dichiarazioni sono state rese nell’ambito delle iniziative promozionali tese a pubblicizzare il suo nuovo podcast, Griftonomics, in cui esplicita una critica feroce al settore dell’innovazione finanziaria. In particolare, Palmer da tempo addita le ICO (Initial Coin Offering), gli NFT (Non Fungible Token) e DAO (Decentralized Autonomous Organization) alla stregua di vere e proprie truffe, cui purtroppo in molti continuano ad abboccare.
La previsione di Finder
Tornando all’addio di Ryoshi, l’evento arriva a una settimana di distanza dalla previsione choc formulata dagli analisti di Finder: secondo loro, infatti, entro il 2030 SHIB crollerà a zero, scomparendo del tutto dalla circolazione. Un previsione la quale è tornata a fare capolino in queste ultime ore, anche perché è probabile che possa generare una domanda di non poco conto: cosa potrebbe accadere ora?
La speranza è che non si tratti dell’avvisaglia di una nuova tempesta come quella scatenata dal crollo di Terra, la stablecoin inabissatasi dopo aver destato grandi speranze e aver spinto più di un analista a preconizzarne una crescita talmente intensa da andare a insidiare le posizioni di Bitcoin ed Ethereum. Ove Shiba Inu ne seguisse le orme, potrebbe scaturirne un vero e proprio terremoto per l’intera scena crypto, dai contorni difficilmente preventivabili.
Leggi anche: Satoshi Nakamoto, la ricerca del creatore del Bitcoin è destinata non finire mai
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