Netflix ha iniziato a sperimentare soluzioni per contrastare la condivisione illecita delle password in Perù, Cile e Costa Rica a marzo, spingendo gli abbonati in questi paesi a pagare una tariffa aggiuntiva per consentire lo streaming ad altri utenti esterni al nucleo familiare utilizzando lo stesso account.

Secondo quanto riportato da Rest of World, che ha intervistato alcuni abbonati in Perù, la maggior parte degli utenti non è stata formalmente informata della modifica della politica sulla condivisione della password.

L’esperimento contro la condivisione illecita di password in Perù è ambiguo

La fonte ha inoltre appreso che la pratica di Netflix variava da utente a utente, poiché alcuni su account condivisi hanno riferito di aver ignorato le richieste di convalida senza alcuna penalità per il proprietario dell’account, mentre un altro utente ha riferito di non essere mai stato informato di una modifica della politica di condivisione della password e di aver continuato a condividere il proprio account senza problemi.

Sembra che Netflix sia consapevole che il termine “famiglia” possa essere ambiguo, dal momento che un rappresentante anonimo dell’assistenza clienti in Perù ha riferito alla fonte che sarebbero necessari dei codici di verifica per agli abbonati che vogliono includere qualcuno all’interno della loro famiglia che si trova in un’altra posizione.

Netflix ha rilasciato uno statement ufficiale a riguardo:

Mentre abbiamo iniziato a lavorare sulla condivisione a pagamento oltre 18 mesi fa, da cinque anni siamo stati chiari sul fatto che “Un account Netflix è per le persone che vivono insieme in un’unica casa”. I milioni di membri che condividono attivamente un account in questi Paesi sono stati avvisati via e-mail, ma data l’importanza di questo cambiamento, stiamo aumentando più lentamente le notifiche all’interno del prodotto. Siamo soddisfatti della risposta fino ad oggi.

Una repressione della condivisione delle password è diventata imminente dopo che Netflix ha riferito di aver perso abbonati per la prima volta in oltre un decennio e in quest’ottica la piattaforma sta accelerando sull’introduzione di un piano più economico supportato dalla pubblicità.

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