La prima beta di macOS 13 Ventura appena annunciato da Apple include una funzionalità apparentemente progettata per impedire la manomissione del sistema quando vengono collegati dispositivi alle porte USB-C e Thunderbolt dei MacBook.
Apple farà in modo che i nuovi accessori USB-C e Thunderbolt richiedano esplicitamente l’autorizzazione all’utente prima che possano comunicare con i MacBook basati sui SoC M1 o M2, tuttavia i display autonomi e le connessioni a un hub approvato funzioneranno a prescindere, come anche la funzionalità di ricarica se si sceglie di non fornire l’autorizzazione.
I nuovi accessori USB-C e Thunderbolt richiederanno l’autorizzazione per comunicare con i Mac
Secondo quanto riportato nelle note di rilascio di Apple è possibile modificare la configurazione di sicurezza andando in Impostazioni di sistema > Sicurezza e privacy > Sicurezza. L’opzione predefinita è Chiedi per nuovi accessori e i dispositivi approvati potranno connettersi a un Mac bloccato per un massimo di tre giorni.
Gli accessori connessi durante l’aggiornamento del software da versioni precedenti di macOS sono consentiti automaticamente e anche i nuovi accessori collegati prima del riavvio del Mac potrebbero funzionare, tuttavia non verranno memorizzati fino a quando non saranno collegati a un Mac sbloccato e approvati esplicitamente.
La soluzione di Apple sembra avere senso, ma potrebbe non impedire ai gadget USB malevoli di danneggiare i computer sovraccaricando le loro porte USB.
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