Non è un mistero che Meta, il colosso di Mark Zuckerberg, avesse in mente di produrre un suo primo smartwatch. Lo scorso ottobre trapelava difatti un primo concept che ce lo presentava con tanto di notch a contenere una fotocamera e con un design particolare, una specie di ibrido fra la forma squadrata di Apple Watch e quella tonda degli orologi più classici.

Ebbene, ve ne torniamo a parlare perché si vocifera che Meta stia cestinando il progetto a causa di problemi sì tecnici ma anche economici, legati probabilmente ai recenti tagli posti in essere dalla Casa di Zuckerberg. E ora il progetto è in vendita, secondo quanto riferito da Bloomberg.

Finisce nel cassetto il futuristico smartwatch di Meta, almeno per ora

Nel corso dei mesi si è andata via via concretizzando l’idea di uno smartwatch prodotto da Meta dotato non di una ma di due fotocamere, che avrebbero reso il prodotto un unicum nel settore. Una di queste sarebbe stata una fotocamera frontale da 5 megapixel contenuta in una sorta di notch a goccia, un sensore che sarebbe stato utile per effettuare delle videochiamate direttamente dal polso, ad esempio.

L’altra fotocamera, da 12 megapixel a dire dei rumor, ce la si immaginava come quella dedicata a scattare fotografie o a registrare video con l’orologio tenuto in mano, sfilato dal polso insomma. Secondo quanto emerso sarebbe stata proprio questa una delle cause dell’abbandono del progetto e dei problemi cui Meta pare abbia dovuto far fronte, fotocamera che avrebbe interferito con la capacità di captare i segnali nervosi dal polso. Un problema, per Meta, che sperava che questo dispositivo non fosse un semplice smartwatch, ma fosse in grado di controllare dispositivi terzi (in ottica metaverso naturalmente), da sfruttare anche con ciò che l’orologio sarebbe stato capace di captare.

Lo smartwatch di Meta

Non è d’altronde un caso che l’azienda abbia scritto quanto segue: i segnali rilevabili al polso sono così chiari che l’EMG (elettromiografia, che è anche un esame con cui valutare patologie a carico del sistema nervoso e dell’apparato muscolare, ndrpuò afferrare i movimenti delle dita di appena un millimetro. Significa che l’input può essere semplice e che potrebbe essere perfino possibile percepire soltanto l’intenzione di muovere un dito.

A parte questo, lo smartwatch di Meta doveva essere fra l’altro dotato delle più comuni funzioni degli smartwatch (GPS, integrazione con la musica, Wi-Fi, notifiche smart) e di alcune particolarità come l’integrazione coi servizi proprietari quali WhatsApp e Instagram, benché mai emerse in che modo.

Fatto sta che Bloomberg riferisce che Meta abbia cessato lo sviluppo di questo orologio, orologio che sarebbe dovuto arrivare fra circa un anno, nella primavera del 2023 a un prezzo previsto che si sarebbe aggirato sui 350 dollari. Consolano le notizie relative a ulteriori sviluppi di Casa Zuckerberg per altri dispositivi da polso e indossabili, che tuttavia difficilmente vedremo a stretto giro a questo punto.

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Meta dà un taglio anche agli occhiali AR e ai dispositivi Portal

Oltre allo smartwatch citato, i colleghi di The Verge comunicano inoltre che Meta ha deciso di non vendere Orion, la prima versione dei suoi occhiali AR, che distribuirà invece agli sviluppatori. Quello che è di fatto un progetto in sviluppo da tempo, da oltre tre anni, pare sia destinato dunque a non vedere mai la luce, quella del grande pubblico, ma rimanere confinata come strumento utile agli addetti ai lavori.

Non che questo sia l’unico progetto in tema smart glasses da parte di Meta, intendiamoci, visto che già ad aprile vi comunicavamo che fra i piani futuri del colosso nel settore AR e VR pare ci siano altri prodotti, compresi degli occhiali smart che dovrebbero arrivare anche sul mercato.

E oltre agli occhiali AR, e al futuristico smartwatch, Meta dà un taglio anche a Facebook Portal, nome che sta dietro ai dispositivi video, fra cui Portal Go ad esempio. Niente più smart display, dunque, per il futuro prossimo di Casa Zuckerberg, e la ragione pare sia ancora una volta nel cambio d’ottica in corso, nei nuovi obiettivi finanziari che Meta si sta prefissando, dove pare non ci sia più spazio per Portal.

The Information parla di un’eventuale commercializzazione esclusiva destinata alle aziende, orientando la linea di dispositivi Portal per il mero settore lavorativo, come strumenti per videoconferenze. Ma al momento non è emerso altro, ammettiamo solo che quest’ultima mossa non desta particolare stupore visto lo scarso successo del marchio, confermato dalle stesse stime di mercato effettuate da IDC. Comunque, attendiamo conferme, che vi faremo in ogni caso presente.

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