Le colonnine, veloci o lente che siano, non costituiscono il futuro della ricarica delle auto e dei veicoli elettrici, o quantomeno non ne possiederanno l’esclusiva. Lo supponevano in passato progetti statunitensi, e svedesi, di diversa natura ma con un medesimo principio che li accomunava: una ricarica wireless che elimina i tempi morti, le attese.

Sembrerebbe uno scenario futuristico, tutt’altro che vicino almeno in Italia. E invece no, perché proprio nelle scorse ore Stellantis, insieme ad altri partner hanno dimostrato la fattibilità di una tecnologia di ricarica a induzione dinamica per veicoli elettrici. Positivi i test del circuito “Arena del Futuro” di Chiari (Brescia), costruito da A35 Brebemi in collaborazione con questi ultimi, che danno pertanto il via libera a ulteriori sviluppi di una tecnologia che permetterà in futuro di ricaricare le auto e i veicoli elettrici in movimento, su strade e corsie dedicate, con la ricarica induttiva.

Verso l’addio alle soste con la soluzione di Stellantis per ricaricare le auto elettriche in movimento

Il nostro piano strategico di lungo periodo, Dare Forward 2030, si basa sulla premessa di offrire una ‘”libertà di mobilità all’avanguardia’” per tutti e questo progetto rappresenta la quintessenza di dove vogliamo arrivare come azienda”. Lavorando con questo straordinario gruppo di partner, abbiamo dimostrato che la tecnologia di ricarica induttiva può alimentare il nostro futuro elettrificato. Questi progetti congiunti sono passi in avanti entusiasmanti nel percorso verso l’allungamento della vita utile della batteria, una minore ansia da autonomia, una maggiore efficienza energetica, una riduzione delle dimensioni delle batterie, prestazioni eccezionali e una riduzione di peso e costi.

Dunque, dalle parole di Anne-Lise Richard, Head of Global e-Mobility Business Unit di Stellantis traspare soddisfazione, per un progetto che, dopo mesi di test effettuati presso il circuito “Arena del Futuro” ha dimostrato risultati positivi. La tecnologia Dynamic Wireless Power Transfer (DWPT) funziona ed è in grado di ricaricare auto e veicoli elettrici mentre percorrono corsie stradali apposite e appositamente attrezzate.

Fra il veicolo e la strada che ricarica c’è di mezzo un ricevitore che è in grado di trasferire l’energia dall’infrastruttura stradale al motore elettrico, una sorta di ricarica a induzione un po’ più complessa, per intenderci.

L’auto utilizzata per le prove è la Fiat 500 elettrica equipaggiata con il necessario, che grazie a questa particolare tecnologia, è stata in grado di viaggiare a velocità elevate senza di fatto consumare la batteria. Stellantis, nel comunicato stampa dedicato, ha dichiarato infatti che l’efficienza del flusso di energia proveniente dall’asfalto e diretto alla vettura è paragonabile all’efficienza tipica delle stazioni di ricarica rapida. In questo modo non è necessario fermarsi per effettuare la ricarica. Inoltre, le rilevazioni relative all’intensità del campo magnetico dimostrano l’assenza di qualsiasi effetto sul guidatore, sui passeggeri e sui pedoni.

Il circuito utilizzato, come dicevamo, è “Arena del Futuro”, alimentato a corrente continua (CC) che garantisce riduzione delle perdite di potenza nella distribuzione dell’energia elettrica, interazione diretta con le fonti di energia rinnovabili, uso di cavi più sottili rispetto a quelli per la distribuzione della corrente alternata e fatti di materiali più facili da reperire e meno dispendiosi (alluminio e rame).

Ma vi lasciamo al videoclip creato apposta da Stellantis per avere una panoramica più concreta della soluzione in questione, di come è stata realizzata e messa su strada l’idea.

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